Nei due anni trascorsi dal ritorno nella massime serie Italiana, la Virtus ha investito tanto ma raccolto pochino in fatto di risultati; certo un trofeo in bacheca è sempre gran cosa, specie se europeo, ma alzi la mano chi a fronte dei vari Gentile, Slaughter, Punter, Taylor e compagnia varia, non si sarebbe aspettato ben più di un nono ed un undicesimo posto, conditi da brevi comparsate nell’atto finale della Coppa Italia. La deve aver pensata allo stesso modo anche il presidente Zanetti, uomo ambizioso e non particolarmente incline a lunghe attese di tempi migliori, tant’è che a stagione ancora abbondantemente in corso il “Patron” ha messo in atto un’autentica rivoluzione, partita dai vertici tecnici, continuata con l’approdo di un allenatore di respiro europeo come Djordjevic e che trova il  suo (si spera momentaneo) apice con l’approdo in bianconero di un  fenomeno assoluto come Milos Teodosic. Non servono certo grandi presentazioni per chi come lui, ha dominato gli ultimi anni di Eurolega ed illuminato, pur senza eccessiva fortuna, il palcoscenico NBA. Ciò che lascia colpiti sono però la convinzione e l’entusiasmo che lo stesso asso Serbo dispensa nelle sue prime parole da Virtussino:

Sono qui per vincere, c’è un gran bel progetto. Bologna è la città del Basket, non ho avuto bisogno di tempo per decidere; ho parlato con il coach e mi ha convinto senza ulteriori spiegazioni“.

I supporters bianconeri, accorsi in massa tanto da non essere contenuti tutti nella Palestra Porelli, gongolano ancor di più quando Teodosic incalza:”Mi vedo qui per i prossimi anni, c’è un grande progetto, non penso al dopo” .  Il play ha parlato anche di Eurolega: “Questo club merita l’Eurolega, così come questa città, questa gente e questa organizzazione. Prima però dovremo vincere l’Eurocup, voglio fare parte della storia di questo club“.

Qualche dubbio poteva nascere dalle condizioni fisiche, con tanti problemi che lo hanno spesso fermato ai box nelle ultime due stagioni:

Grazie per la domanda, sto bene sia fisicamente che mentalmente e sto iniziando la preparazione con la Nazionale“.

Il lieto fine della telenovela estiva bianconera non è tuttavia da considerarsi l’apice del mercato bianconero, ma bensì un vero e proprio trampolino in grado di rilanciare ambizioni nazionali ed europee per la Segafredo. La Virtus è di fatto ai dettagli con altri due grossi colpi a livello continentale: l’ala forte Hunter in uscita dall’AEK, Kyle Weems ala piccola ex Tofas Bursa e pare avere più di un progetto sull’MVP della scorso campionato Drew Crafword. Se a questo si aggiungono l’innesto di un giocatore di grande prospettiva come Ricci e le conferme di Aradori e Baldi Rossi, prende forma una Segafredo da corsa, che non può e non vuole più nascondere le sue velleità da top team. Una squadra ad immagine e somiglianza del proprio coach, non più costruita sui punti potenzialmente nelle mani degli attaccanti, ma solida dietro e con elementi di notevole caratura tecnica.

I conti si faranno come sempre alla fine, ma sognare è lecito e con queste premesse anche doveroso.