Sarà un match dai connotati unici e particolari quello che vedrà protagoniste Urania Milano e Poderosa Montegranaro, rivali in un incontro
dove sembra davvero che, considerando le circostanze, il destino abbia voluto abbondantemente mettere il suo zampino. Innanzitutto, la sfida si giocherà, causa indisponibilità dell’Allianz Cloud, sul campo del PalaBorsani di Castellanza, recentemente non solo palcoscenico di diverse stagioni di A2 dei Knights ma anche casa di diversi dei protagonisti che scenderanno in campo domenica sera.
Per ben quattro interpreti (equamente divisi tra le due formazioni) infatti la gara del fine settimana rappresenterà una sentita occasione per rivedere tante facce note, riabbracciare il caldo pubblico legnanese e riassaporare quella magica atmosfera che per anni ha aleggiato all’interno del palazzetto varesino. Sebastiano Bianchi e Nik Raivio (Milano), Mattia Palermo e Michele Serpilli (Montegranaro) nelle ultime quattro stagioni hanno a lungo determinato le sorti dei biancorossi nella seconda lega nazionale, regalando sia gioie che patimenti alla società di patron Tajana, ora ripartita dalla C Gold dopo aver venduto a Napoli il titolo sportivo difeso lo scorso anno nei playout contro Piacenza.
Detto quindi delle implicazioni emotive dell’incontro (i quattro faranno di tutto per ben figurare), vi è poi anche il lato competitivo-agonistico che non può passare in secondo piano. Milano è reduce dall’ennesima sconfitta di misura (80-79 a Forlì) che segue quella altrettanto risicata di sette giorni prima contro Ferrara, risultati che hanno dimostrato e confermato come evidentemente ormai la truppa di coach Villa manchi di cinismo nei momenti decisivi. A questa situazione e a questa carenza di killer instinct solo una vittoria può porre rimedio, necessità che per i Wildcats sta divenendo sempre più pressante anche a causa della classifica che, seppur corta, li vede ora pericolosamente relegati nelle posizioni di coda.
Un successo perciò avrebbe un triplice effetto salvifico sui milanesi che, uscendo coi due punti da questa “trasferta forzata”, riacquisterebbero morale, serenità mentale e darebbero finalmente una scossa alla propria graduatoria, tutti elementi che consentirebbero di lavorare meglio e approcciare con ulteriore carica i successivi impegni.
Non sarà facile tuttavia avere la meglio sugli antagonisti marchigiani, anche loro autori di un avvio di campionato tutt’altro che splendente visto che il loro record fin qui recita tre sconfitte e due vittorie (l’ultima settimana scorsa in trasferta su Caserta), solo una in più quindi rispetto ai meneghini. Sebbene dunque la formazione di coach Franco Ciani abbia reso finora al di sotto delle aspettative, questa possiede comunque tutte le carte in regola per recitare un ruolo di primo piano nel girone e sbancare Legnano domenica. Se, come detto, Serpilli (salito al 44% da tre quest’anno) e Palermo avranno certamente delle motivazioni extra per tirar fuori il loro meglio, i gialloblù poi possono contare tra le fila del proprio roster elementi di assoluta qualità e sicuro impatto, primo fra tutti quell’Aaron Thomas che viaggiando a 22,4 punti di media (capocannoniere del girone) sta confermando quanto di buono fatto vedere a Scafati l’anno scorso.
Assieme a loro, lo starting five della Poderosa può fare affidamento sul rookie James Thompson IV, al primo anno oltreoceano ma già uno dei migliori rimbalzisti della categoria (secondo a Est sia per rimbalzi totali che per quelli difensivi catturati a partita), e un atleta di indiscusso rendimento come Martino Mastellari. A portare il cambio di passo dalla panchina ci pensa poi il duo composto da Valerio Cucci (lungo duttile che fa dell’energia il suo cavallo di battaglia) e Davide Bonacini (play/guardia aggressivo, al primo anno a Montegranaro dopo cinque stagioni a Forlì tra b e A2), chiocce a loro volta dei più giovani Luca Conti (guardia classe 2000 in prestito da Trento) e Matteo Berti (centro girato dalla Virtus Bologna) entrambi alla ricerca di minuti importanti.
A questi spetterà il compito di girare a proprio favore una gara che sicuramente vedrà opposte due compagini animate dalla forte voglia di vincere ma anche molto simili dal punto di vista tecnico e del gioco. Entrambe infatti danno il meglio di sé nella metà campo difensiva (quarta e quinta difesa del girone) con la differenza che mentre la XL Extralight fa buona guardia sul perimetro (avversari contenuti al 30% dalla distanza) e mette molta attenzione a rimbalzo (terza per rimbalzi totali e offensivi concessi), Urania presidia invece con maggior successo l’area proteggendo molto bene il proprio ferro (quarta per percentuale da due concessa e prima per stoppate). In attacco poi tutte e due prediligono soluzioni nel pitturato o comunque dentro l’area (tra le prime cinque per tentativi dentro i 6,75 metri) affidandosi una più agli isolamenti e alla vena offensiva dei propri giocatori di maggior talento (Montegranaro), l’altra a una produttiva circolazione della palla (18 gli assist di media per Milano, secondo dato del raggruppamento).
Lo scontro frontale del PalaBorsani costituirà, pertanto, un importante banco di prova per i rispettivi sistemi e un test fondamentale per valutare i passi avanti fatti da ciascuna nelle ultime settimane a livello di coesione e superamento collettivo delle difficoltà: perderlo, soprattutto per Urania, obbligherebbe a guardarsi internamente (e non solo) e a identificare con urgenza le certezze su cui basarsi per non perdere altro tempo e affrontare nel migliore dei modi il resto della stagione.