Urania ferma a quota tre la striscia di successi consecutivi della Novipiù che, senza Redivo (infortunato) nel
secondo tempo, cede l’onore delle armi non senza lottare. La JB infatti, dopo un egregio primo tempo, ha dovuto fare a meno della propria stella argentina ma, nonostante questo, è riuscita col gioco e il carisma a restare in gara fino agli ultimissimi secondi. Milano invece, archiviati i due brutti quarti iniziali, ha avuto una decisiva scossa emotiva al rientro in campo dopo l’intervallo ribaltando l’inerzia del match e facendo poi gara di testa controllando le velleità dei piemontesi. I Wildcats dunque, pur non senza faticare, inaugurano nel migliore dei modi il ciclo di quattro partite casalinghe nelle prossime cinque giornate, un momento della stagione chiave per capire davvero quali possono essere le proprie ambizioni.
La gara
In avvio Urania è frenetica, la Novipiù (che recupera Fabio Valentini ma non Donzelli) invece prova a ragionare ma i diversi approcci portano al medesimo risultato: pochi punti sul tabellone e diversi errori (anche ingenui) a referto. Nessuna delle due squadre riesce a imprimere il proprio gioco sull’altra finché, nella seconda metà del periodo, una fiammata ispirata dall’atletismo di Thompson, la visione di Tomasini e la presenza di Camara produce il 12-4 che permette ai piemontesi di scappare sul +7 a fine primo quarto (14-21).
Milano muove poco la palla e manca di energia per imporsi sui rivali i quali, ad inizio secondo quarto, cinicamente ne approfittano con Redivo e Martinoni per il 9-0 del nuovo +16 (14-30). I Wildcats, a questo punto, hanno un moto d’orgoglio e con un paio di triple e due buoni stop difensivi ricuciono fino al -10 (20-30). Coach Ferrari chiama time-out per evitare che l’inerzia passi dalla parte dei padroni di casa che però, nonostante la mini-pausa, proseguono nel loro tentativo di rimonta e, grazie all’energia di Raspino e Piunti, accorciano a due possessi il proprio divario dai rossoblù. La JB torna allora ad alzare i toni nella propria metà campo e, aiutata dalle buone percentuali dalla lunetta, tiene a distanza i rivali al 20’ (31-39) pur andando in ansia negli spogliatoi per l’infortunio occorso a Redivo negli ultimissimi istanti di gioco.
Al rientro in campo la Novipiù (senza Redivo) subisce a freddo il 10-2 di Urania (protagonista Bossi) che porta i padroni di casa a pareggiare la gara sul 41-41. Sono poi Raivio e Langston (47-43) a mettere la freccia per i Wildcats costringendo gli ospiti a fermare la gara. La mossa per i rossoblù però non sortisce gli effetti sperati perché i meneghini hanno ormai cambiato volto e, rivitalizzati da nuove energie nervose, toccano più volte il +7. La JB, tuttavia, con Martinoni e le triple di Valentini, ha la forza di non lasciar scappare gara e avversari e in questo modo chiude il terzo quarto a un solo possesso di distacco (60-57).
L’ultimo periodo dunque si apre con il match in equilibrio e potenzialmente alla portata di entrambe le compagini che, iniziando a sentire la posta in palio, procedono a braccetto. Bossi e Langston tengono alti i giri dell’attacco di Urania, i fratelli Valentini però rispondono presente per la JB. Con tutte e due le formazioni che entrano presto in bonus, provano allora Raspino e Montano a ispirare la nuova mini-fuga milanese (71-66) a poco più di tre minuti dalla fine. Gli ospiti si aggrappano dunque alla classe di Thompson che tiene lì Casale (75-72) a 120 secondi dal termine ma Raivio e Bossi convertendo i liberi decisivi, nonostante gli ultimi disperati tentativi dei piemontesi, portano Milano a festeggiare la seconda vittoria casalinga della stagione e a vendicare l’ultimo k.o. all’Allianz contro Piacenza.
Man of the match
Con un incredibile secondo tempo, Stefano Bossi e la sua fluidità offensiva sono stati la chiave per ribaltare sorti e punteggio del match di Urania. Ispirato come poche volte in stagione tra le mura dell’Allianz Cloud, il numero 3 dei Wildcats è stato dunque anima e tassello fondamentale della performance milanese nei secondi venti minuti grazie ai quali ha chiuso alla fine con 17 punti, 5 assist e, soprattutto, i liberi decisivi per chiudere la pratica.
Magic moment
Se Urania si è data la possibilità di giocarsi e poi far suoi i due punti lo deve al grande terzo quarto giocato e dominato col punteggio di 29-18. Ancora più decisivi però sono stati i primissimi minuti di gioco dopo il rientro dagli spogliatoi quando, nonostante alcuni errori dal campo, Milano ha continuato a spingere sull’acceleratore trovando il 12-2 che le ha permesso in poco tempo di ricucire il gap e mettere la testa avanti.
Numbers
Nel momento chiave per riappropriarsi delle redini della gara, Milano ha trovato buone percentuali al tiro da tre punti a cui, nei decisivi minuti finali, hanno fatto seguito quelle ai liberi dove Urania ha messo in cassaforte la vittoria. Nei secondi venti minuti poi, complice l’assenza di Redivo e la maggiore pressione meneghina, la JB ha perso molti più palloni (ben 17 alla fine) pur vincendo la lotta sotto i tabelloni (40-35).
Tabellini
Urania Milano: Raivio 13, Bossi 17, Montano 16, Langston 14, Piunti 7, Benevelli 8, Raspino 6, Pesenato.
Novipiù JB Monferrato: Redivo 7, Thompson 17, Tomasini 7, Camara 8, Luca Valentini 7, Fabio Valentini 16, Martinoni 15, Sirchia.