L’anticipo di sabato sera all’Allianz Cloud tra Urania Milano e Kleb Basket Ferrara vede affrontarsi due squadre
che nei loro brevi cammini fino a questo punto della stagione presentano punti in comune e tratti speculari. Se infatti i Wildcats hanno centrato una sola vittoria imponendosi fuori in casa in quel di Mantova e perdendo di misura gli appuntamenti contro San Severo e Udine, gli estensi, in maniera esattamente opposta, hanno battuto gli Stings e Orzinuovi tra le mura amiche dell’MF Palace uscendo invece poi sconfitti dalla difficile trasferta di Ravenna.
La sfida dell’ex Palalido dunque rappresenta per entrambi i team l’occasione di invertire i trend che finora hanno caratterizzato i rispettivi avvicinamenti allo scontro frontale del weekend e concludere con un bilancio più o meno negativo le prime quattro gare stagionali. In particolare, vincere sul proprio campo non solo consentirebbe a Milano di iniziare col piede giusto un ciclo di sei incontri in 27 giorni con ben quattro gare in casa ma permetterebbe anche di avvicinare e fidelizzare un numero sempre maggiore di appassionati in città.
Detto questo, non sarà uno scontro facile quello contro la Feli Pharma, compagine attrezzata per dare fastidio ai biancorossi negli stessi comparti in cui i ragazzi di coach Villa hanno dimostrato finora di saper far male. Molta dell’efficacia offensiva in casa ferrarese passerà dalle mani e dall’atletismo di Sekou Wiggs il quale, alla prima esperienza in Italia, non si sta facendo troppi problemi nel punire sistematicamente le difese avversarie come testimoniano i 18 punti (col 43% da tre punti) a cui sta viaggiando di media nel girone Est. Il nono miglior marcatore del raggruppamento è comunque sostenuto, nello starting five, da giocatori tutti in grado di produrre ed essere pericolosi in sua vece o al suo fianco.
Il primo di questi è l’esperto Tommaso Fantoni (13 punti e 5,4 rimbalzi di media), centro con diverse presenze sia in A1 che in A2 dove da due anni difende la maglia biancoblu degli emiliani. A spartirsi con lui le mansioni nell’area pitturata c’è Michele Ebeling, prospetto della Nazionale Under 20 nato e cresciuto a Ferrara, città nella quale è tornato dopo le peregrinazioni in Sardegna (Sassari e Cagliari) e a Cento. Entrambi vengono innescati con particolare successo da Luca Vencato, play che fa della difesa e della visione di gioco (6,7 assist forniti a gara, terzo miglior dato del girone) i cardini del proprio gioco. Accanto a lui, a completare il quintetto base, c’è Folarin Campbell, ala giramondo (Israele, Lettonia, Polonia oltre, anche, a tanta A1 in Italia) che in questo avvio sta faticando ma potenzialmente è in grado di sfornare doppie doppie ad ogni allacciata di scarpe.
A dar poi man forte dalla panchina ci pensano a turno Alessandro Panni (elemento che a Ferrara sta crescendo anno dopo anno), i giovani Alessandro Buffo, Carlo Balducci, Giovanni Iannelli e soprattutto un vero e proprio jolly come Patrick Baldassare, veterano dell’A2 che per sostanza (14,5 punti col 90% da due punti, 4 rimbalzi e 2,5 assist di media fin qui) e leadership è riduttivo definire “rincalzo”.
Spetterà anche a lui, nel match contro Urania, sostenere le ambizioni di una Ferrara che, per attitudini, presenta diverse similarità con i Wildcats come l’evidente predilezione per le soluzioni interne (1^ per percentuale da due col 59%), la grande capacità di proteggere il proprio ferro (le due squadre sono prima e quarta per stoppate) e l’abilità di “rubare” tanti punti dalla lunetta (il Kleb è primo sia per liberi tentati che per quelli realizzati), fondamentale in cui, al contrario, Milano fatica come nessuno in campionato.
Capitan Benevelli e compagni infatti sono ultimi nelle voci statistiche che riguardano i tiri a cronometro fermo, un fattore che potrebbe risultare decisivo nella disputa lombardo-emiliana assieme all’apporto a rimbalzo offensivo delle contendenti (carenti in questo aspetto) e all’efficacia nel tiro da fuori, convertiti dalle due con le percentuali più basse del torneo (18% e 26%). I meneghini dal canto loro, per prevalere sui rivali, certamente proveranno a fornire una prova migliore delle precedenti sotto questo punto di vista provando ad alzare il ritmo e ad innescare così una circolazione che finora si è rivelata decisamente concreta (19,7 assist di squadra di media), mentre schiena a canestro sarà fondamentale che confermino la buona predisposizione ad aiutarsi e ad essere aggressivi, due qualità che hanno permesso a Lynch e soci di recuperare diversi palloni (6,7 a incontro, quinto dato a Est) e tenere gli avversari sotto il 50% dentro i 6,75 metri: mantenere questi numeri rappresenterebbe il primo e più importante passo sulla via per il successo all’Allianz Cloud.