Dopo le quattro trasferte nelle ultime cinque gare che hanno accompagnato Urania nel nuovo anno,
i biancorossi ritrovano il pubblico amico dell’Allianz Cloud in occasione del match infrasettimanale contro Forlì, gara valevole per la quinta giornata del girone di ritorno.
Se nell’ultimo incontro disputato al PalaLido la banda di coach Villa aveva dovuto vedersela con quella che allora era la seconda forza del campionato (la Pompea Mantova), nella sfida di mercoledì curiosamente i Wildcats troveranno di fronte a sé un’altra formazione momentaneamente al secondo posto in classifica: la Unieuro di coach Sandro Dell’Agnello.
Complici infatti gli ultimi tre successi consecutivi ottenuti ai danni di San Severo, Orzinuovi e Udine, la compagine romagnola ha scalato la graduatoria fino ad issarsi in solitaria alle spalle della sempre più capolista Ravenna, in testa ora con 28 punti e sei lunghezze di vantaggio sulla squadra del presidente Nicosanti. Urania, dal canto suo, stazionando in una posizione intermedia (nona con 16 punti già in tasca) guarda dal basso ciò che accade al vertice, osservando semmai con più attenzione i movimenti dei team appena dietro di lei (la zona playout è distante solo quattro punti).
In virtù di questa situazione, i milanesi (apparsi in calando contro la Cestistica e gli Stings ma capaci di una grandissima prova contro la Apu) dovranno in tutti i modi sfruttare il fattore campo per vendicare la sconfitta di domenica contro Ferarra e tornare parallelamente a marciare in classifica per mantenersi a distanza di sicurezza dalle posizioni calde. Non solo: un buon risultato contro la Unieuro potrebbe dare al club di via Cirene anche una cospicua dose di fiducia e leggerezza per approcciare poi al meglio i successivi quattro impegni, tre dei quali in trasferta.
Fare bottino pieno tuttavia non sarà affatto semplice visto che capitan Benevelli e compagni si sconteranno contro una formazione altamente in fiducia che ha nell’esperienza e nella gestione dei momenti importanti i propri cavalli di battaglia. Al roster di Forlì infatti non mancano elementi navigati e abituati da anni a fare la differenza: Jacopo Giacchetti in regia, Davide Bruttini in vernice, Erik Rush e Klaudio Ndoja negli spot di ala sono tutti avvezzi a palcoscenici anche superiori a quello della A2 e a nessuno mancano le armi per decidere a proprio modo le partite.
Attorno al nucleo dei quattro over 30 vi è poi un compatto gruppo di giovani alla ricerca chi di conferme, chi di rialzare la china dopo periodi piuttosto bui. Della prima categoria fanno parte tre giocatori chiave del quintetto romagnolo come Lorenzo Benvenuti (chiamato a confermarsi dopo la bella cavalcata con Bergamo lo scorso anno), Pierpaolo Marini (al 22^ stagione a Forlì con responsabilità importanti) e lo statunitense Maurice Watson Jr., matricola per il nostro campionato ma capace di impressionare l’anno scorso in Olanda con la maglia del ZZ Leden dove ha chiuso la stagione da miglior assistman della FIBA Europe Cup. Assieme a loro e a un prospetto come Danilo Petrovic che ha già mostrato di avere le carte in regola per contribuire a successi di rilievo (oro con la Serbia agli Europei Under 18 nel 2017), chiudono le rotazioni di coach Dell’Agnello due uomini con cui la sorte non è stata affatto benevola negli ultimi mesi: Tommaso Oxilia (rientrato a dicembre dopo la rottura del legamento crociato anteriore) e Luca Campori, fermo a lungo per la rottura del tendine d’Achille occorsagli a fine 2018.
Con questo mix ben amalgamato di giovani determinati a imporsi e vecchie conoscenze Forlì ha disputato un brillante girone di andata conquistando le Final Eight di Coppa Italia e ora, eccezion fatta per il k.o. nello scontro al vertice contro Ravenna, ha approcciato il ritorno in maniera altrettanto convincente. Per fermare dunque una macchina di pallacanestro così oleata e affiatata Urania sarà obbligata a sfoderare una prestazione di rilievo, conditio sine qua non arrestare la marcia vincente dei romagnoli risulterà davvero improbabile.
Forlì infatti, prendendo in esame entrambe le metà campo, è estremamente efficace sia in attacco (il secondo a Est) dove predilige soluzioni dentro i 6,75 (prima per percentuale da due e numero di conclusioni realizzate) che la favoriscono a rimbalzo (quarta per rimbalzi offensivi), sia in difesa. Qui, in particolare i biancorossi riescono con grande profitto a togliere ritmo ai tiratori avversari (concedono il 32% da tre punti) unitamente ad esercitare quella pressione sulla palla che gli consente di forzare parecchie perse (quasi 14 a partita) e allo stesso tempo recuperare diversi palloni (7,4 di media, secondo dato del girone). Urania (che presenta dati simili a quelli forlivesi in numerosi campi) verosimilmente dovrà tentare di colpire laddove l’Unieuro concede qualcosa, ossia dentro l’area, sforzandosi al contempo di far valere le proprie caratteristiche di squadra in grado di passarsi molto bene il pallone, chiudere egregiamente la via al ferro e sporcare trame e vie di passaggio altrui.