È Brindisi a completare il pacchetto delle quattro semifinaliste della Coppa Italia 2019. I pugliesi hanno superato una solida Avellino al termine di una partita vibrante, sottrattasi a qualsiasi schema e pronostico della vigilia, caratterizzata da un’alternanza nel punteggio vietata ai deboli di cuore.
Quattro uomini in doppia cifra per parte, due trascinatori del calibro di Adrian Banks e Caleb Green a dar spettacolo e una girandola di emozioni che hanno finito per esaltare il pubblico sugli spalti del Mandela Forum, soprattutto quelli di fede biancoblu.
Brindisi usciva più reattiva dai blocchi di partenza giocando un primo quarto sontuoso, chiuso avanti 28-12 grazie anche allo 0/7 dei “lupi” dall’arco dei 6,75. Brown era il signore dell’area (chiuderà con 22 punti, 7 rimbalzi e 3 stoppate) ed il match rischiava di trasformarsi in una passerella lunga trenta minuti. Ma, come nella sfida precedente fra Venezia e Sassari, il bello sarebbe arrivato in corso d’opera.
Ci pensava Harper ad aprire il fuoco nel secondo quarto e Avellino, trascinata anche dalle giocate di Sykes, produceva un parziale da 28-19 con cui guadagnava gli spogliatoi con appena 7 punti da recuperare.
Al rientro in campo Filloy e company, in piena trance agonistica, davano un saggio delle loro capacità balistiche (8/10 da 3) e Caleb Green, forse solleticato anche dall’idea di raggiungere la sua ex squadra in semifinale, sfoderava un periodo da 9 punti e 4 assist. La Sidigas ribaltava completamente l’inerzia della gara, realizzando nel solo terzo quarto gli stessi punti messi a segno nei primi due tempi.
La truppa di coach Vitucci, sotto 80-69 al 30′, sbandava vistosamente ma, come nelle migliori favole, nel momento più difficile trovava un principe in grado di salvarla, anzi due, i gregari Walker e Rush, che mettevano in fila punti e rimbalzi per confezionare la rimonta (85-82 al 35′).
Il settimo assist di Green, che chiuderà la partita sfiorando la clamorosa quadrupla doppia (19 punti, 11 rimbalzi, 8 assist e 9 falli subiti), lanciava in cielo Ndiaye per spezzare la ritrovata parità, ma qualche istante dopo Brown, l’eroe con le treccine, alzava il volume in difesa stoppando due volte Sykes mentre il suo compagno Chappel, dopo una serata di grande sofferenza, si caricava la squadra sulle spalle attaccando con saggezza il ferro con ogni goccia di energia rimasta, guadagnando preziosi tiri liberi.
Dopo il sorpasso dalla lunetta firmato proprio dal numero 21 pugliese, coach Vucinic disegnava l’ultimo schema per liberare al tiro Green o Sykes ma la conclusione dall’arco di quest’ultimo sbatteva sul primo ferro e Banks poteva volare in campo aperto per mettere il punto esclamativo sulla sfida.