Virtus vincente ma ancora non “convincente”, la speranza per i bianconeri è di essersi scrollati di dosso la paura data dalle tante sconfitte. Per la Vanoli 3° sconfitta consecutiva che, per com’è arrivata, lascia tanti rimpianti.
Pagelle:
Segafredo Virtus Bologna
A. Gentile – 5 Non entra in partita, pur forzando meno del solito lotta con il ferro e rimane a lungo in panchina a cavallo tra 3 e 4 periodo. Il nuovo inserimento in veste di “4” concede alla Virtus maggior respiro soprattutto in difesa, ma il suo ½ finale sarebbe potuto essere letale.
Umeh – 6,5 Buona presenza in difesa dove aveva clienti fisicamente difficili, piazza due triple pesantissime nel buon avvio bianconero. Paga qualcosa nella confusione generale successiva, ma è uno dei pochi da cui andare oggi in attacco.
Ndoja – 6 Parte molto bene, 2 triple e tanta difesa. Nel finale rimane solo la parte difensiva ma il suo 6 lo porta a casa con onore as usual.
Lafayette – 6,5 Pronti via e sembra un uomo nuovo: passaggi ragionati, bella difesa e canestri importanti. Con l’andare dei minuti però emergono ancora i limiti di lettura del gioco e, dopo aver messo la firma sul break che sembrava aver chiuso i giochi, è proprio lui ad andare in confusione e “riaccompagnare” Cremona in partita.
Aradori – 5,5 Il tiro oggi proprio non c’è (0/6 da 3), lui se ne rende conto ma per 20 minuti rimane ai margini del match. Fondamentale nell’utlimo quarto: dalla sua difesa nasce il + 5 Virtus che darà sufficiente ossigeno ai bianconeri per scamparla nel finale.
S. Gentile – 5,5 Anche lui, come un po’ tutti nella Segafredo, fa e disfa a piacimento. Gioca una partita solida anche come playmaking, salvo forzare un paio di conclusioni nel finale che potevano pesare molto ma molto di più di quanto sia effettivamente accaduto.
Lawson – 7 Insieme a Slaughter il mattatore del match. Servito in velocità nel colorato è inarrestabile. Porta a casa canestri e falli, difese dure contro clienti molto scomodi. La Virtus si appende letteralmente a lui nel 3° quarto per non affondare.
Slaughter – 8 MVP Si carica sulle possenti spalle tutta la squadra e, alla fine, toglie la scimmia da quelle degli altri. Partita sontuosa, più per intensità e lavoro sporco ma anche una giocata finale da campione vero.
Baldi Rossi – n.g. Esordio sfortunatissimo per lui: pochi minuti in campo, contatto duro ma di gioco e caduta col mento sul parquet. Punti di sutura e battesimo di gioco rimandato.
All. A. Ramagli – 5,5 Se a tutt’oggi la Virtus non è ancora in grado di esprimere un gioco di squadra solito e soprattutto continuativo, di attenuanti ne ha sicuramente tante ma, evidentemente, anche di colpe. Bene il quintetto con Lafayette, Aradori ed Ale Gentile spostati di ruolo, ma ancora troppa confusione: la Virtus non esce bene da un time out da tempo immemore.
Vanoli Basket Cremona
Johnson-Odom 5,5 – Fa, disfa, rifà e ridisfa da solo. Fisicamente e tecnicamente potrebbe spaccare la partita, ma a giocate stellari alterna erroracci che Cremona paga con la sconfitta.
Martin – 6,5 Partenza con polveri bagnate ma poi lui e Sims rianimano Cremona e regalano sprazzi di grande pallacanestro.
Gazzotti – 6 Chiamato in causa poco, ma firma la sua presenza in campo con un canestro ad alto coefficiente di difficoltà ed insieme a Ricci, fa riaffiorare brutti incubi in casa Virtus.
T. Diener – 6 Finche ne ha gioca di tecnica ed astuzia, insieme al cugino non fanno sprofondare Cremona nel primo periodo e la affidano poi ai 4 “Americani”.
Ricci – 6,5 Vera spina nel fianco per la difesa Virtus, indovina canestri importanti ed il break con massimo vantaggio Cremona porta il suo nome a caratteri cubitali.
Ruzzier – 5 L’ex Fortitudo parte subito con una tripla che però non indirizza la sua giornata. Poco altro per lui se non una tabellata su tiro da tre sulla sirena del 3° quarto.
Portannese – 5,5 Solito lavoro da combattente ma poco costrutto in attacco, il classico senza lode e con poca infamia.
Sims 7 – Sbaglia qualche appoggio nel primo tempo che alla fine peserà tantissimo ma, prese le misure a Slaughter, da vita ad una partita nella partita col centro bianconero. Alla fine saranno 16 punti e 10 rimbalzi per lui, ma con l’onta di aver concesso a Slaughter il rebound più importante dell’intero match e di avergli concesso i liberi del ko.
D. Diener – 6 Vedi Travis… partita speculare dei due cugini (per evidente lapsus chiamati precedentemente fratelli), molto più consistenti all’inizio che non nel finale dove, forse, Cremona ne avrebbe avuto bisogno. Alla pur estremamente pertinente obiezione sul perchè un giocatore con 0/6 da 3 abbia preso la sufficienza rispondo, intanto, con altri numeri: 3/3 da 2, 3/3 ai liberi ed un recupero molto importante. In seconda battuta aggiungo che i numeri nella pallacanestro non sono tutto ed i due Diener hanno tenuto la Vanoli nei primi minuti, quando gli Americani sparacchiavano ancora a salve.
Milbourne – 6,5 Parte sottotono, poi improvvisamente segna da ogni posizione e arpiona palloni ovunque. Proprio quando sembrava essere lui a poter infliggere il colpo del ko ai bianconeri, 2 – 3 errori clamorosi sortiscono invece l’effetto contrario e il finale è storia nota.
All. R. Sacchetti – 6 Giornata storta al tiro e quindi dolori per una Cremona che molto punta sui suoi specialisti. Bravo il coach della Nazionale a recuperare Johnson Odom dopo una partenza con poca concentrazione e molto abile nel fare affidamento su un Ricci in giornata di grazia.