Urania non fallisce il terzo impegno consecutivo contro una squadra emiliano-romagnola schiantando una Naturelle Imola
decisamente poco a fuoco. Ponendo le basi della fuga nel secondo quarto e scappando definitivamente nel terzo, Milano ha conquistato una vittoria ampia mettendo in risalto le doti dei propri americani e punendo le mancanze difensive (oltre che la minor intensità) della formazione ospite. Per i Wildcats così il secondo successo consecutivo contro una diretta rivale per i playoff (nonché il secondo del 2020 in casa dopo quello contro Orzinuovi) è diventato realtà e consente alla banda di coach Villa di guardare con ancor più fiducia agli ultimi impegni di regular season.
La gara
L’avvio è tutto di marca imolese che, capeggiata dal proprio super-veterano Robert Fultz, prova subito a scappare (2-6) inducendo coach Villa ad un immediato time-out. Urania risponde con un 6-0 che rimette i conti in parità prima che inizi il Lynch-show: il centro statunitense (sicuramente motivato dalla presenza della madre in tribuna) banchetta letteralmente nel pitturato dei romagnoli i quali, però, non stanno a guardare. Ingrosso e Masciadri infatti rispondono colpo su colpo, permettendo agli ospiti di non soccombere sotto i colpi del numero 22 in maglia Wildcats e di chiudere così il primo periodo in scia dei lombardi (18-17).
Il secondo quarto si apre con un istantaneo break di Raivio che spinge Milano avanti di cinque lunghezze (22-17) costringendo la panchina de Le Naturelle a chiedere un minuto di sospensione per provare a fermare l’inerzia favorevole a Urania. I biancorossi tuttavia continuano a spingere fino a toccare il massimo vantaggio sul 26-18, momento in cui finalmente l’Andrea Costa ha una scossa e produce un 7-0 (protagonista Morse) che la riporta a contatto. Incassato il rientro degli ospiti è Negri a caricarsi la squadra sulle spalle riportando i suoi, con 5 punti filati, ad avere due possessi di margine sugli avversari (31-25). Imola, vistasi fischiare a Morse il terzo fallo della gara, prova a spezzare il momento pro Milano con la zona e rotazioni più ampie ma Raivio e le affondate di un immenso Lynch (18 punti all’intervallo) lanciano la fuga dei padroni di casa che fissano sul tabellone il 42-31 all’intervallo lungo.
Il 7-0 tutto griffato Raivio rende traumatico il rientro in campo di Imola la quale, in men che non si dica, si ritrova con un gap di quasi 20 punti da colmare. Col baratro ad un passo però l’Andrea Costa si scioglie e, grazie a un redivivo Valentini e l’energia di Morse (rischiato a lungo co 4 falli), lentamente ma in maniera inesorabile accorcia su un’Urania che abbassa la guardia e rimane in doppia cifra solo grazie all’inventiva del proprio numero 30. La maggiore intensità degli uomini di coach Di Paolantonio produce numerosi fischi a favore e altrettanti giri in lunetta, la cui conversione rimette definitivamente in linea di galleggiamento gli ospiti (60-52) prima che gli spunti di Piunti e Montano sul finire del quarto diano nuova sostanza al vantaggio milanese (70-57).
Gli ultimi 10 minuti vedono Urania mettere a referto un fulmineo 9-0 che, in sostanza, chiude i giochi con ancora più di sei minuti da giocare: il linguaggio del corpo dei giocatori imolesi infatti, unitamente all’atmosfera più leggera data dal risultato ormai consolidato, trasformano gli ultimi scampoli di match in purissimo garbage, al termine del quale Milano può festeggiare la seconda vittoria consecutiva dopo il colpo esterno di mercoledì a Piacenza.
Man of the match
Davanti alla propria madre entusiasta, Reggie Lynch conquista il titolo di miglior giocatore del match sfoderando la miglior prestazione realizzativa del suo campionato finora. Cercato molto bene e con insistenza dai propri compagni fin dall’inizio, il centro USA è stato una costante spina nel fianco della difesa di Imola, punita sistematicamente dal repertorio sempre più vasto di un giocatore che gara dopo gara sta acquisendo sempre più fiducia e consapevolezza. Per lui alla fine 29 punti (14/19 dal campo), 10 rimbalzi, 4 stoppate e 21 di valutazione.
Magic moment
I primi minuti del terzo e dell’ultimo quarto sono quelli che più hanno influito nel dare a Urania i vantaggi più larghi della gara mettendola poi nella situazione di amministrare il margine accumulato. Se però il break al rientro degli spogliatoi non è stato quello della staffa, al contrario il 9-0 in apertura di quarto quarto ha dato definitivamente a Milano la certezza di aver conquistato altri due preziosissimi punti non solo in chiave salvezza ma anche in ottica postseason.
Numbers
Urania, a testimonianza della partita a tutto tondo realizzata dagli uomini di coach Villa, ha imposto largamente la sua legge sia a rimbalzo (42-28) che a livello di circolazione (29-16 il computo degli assist) trovando diversi punti facili (20 in contropiede) nel secondo tempo dove le palle perse di Imola e il tiro da tre punti (80% nei secondi due quarti) sono stati altri due fattori importanti nel largo successo milanese.
Tabellini
Urania Milano: Piunti 4, Lazzari 0, Negri 9, Benevelli 4, Montano 17, Piatti 2, Lynch 29, Raivio 24, Bianchi 2, Sabatini 4.
Le Naturelle Imola: Ingrosso 14, Ivanaj 5, Morse 16, Taflaj 0, Valentini 9, Fultz 6, Baldasso 7, Masciadri 5, Bowers 4, Alberti 2.