Se il buongiorno si vede dal mattino, allora questo 2021 per la Fortitudo potrà rivelarsi ricco di soddisfazioni. Bologna biancoblù riprende da dove aveva lasciato e se vogliamo meglio di come aveva lasciato il 2020. Quattro vittorie in cinque gare per Dalmonte che finalmente può gestire una classifica serena che potrebbe diventare ancora più interessante qualora Bologna dovesse chiudere il girone di andata con una vittoria su Trieste la prossima settimana.
“Credo che la nostra sia stata una partita di grande presenza. Esordisce coach Dalmonte nel dopogara- Abbiamo messo sul tavolo tutto quello che avevamo e lo abbiamo fatto tutti, lo ha fatto anche chi è arrivato da poco e lo ha fatto chi ha ripreso da poco il ritmo partita. Abbiamo giocato ogni possesso senza rimpianti, facendo errori, anche evitabili, ma sempre rimanendo dentro al nostro sistema e alle cose che volevamo fare. Difensivamente abbiamo fatto uno sforzo di squadra nel portare avanti il piano partita lasciando a cantù 27 punti nel secondo temp. E questo è l’ atteggiamento di chi vuol stare insieme e fare squadra” Visibilmente soddisfatto quindi il timoniere biancoblù e crediamo ne abbia tutto il diritto per quello che la squadra sta producendo.
Sempre orfana di 5 giocatori ( Aradori, Fantinelli, Mancinelli, Happ e anche Saunders a referto per onor di firma), la compagine felsinea si impone con autorità a Cantù, con un terzo periodo di grande sostanza che annichilisce le velleità dei padroni di casa. Brianzoli che rimangono bene in gara nella prima metà di gara, finendo però con il soccombere nei secondi venti minuti.
L’inserimento di Baldasso è di grande qualità, sostanziosa la prova di Sabatini, concreta quella di Hunt. Segno tangibile che il gruppo che Dalmonte sta costruendo va, partita dopo partita, ad assumere una propria fisionomia ( al momento gonfia di risultati). E la tranquillità e sicurezza di un Totè sempre più determinante ( 19 anche questa sera) forse è il segnale maggiormente tangibile della metamorfosi di una squadra, in uno con la prestazione ancora una volta convincente di Adrian Banks, tornato sui livelli Brindisini dello scorso anno.
Cantù è apparsa poca cosa. L’ex Leunen, che finisce a cifre a essere tra i migliori, non può fare pentole e coperchi e sotto canestro la compagine di Pancotto è totalmente deficitaria. Discreto Woodard ma tanti, troppi, gli interpreti che hanno sfoderato una prestazione largamente insufficiente. Se questa doveva essere, come da tanti era stata dipinta, una sfida salvezza, alla luce di quanto visto pensiamo di poter dire che una delle due squadre non si troverà a dover lottare per evitare l’ultima posizione. La Fortitudo è apparsa largamente al di sopra dei brianzoli: quanto si è visto sul campo rappresenta due livelli diversi e quindi riteniamo che la squadra di Dalmonte ben presto sarà ampiamente al di fuori della zona rossa della classifica di serie a.
Come detto il primo tempo è stato molto equilibrato. La Fortitudo, soprattutto nel primo quarto ha faticato a prendere le misure a Cantù che beneficiando di diversi ( e in alcune occasioni generosi) viaggi in lunetta è rimasta a stretto contatto con Bologna. Anzi, nelle prime curve del match e fino a metà del secondo periodo anche in vantaggio ( con un massimo di più 6 sul 37-31) . Bologna ha tenuto bene con Banks e Totè cui si è aggiunto sul finale di primo tempo anche Palumbo ( per la seconda volta di fila ampiamente positivo). L’impatto di Baldasso è stato buono e l’apporto di Hunt sostanzioso a riprova del fatto che con allenamento anche il lungo prelevato da Roma potrà essere molto utile alla causa. Si è rivisto in campo Cusin, leggermente in ritardo, ma in grado di dare minuti al reparto lunghi ancora orfano ( e lo sarà per lungo tempo) di Ethan Happ.
