Le parole del coach di Reggio Emilia

“Ragazzi inizio da voi, ringrazio tutta la stampa Reggiana, perché ci avete aiutato a diventare un fenomeno di massa con attenzione e professionalità, ma anche con orgoglio. Ci avete sempre mostrato grande affetto e grande passione, in una città che da fuori definiscono piazza difficile.
Sulla partita non ho molto da dire, si vede da come è iniziata la stagione, non poteva essere una favola a lieto fine. Siamo stati sfortunati sia per gli infortuni ( perso Silins stasera durante la partita) sia negli episodi. Però andiamo orgogliosi di aver creato un progetto pluriennale. Non so quanti giocatori rimarranno a Sassari, noi abbiamo costruito un ciclo facendo giocare tanti giovani italiani.
Sulla partita la fisicità si è impennata in modo pazzesco nel quarto quarto, e noi facevamo fatica a giocare. Loro giocavano 1vs1 e noi faticavamo ad arrivare al ferro.
Per quanto riguarda il futuro, il nostro percorso è luminoso, perché abbiamo tanti italiani giovani su cui puntare. Abbiamo avuto momenti difficili, ma abbiamo sempre tenuto la barra dritta e perseguito gli obbiettivi. La società andrà avanti su questa linea perché ci crede. Landi va ringraziato prima di tutto, e meriterebbe un impianto diverso.
La crescita della squadra è evidente, non è la stessa squadra di ottobre. Tutti quelli arrivati sono migliorati moltissimo, tra cui Cinciarini, Della Valle, Chikoko.
Io credo che si possa aprire una nuova era per il basket reggiano. Perché abbiamo iniziato a scordarci dove volevamo arrivare e abbiamo pensato partita per partita a migliorarci.
A proposito della partita del -50 di Milano, è una batosta che ci è servita, ma le condizioni erano disastrose. Cinciarini era zoppo, Diener e Cervi in tribuna, Lavrinovic alla prima partita. Io ho sbagliato, dovevo preparare la partita per contenerli e non per vincerla. Però loro ci presero gusto a distruggerci.
Comunque noi abbiamo fatto le cose migliori subito dopo essere sprofondati nei momenti peggiori. Per me è sempre stato un privilegio allenare a Reggio, io credo sia la miglior società di Italia per programmazione e serietà.
Io credo questa società stia pensando in grande, è il momento per fare quadrato attorno a Stefano Landi. Tutto il territorio ha percepito che siamo un paradigma di eccellenza. A livello tecnico c’è un grande progetto. Penso ci siano tutti i presupposti per fare bene in futuro.”