In un contesto riservato a pochi intimi Urania batte di misura Caserta e torna a quel successo che, in casa milanese, mancava
dal match dell’’8 febbraio contro Imola e mette un importante mattoncino nella propria corsa playoff. Tolto un primo quarto con gli attacchi protagonisti, le due squadre hanno poi proseguito sena darsi spallate importanti arrivando così a giocarsi i due punti negli ultimi decisivi possessi dell’incontro quando, nonostante l’esperienza di alcuni dei protagonisti bianconeri, i Wildcats sono risultati più freddi, lucidi e affamati rispetto agli ospiti. Mentre la Juve ora sarà attesa dall’infrasettimanale contro ferrara, Urania attenderà con curiosità di sapere quali saranno le avversarie e le sfide a cui sarà chiamata nelle prossime settimane, un periodo dove si spera che la situazione nel Paese riguardante possa migliorare e possa consentire un veloce ritorno della normalità anche nel mondo sportivo.
La gara
Dopo la palla a due alzata in un clima surreale è Caserta a partire con le marce alte producendo un break di 8-0 che costringe coach Villa al time-out dopo neanche due minuti di gioco. Gli ospiti, capaci di portare una maggiore pressione difensiva e di colpire con estrema facilità grazie alle iniziative al ferro di Seth Allen, allungano fino a toccare la doppia cifra di vantaggio quando Urania finalmente si sblocca con Raivio. Il canestro del 2-10 del numero 30 riesce a sciogliere lui e tutti i Wildcats i quali, in men che non si dica, mettono a referto il 13-4 che li riporta pienamente a contatto. Il minuto di sospensione chiamato da coach Gentile non placa l’inerzia positiva di Milano che grazie ad ottime percentuali dall’arco tocca con un ottimo Benevelli il primo vantaggio sul 21-19 dando così il là a un serrato botta e risposta che porta le due squadre a chiudere i primi dieci minuti su un punteggio molto alto (26-28).
Prese le misure da parte di entrambe le squadre, il secondo periodo non vede confermate le grandi percentuali del primo quarto. Tutte e due le contendenti infatti riescono bene a chiudere l’area costringendosi a vicenda a trovare soluzioni individuali o perimetrali che, a parte diversi viaggi in lunetta, non producono dividendi importanti. Il risultato è che, facendo fatica a mettere punti a tabellone, ne Milano ne Caserta riescono a produrre un break consistente e quindi la gara si trascina piuttosto stancamente, tra falli, palle perse e poco ritmo offensivo, fino all’intervallo lungo dove si arriva sul 40-44 per gli ospiti.
Al rientro in campo la Juve prova ad allargare il gap a proprio favor e si affida in toto a Carlson ma Urania resta in scia trovando buone soluzioni in transizione con Raivio e Montano. Il copione dei primi minuti del quarto prosegue uguale anche in seguito: Caserta continua ad arrivare con discreta facilità al ferro, i Wildcats cercano di rispondere scappando in contropiede e trovando il più possibile tiri facili. Negli ultimi possessi è Montano a caricarsi sulle spalle le maggiori responsabilità per Milano e con 5 punti filati consente ai padroni di casa di iniziare con un leggero margine (62-59) gli ultimi dieci decisivi minuti.
In avvio di quarto periodo Milano scappa subito sul +6 ma, sbagliata la tripla del +9, i bianconeri si scuotono e con un contro-break di 5-0 tornano in scia ai padroni di casa (66-65). Le squadre, a questo punto, per lunghi minuti procedono a braccetto impegnandosi senza fortuna a trovare il fondo della retina con il cronometro che così scorre inesorabile verso gli ultimi possessi. Allo scoccare dei 120 secondi dal termine Carlson sigla una tripla pesantissima che dà il +1 a Caserta (72-73), Piunti risponde dalla lunetta e viene imitato poco dopo da Raivio per il nuovo vantaggio milanese (76-73) a 1’09” dalla fine. Dall’altra parte Milano ha ancora diversi falli da spendere e su uno di questi Cusin fa ½ a cronometro fermo costringendo la Juve a testare la freddezza ai liberi dei Wildcats che però, prima con Sabatini e poi con Piunti, Raivio e Negri, non tremano e nonostante la tripla disperata di Carlson tornano a conquistare due punti dopo quasi un mese.
Man of the match
Per venire a capo di un match che, per diversi momenti, è stato sporco e non molto bello Urania si è dovuta affidare al suo miglior giocatore a roster ossia Nick Raivio. Il numero 30 in più d’un occasione ha tolto le castagne dal fuoco per Milano salvandola dalle secche offensive e, come ciliegina sulla torta, mettendo a segno alcuni dei liberi della staffa. Per lui alla fine 20 punti, 7 rimbalzi e 4 assist per 29 di valutazione finale.
Magic moment
Come spesso capitato in stagione, Urania ha avuto una partenza ad handicap ma ha saputo reagire con spirito e collettivo. A risultare decisivi dunque sono stati gli ultimi minuti di partita quando Milano ha potuto usufruire di diversi falli ancora da spendere e si è dimostrata molto più fredda e cinica siglando i liberi fondamentali per la vittoria e approfittando della stanchezza di alcuni uomini chiave di Caserta.
Numbers
Se le due squadre hanno tirato con percentuali uguali da tre punti (33% entrambe) e si sono equiparate a rimbalzo (43-41), a pesare e scavare il solco è stato certamente il numero di palle perse (15-8 per Caserta) che in casa bianconera ha avuto una certa qual rilevanza in un match così tirato. Da segnalare poi il buon rientro di Giuri dopo un mese lontano dai campi (14 punti, 9 rimbalzi e 8 assist) e il fatto che Caserta abbia fatto circolare la palla meglio dei padroni di casa (16-19 il computo degli assist), di solito avvezzi a primeggiare in questa voce statistica (specialmente in casa).
Tabellini
Urania Milano: Piunti 6, Pagani 0, Negri 5, Benevelli 13, Montano 15, Lynch 5, Raivio 20, Sabatini 17.
Sporting Club Juvecaserta: Allen 16, Bianchi 0, Paci 8, Carlson 23, Hassan 5, Giuri 14, Cusin 12, Turel 1.