Urania Milano
Raivio 5: L’extraterrestre (come è soprannominato dalle parti dell’Allianz Cloud) appare decisamente umano. Dà il solito contributo a rimbalzo ma, per il resto, fatica oltremodo al tiro risultando poco solido. I suoi punti e le sue giocate sarebbero servire come il pane a Urania una volta (quasi) riacciuffata Piacenza.
Bossi 4: Più in basso non vogliamo andare ma la sua non è una semplice giornata storta visto il trend (tolta qualche eccezione) che sta avendo la sua avventura in Urania. Ok i sei assist e l’inedito zero nelle palle perse ma quello di stasera (3 punti, 1/7 al tiro ma soprattutto -30 di plus/minus) e di molte gare passate non è il giocatore visto in passato. La panca nel momento in cui Milano recupera trovando per qualche minuto la quadra in attacco e in difesa sa di bocciatura ma, in generale, più indizi fanno una prova: il vero Bossi è un altro. Toccherà allo staff cercare di recuperarlo e metterlo in una posizione in cui possa tornare a sentirsi a suo agio e performare come sa.
Montano 5,5: Non conferma le sue solite percentuali e il 3/13 dalla distanza non passa decisamente inosservato. Qualche blackout difensivo ma nel finale, quando Urania si rianima, il suo contributo per dare un barlume di speranza non manca.
Langston 6: 14 punti, due soli errori al tiro (ma 2/4 in lunetta e lì c’è ancora da lavorare), sei rimbalzi, due assist. Si, perde anche tre palloni ma si spende tanto nel pitturato e, tra tutti, lui sicuramente è fra quelli che il suo ha comunque provato a darlo.
Benevelli 5: Poco più di 10 minuti in campo, 2/2 da tre ma soprattutto un emblematico -16 di plus/minus.
Piunti 6: Imprescindibile quando c’è da lottare (e rimontare) e la gara si fa sporca. Non numeri di primo piano ma il suo apporto si pesa con altre cose. Il suo +3 è l’unico valore positivo dei giocatori milanesi (assieme a Franco).
Raspino 7: La verità? Non sarà il leader tecnico ma sicuramente è la guida vocale e caratteriale di questa Urania. La sua grinta non ha pari fra i giocatori meneghini e altrettanto lo è il suo controllo della difesa. Sprona, lotta, a un certo punto è davvero dappertutto. Esce generosamente per cinque falli quando più contava e in quel momento è come se le speranze dei Wildcats si spegnessero. Con un altro come lui in campo forse la rimonta avrebbe avuto un altro esito. Ma, purtroppo per Milano, non c’era.
Franco 6: Provato come ultima soluzione nel primo tempo di fronte a quintetti uno peggiore dell’altro. Entra col piglio giusto e mentalità aggressiva strappando palloni e applausi.
Assigeco Piacenza
Carberry 7: Gara essenziale e gran primo tempo. Chiude con 18 punti, 5 rimbalzi, 3 assist e 19 di valutazione.
Cesana 6,5: Conferma di star vivendo la miglior stagione della carriera numeri alla mano. Cinico e preciso, porta a casa un preziosissimo 4/7 nelle triple condito da 5 assist e 4 rimbalzi
Mcduffie 8 (MVP): Che dire? Lascia il palcoscenico agli altri nel primo tempo e aspetta che la gara venga a lui nella ripresa quando sale di colpi e Milano non trova (quasi) mai le contromisure per fermarlo. I 23 punti con due errori al tiro, i 15 rimbalzi e il 42 (!) di valutazione confermano la sua candidatura non solo a rivelazione ma anche a possibile MVP del campionato.
Molinaro 6: Leggi le sue statistiche (3 punti, 1/4 al tiro) e ti chiedi se fosse in campo. Lo era eccome: +21 di plus/minus, come nessuno tra i giocatori di Piacenza.
Massone 6,5: Approfitta a ripetizione delle autostrade lasciate aperte da una seconda linea di Urania spesso colpevolmente assente.
Poggi SV
Formenti 6,5: Cerca di capire come meglio gestire ed innescare i compagni: missione compiuta: Sei assist, leadership e tiri pesanti.
Di seguito il link alla cronaca della gara.