Il terzo quarto sono forse stati i dieci minuti più belli della effe lungo tutta questa prima metà di stagione. Giochi in attacco, attenzione difensiva e pericolosità massima sia dal perimetro sia in avvicinamento. Totè ha fatto molto male, Baldasso ha trovato soluzioni pregevoli sia in fase realizzativa sia in fase di assistenza per i compagni ( 6 assist alla prima uscita non è da tutti) e anche Gherardo Sabatini, che nel primo tempo aveva faticato ha dato un buon apporto sia in attacco ( 5 per lui nel quarto) sia in difesa. Cantù si è smarrita producendo solo 10 punti in attacco e subendo in ogni dove in difesa. 24-10 il parziale del periodo e partita indirizzata sui binari che Dalmonte voleva.
Il quarto periodo di fatto è stato un lungo garbage time, dove Bologna ha unicamente evitato le disattenzioni costate carissime contro Reggio Emilia e Cantù ha tentato senza successo di riaprire una partita già chiusa “a doppia mandata”.
Come abbiamo detto, la prossima partita, all’Unipol Arena contro Trieste, ultima del girone di andata, potrà rappresentare il “trampolino di lancio” di una Fortitudo che se confermerà i passi avanti delle ultime settimane sarà un grattacapo per tutti da affrontare.
Diamo il terno:
9: come i punti e i rimbalzi di Dario Hunt finalmente solido
23: come la valutazione di Totè ( stellare l’ultima stoppata e l’ultimo alley-hoop)
32: come i minuti del più utilizzato: Palumbo… e anche questo a modo suo vuol dire “cambiamento”
Acqua San Bernardo Cantù – Fortitudo Bologna 67-80 (19-16) (41-42) (51-66)
Cantù: Smith 9 (3/3, 1/5), Kennedy 10 (4/10), Woodard 12 ( 3/6, 2/3), Procida 7 (1/1, ½), Leunen 6 (0/1, 2/6), La Torre 6 ( 0/1, 2/3), Bigby 5 (2/4), Lanzi n.e., Johnson 4 (1/4, 0/4), Bayehe 2 (0/2) Baparape n.e., Pecchia 6 (2/3). All. Pancotto
Fortitudo Bologna: Banks 18 (4/9, 2/5), Pavani, Saunders n.e., Palumbo 8 (4/4, 0/1), Hunt 9 (4/8), Cusin (0/2), Baldasso 8 (0/3, 2/2), Withers 11 (1/3, 3/6), Totè 19 ( 4/5, 3/5), Sabatini 7 (2/2, 1/4) . All. Dalmonte
Statistiche di squadra: Tiri da 2: Ct 16/35, Bo 19/36. Tiri da 3 punti Ct: 8/23. Bo 11/23. Liberi: Ct 11/13. Bo: 9/11. Rimbalzi: Ct 31 (25+6, Leunen 6), Bo 42 (32+10, Hunt 9). Assist: Ct 18 (Leunen 6), Bo 19 (Banks e Baldasso 6). Valutazione 75-94 (Totè 23).
Arbitri: Mazzoni, Nicolini e Vita
Pagelline:
Cantù:Smith 5, Kennedy 5,5, Woodard 6, Procida 6, Leunen 6, La Torre 5,5, Bigby 5, Johnson 4, Bayehe 5, Pecchia 5,5. All. Pancotto 5.
Fortitudo Bologna: Banks 7, Palumbo 7, Hunt 6,5, Cusin 5,5, Baldasso 6,5, Withers 6,5, Totè 7,5, Sabatini 6,5. All. Dalmonte 7,5
Arbitri: Mazzoni, Nicolini e Vita 6. Gara semplice anche se forse qualche libero di troppo ai padroni di casa nel primo quarto.