Nella brillante cornice dell’hotel Le Meridien Visconti, si è svolto questo pomeriggio il Media Day della Virtus Roma, che si è ufficialmente presentata alla stampa a nove giorni dal suo ritorno ufficiale in Serie A (debutto il 25 settembre alle ore 20:30 sul campo della Virtus Bologna). Sotto lo sguardo divertito del Presidente Federale Gianni Petrucci, ospite d’onore insieme con il Vice Presidente Gaetano Laguardia, il Presidente del Comitato Regionale Francesco Martini e il suo vice Mario Arceri, sono stati infatti presentati i piani riguardanti sia il lato marketing che il lato sportivo del sodalizio capitolino.
A fare gli onori di casa ma soprattutto ad illustrare il nuovo corso virtussino, si sono alternati il nuovo Direttore Marketing, Nicola Tolomei, e il Direttore Operativo Francesco Carotti. Il primo, che ha sottolineato le enormi potenzialità di una città come Roma, ha auspicato l’aiuto delle componenti esterne (media e tifoseria), garantendo il massimo impegno di tutto il club per raggiungere una crescita graduale e costante, che possa portare col tempo la Virtus ad essere di nuovo un punto di riferimento nella pallacanestro nazionale: «Ringrazio il Presidente Petrucci che ha accolto l’invito a battezzare la nostra prima uscita ufficiale insieme ai vertici federali nazionali e regionali. Sono contento di vedere questa sala piena, vuol dire che siamo partiti col piede giusto. La famiglia Toti ha deciso di riprendere quel discorso interrotto cinque anni fa, dimostrando che forse quella scelta dolorosa è stata anche corretta. AmoЯoma è il principio attraverso il quale la squadra torna a parlare al territorio e alle famiglie: vogliamo portare a palazzo i giovani e i bambini grazie al progetto Virtus With Us insieme al Comitato Regionale, che ci metterà in contatto con 25mila bambini di 250 società del territorio, per poi arrivare anche alle scuole e alle università. Non è pensabile che i criteri di sostenibilità finanziaria sportiva siano solo in capo a una famiglia, dobbiamo puntare a fare molti più abbonamenti, per andare avanti abbiamo bisogno che tutti facciano un pezzo di strada con noi. Vorrei che si tornasse a parlare di Roma e di pallacanestro più che semplicemente di Virtus, per andare oltre il nostro solito giardino; ad esempio, vorremmo tornare a organizzare la Final Eight di Coppa Italia nel 2021 e magari riportare qui anche la Nazionale. Ci metto la faccia e dico che se domenica 29 settembre, nella gara contro Brindisi, non ci saranno almeno 5mila persone, la vivrei come una sconfitta personale; stiamo parlando del ritorno in Serie A, abbiamo fatto abbonamenti con politiche di prezzi contenuti e oggi lanciamo la promozione BackToBack che permetterà a chi comprerà il tagliando per assistere alla partita con Brindisi di ottenere il biglietto per la gara successiva con Cremona al 50%; faremo tutto l’anno queste formule incentivanti di ticketing dinamico. Ringrazio tutti gli sponsor e sono convinto che tra un anno saremo qui a parlare di un risultato importante».
Estremamente sorridente il Dottor Petrucci, che tra ampi sorrisi ha dichiarato: «Il basket è più importante se sta nelle grandi città, e Roma è ovviamente una grandissima città, nevralgica per la pallacanestro; il calcio ha tanto successo anche perché queste città le tocca tutte. Personalmente devo fare un monumento alla famiglia Toti, perché da quando sono nel basket sono quelli che forse hanno investito di più e come Federazione devo ringraziarli. Ho apprezzato la scelta coraggiosa di tornare al Palazzo dell’Eur e mi fa piacere vedere così tante persone qui, è un elemento che dà coraggio. Sono contento dell’arrivo alla Virtus di Nicola Tolomei, che ho conosciuto per il grande lavoro fatto in Federazione e ultimamente a Brescia, è l’uomo ideale per pensare in grande insieme a Francesco Carotti, la famiglia Toti, e un coach di livello come Piero Bucchi. La Virtus oggi è una bella realtà e mi auguro che possa andare bene perché è una società storica, importante, e dobbiamo tifare per questa realtà; vivendo a Roma, la Virtus ce l’ho nel cuore».
Francesco Carotti, ha invece sottolineato l’onore e l’onere di giocare in un impianto importante come quello dell’Eur: «Oramai manca poco all’esordio, siamo stati di parola tornando dove ci compete anche se con un anno in più rispetto ai tre anni che ci eravamo prefissati. Abbiamo riaperto il Palazzo dell’Eur, teatro di trionfi che ci ha portato bene lo scorso anno: entrare in quell’impianto è ogni volta un’emozione ma anche una grande responsabilità e per riempirlo dobbiamo risvegliare la passione verso la Virtus, una fede per tante persone. Fra due settimane ci sarà la prima gara in casa, alle 17:30, e mi auguro che l’impatto che avranno i giocatori quando entreranno nel Palazzo sia importante, faccio quindi un appello alla città e ai tifosi di sostenerci e starci vicino per crescere insieme».
Infine ha preso la parole coach Piero Bucchi, che ha ringraziato Petrucci per le belle parole spese in suo favore prima di evidenziare le difficoltà insite nella stagione che sta per iniziare: «Per noi professionisti essere a Roma è bello ed emozionante, per me è la seconda puntata qui e quando mi chiamarono un anno e mezzo fa, era quasi il mio compleanno, ci ho messo 20 secondi ad accettare e sono venuto con entusiasmo perché Roma è Roma. La città deve essere nel panorama cestistico nazionale per rimanerci a lungo, questo è l’obiettivo con la squadra quest’anno perché essendo una neopromossa non è scontato e cerchiamo un passo alla volta di conquistare prima di ogni cosa la salvezza. Garantisco tanto impegno e entusiasmo per tutto lo staff, la squadra ora deve allacciare le cinture e andare al massimo in vista dell’esordio».