PROMOSSI

La Reyer passeggia al Palazzo dello Sport di Roma grazie alla classe e al talento di “IronMike”Bramos e del “Kiwi” Isaac Fotu.

L’ex giocatore del Panathinaikos,che senza un gravissimo infortunio subito sette anni fa,molto probabilmente avrebbe proseguito la sua carriera calcando i parquet d’oltreoceano,chiude una settimana straordinaria con 17 punti al tabellone dopo il fantascientifico 6/8 dall’arco di Kazan. Sua la giocata della partita,con una clamorosa schiacciata in corsa nel primo quarto,partendo direttamente dai paraggi di coach De Raffaele.

Il prodotto di University of Hawaii invece banchetta a suo piacimento nel pitturato,chiudendo a quota 19 in 21 minuti con 20 di valutazione.

Una Virtus quasi mai in partita,si consola con la solita ottima prova dei suoi “Dioscuri” indigeni: Capitan Baldasso,dopo averci comunicato in settimana i malumori di alcuni compagni di squadra,che non volevano scendere in campo a Brescia a causa della mancata riscossione degli stipendi,entra negli annali statistici del nostro campionato con una tripla doppia da 16 punti,10 assist e 10 rimbalzi che in parte riesce a far dimenticare le otto palle perse da “Drazi”.

Campogrande aggiunge ai diciannove punti di Brescia, i diciotto di una partita in cui a tratti “fa il Bramos”della situazione crivellando la retina dall’arco senza pietà.Il ragazzo è in forma,come dimostra il suo 9/14 dai 6.75 nelle ultime due gare,e sta pian pianino diventando una delle poche sicurezze di questa squadra per i tifosi.

 

BOCCIATI

Senza offesa per nessuno,ma alcune oscenità fatte dagli americani della Virtus in questa partita meriterebbero di essere inserite nelle prime posizioni di un ipotetico “Shaqtin’a Fool”italiano e romano in particolare.

Situazioni che ricordavamo di aver visto soltanto durante il peggio del peggio della Virtus in A2.In altri momenti ci sarebbe stato da ridere,nel descrivere con quanta concentrazione ed  applicazione Hunt vada in lunetta per tirare i liberi,o discutere con quanta serietà Wilson confezioni assist direttamente sul naso di Baldasso ,o ancora passaggi in corsa dietro alla schiena “al bacio” per i piedi di coach “Rayban” De Raffaele.Tacendo poi, per pudore, sul comportamento in campo di un  Mister Beane impazzito pure lui, e sulla tripla di Farley che va ad incastrarsi tra ferro e tabellone,come accadde qualche anno fa ad Aaron Thomas nel finale di una sfida persa poi all’overtime contro Rieti,appunto durante quel peggio del peggio della Virtus in A2.

Peccato però che chi ama la Virtus non ha in questo momento tanta voglia di ridere,ma vive momenti di incertezza e paura per il futuro prossimo. Sperando che il passaggio di proprietà si materializzi immediatamente,che i giocatori vengano pagati per ciò che gli spetta e soprattutto vengano fatti quei due o tre interventi sul mercato necessari,per evitare di sprofondare nuovamente in un inferno che i tifosi hanno già vissuto per quattro lunghi anni.