Una Vanoli Cremona straripante (119-95) condanna l’Orlandina alla retrocessione e conquista il secondo play off della sua storia. Al PalaRadi si disputa un match cruciale, tanto per la rincorsa ai play off dei padroni di casa, quanto in chiave salvezza per gli ospiti. Il paradosso del basket è che qualunque risultato potrebbe risultare vano per entrambe le formazioni, in virtù degli altri incontri in cartellone. A tre giorni dall’annuncio del proprio ritiro dal basket giocato di Drake Diener, il capitano biancoblu e grande ex della partita, viene osannato dal pubblico di casa, che coltiva la recondita speranza di vederlo ancora calcare il parquet amico nella post season.
Quintetti – Sacchetti sceglie Ruzzier, Johnson-Odom, Martin, Milbourne e Sims. Mazzon replica con Stojanovic, Atsur, Faust, Kulboka e Campani. Inizio partita con difese allegre: per la Vanoli è Sims a mettersi in evidenza, segnando 10 dei 19 punti dei suoi. I paladini sfruttano appieno le qualità balistiche dei propri esterni: sul 19-23 Sacchetti ricorre al time out. Cremona continua a patire, sino a che entrano in campo i due Diener e Ricci. Sulla sirena è proprio Travis Diener a mettere la tripla del 33-31.
Secondo quarto – Il canovaccio non cambia, senza particolari acuti sui due fronti. Campani prende le misure del pitturato, mentre Smith scalda la mano e Capo passa avanti 49-46 a 3′ dalla pausa lunga. La Vanoli gioca al tirassegno, per altro con basse percentuali. Tutto ciò sino a 2′ dalla sirena, quando Johnson-Odom mette il turbo e incendia ripetutamente la retina dai 6,75: Cremona termina il primo tempo avanti 57-53.
Terzo quarto – Cremona, ispirata da un Travis Diener in gran spolvero, ritrova i canestri di Martin e prende il largo sino al +15 a 2′ dalla fine del parziale. L’Orlandina è Atsur e poco altro. Si va all’ultima pausa sull’89-72. Statistica in pillole: Martin segna 13 punti; non ne aveva realizzati nel primo tempo.
Quarto quarto – La Vanoli è padrona del campo e raggiunge il massimo vantaggio (+19), sulla tripla di Johnson-Odom. Le orecchie sono ormai tese agli altalenanti risultati degli altri campi. Intanto Ruzzier mette la tripla del 102-81 dopo 3′ di gioco. Cremona ormai dilaga, mentre il pubblico è galvanizzato dalle notizie provenienti da Reggio e Desio. Finisce 119-95. Capo d’Orlando scende in serie A2, dopo aver onorato il campionato, lottando sino alla fine. Cantù e Reggio vincono: Cremona accede al suo secondo play off; affronterà Venezia, come due anni fa. Un successo firmato Meo Sacchetti. Per gli orlandini una retrocessione amara, nonostante gli evidenti progressi compiuti sotto la gestione di coach Mazzon.
Magic moment – tre minuti dopo la fine della partita, quando è giunto il finale dal Reggio Emilia. Squadra e staff Vanoli sono tornati in campo per festeggiare, tra il tripudio del PalaRadi.
Man of the match – Johnson-Odom, autore di 22 punti, 6 rimbalzi, 6 falli subiti, 4 assist, per 35 di valutazione.
Numbers – 22 punti di Sims, con 8/9 da 2 e 8/9 ai liberi. 15 punti dell’ex Campani, con 4 rimbalzi 8 falli subiti e 20 di valutazione. 141 a 88 la valutazione di squadra a favore della Vanoli. La panchina di Cremona ha portato in dote 43 punti, contro i 27 della Betaland.
Vanoli Cremona – Betaland Capo d’Orlando 119-95 (33-31; 24-22; 32-19; 30-23)
Cremona – Johnso-Odom 22, Martin 17, Gazzotti, T. Diener 12, Ricci 8, Ruzzier 9, Portannese 3, Fontecchio 13, Sims 22, D. Diener 7, Milbourne 6. Allenatore Sacchetti
Capo d’Orlando – Galipò I ne, Smith 17, Faust 11, Atsur 17, Kulboka 11, Laganà, Likodey 8, Campani 15, Gaddefors, Galipò II, Stojanovic 14, Donda 2. Allenatore Mazzon