Solida, concreta e cinica la Fortitudo. Anche quando lungo l’arco dei 40 fabbrica una partita fatta di pause e di ripartenze, alla fine, tra le mura amiche ( resta sempre questa doppia faccia dei felsinei) la partita e i punti in classifica non se li fa scappare. Complice un ultimo periodo di grande sostanza, contrapposto alla incapacità di Pistoia ( fin lì veramente ostica) di alzare il ritmo nelle ultime curve della partita. Che la Fortitudo, in perenne ricerca di un assetto definitivo nel reparto lunghi ( anche oggi Leunen ai box) potesse, dopo 6 giornate, avere 8 punti in classifica e recriminare su un atteggiamento a dir poco rinunciatario nella gara di Roma, era realmente una idea che sfiorava pochi addetti ai lavori. Ma questo è quello che è; e la gara di domenica, quando al Paladozza scenderà Brescia, potrebbe anche rappresentare una consacrazione per questa matricola terribile che tutto è fuori che una squadra che ha quale obiettivo primario la salvezza.
Pistoia appare invece una squadra incapace di finire le partite. Il fatto che ben 4 giocatori abbiano pareggiato o superato i 30 minuti di utilizzo la dice lunga sulle rotazioni di coach Callea che da Quarisa, della Rosa e Wheatle ha avuto 6 minuti in tre. Tanto lavoro da fare per schiodarsi intanto lo zero in classifica e poi capire come strutturare la strada per salvarsi.

La Cronaca
Attacchi meglio delle difese nei primi cinque minuti della gara dove Pistoia prova a correre e complice un indigesto pick n’roll che la Fortitudo subisce almeno tre volte agli ospiti riesce il primo allungo della gara (4-9 al 4′, Brandt sugli scudi). Bologna si sveglia e rifila in due minuti un parziale di 12-2 ( Robertson 8 nel quarto) che ribalta il risultato in un amen ( 16-11 al 6′). Da lì. Alla fine del periodo nasce una partita contratta e fallosa nelle conclusioni di attacco dove Pistoia trova unicamente due triple ( una peraltro assai fortunosa e l’altra al termine dei 24) e la Fortitudo qualche estemporanea (tripla di Robertson è un 2+1 in Chiusura di Daniel) per il 22-17 con cui si va al primo mini riposo. Nel secondo quarto Pistoia, come all’inizio del marchio ha un approccio migliore. Dopo aver sbandato nel primo possesso ed essere finita a -7 la compagine ospite in maniera ordinata e fruttifera (si sveglia Petteway) impatta a quota 26 e sorpassa a quota 33. La difesa a zona fronte pari è indigesta agli uomini di Martino che faticano a trovare soluzioni e Pistoia vola da -4 a +4 tutti frutto di una difesa tanto semplice quanto difficile da attaccare ( 31-35 al 17′). Dopo l’obbligato time out Sims diventa un fattore, la Fortitudo impatta, Pistoia risponde colpo su colpo e si va al thè su un scorribanda di Robertson per il 39-39.
Nel terzo periodo la Foritudo prova a dare una spallata alla partita, senza però riuscire a scavare un solco importante. Massimo vantaggio sono i 4 punti in apertura (46-42); Pistoia rimane lì soprattutto con un buon Petteway e anche quando le fiammate dei singoli (Mancinelli in chiusura di quarto) gli ospiti rispondono colpo su colpo . Si arriva così all’ultimo periodo che Pistoia prende con il giusto piglio fino al 55-59. In quel momento si materializza quello che sarà il magic moment… Il tre più uno di Rok Stipcevic. 59-59 e Madison di Piazza Azzarita in delirio. Si alzano i decibel e per Pistoia il canestro avversario si fa sempre più piccolo. Chiamiamolo pure “effetto Paladozza” ma quel che è certo è che la Fortitudo si sveglia. Aradori, fin lì abulico in attacco mette due triple. Stephens e Sims divertono e il solo Brandt può ben poco. In un amen il divario si dilata ( 67-61 al 35′) ma il parziale che dal 55-59 pota al 69.61 del minuti 36 è quello che indirizza la partita sulla Via Emilia ( 12-2) . Due parziali identici, quello del primo è quello dell’ultimo quarto, con una sole ed importante differenza: per Pistoia non c’è tempo e il mesto 0 in classifica resta. Per la Fortitudo 8 punti in sei gare e domenica la possibilità di dare ( in una gara interna difficilissima quale quella contro al Leonessa) un senso è un gusto al campionato che viri decisamente verso il dolce.

Magic Moment: Il 3+1 di Rok Stipcevic. La giocata che non ti aspetti dal giocatore che non ti aspetti nel momento forse più importante della partita. Con Pistoia a +4 il play Foritudo impatta, ma soprattutto gira l’inerzia della gara. Da lì in avanti si costruisce la vittoria della Fortitudo.

Numbers

Fortitudo Bologna – OriOra Pistoia 82-71 ( 22-17; 39-39; 55-54)
Fortitudo: Robertson 16 (2/5; 4/6), Aradori 11 ( 1/4, 3/7), Cinciarini ( 0/1; 0/2), Mancinelli 8 (2/6, 1/3), Franco N.e., Dellosto N.e., Sims 18 (9/17), Fantinelli 2 ( 1/3, 0/1), Daniel 5 ( 2/4, 0/1), Stephens 13 ( 6/9), Stipcevic 9 (1/1, 2/6). All. Martino
Pistoia: Della Rosa (0/1 da 3), Petteway 14 (4/9, 1/6), D’Ercole 5 ( 1/1, 1/2), Quarisa, Brandt 13 ( 5/7), Salumu 6 (1/2, 1/1), Landi 3 (0/3, 1/2), Dowdell 14 (4/5, 0/1), Johnson 13 ( 5/10, 1/3), Wheatle 3 ( 1/1 da 3). All. Carrea.
Statistiche di squadra: Tiri da 2 : Bologna 24/50, Pistoia 20/37. Tiri da 3: Bologna 10/26, Pistoia 6/17, Liberi: Bologna 4/8, Pistoia 13/18. Rimbalzi: Bologna 36 (25+11, Stephens, Sims 5 ) Pistoia 36 (33+3, Johnson 10). Assist: Bologna 20 ( Fantinelli 6), Pistoia 16 ( Petteway 6).
Arbitri: Begnis, Biggi e Grigioni.
Spettatori 5.570 ( esaurito)