Ci siamo, è in arrivo il momento in cui tutto si decide, i pronostici sono fatti per essere smentiti, ma se ad Est qualche sorpresa tendiamo ad aspettarcela, ad Ovest sembrerebbe esserci una separazione più netta tra favoriti ed outsiders.

No.1 GOLDEN STATE WARRIORS – No.8 HOUSTON ROCKETS. Warriors in 5 gare.

Una congiunzione astrale tra una serata di grazia del barbuto, ed una sfortunata o distratta dei campioni potrebbe verificarsi, questo è l’unico motivo per cui non prevediamo uno sweep. Analizzando soltanto ritmi e forze impiegate si potrebbe anche pensare ad una serie più equilibrata, ma risulta impensabile che una squadra che ha perso 9 gare su 82 possa perderne più di una contro chi ha sempre difeso poco e male… E siamo già generosi a concedergliene forse una. La motivazione e la forza dei campioni appare incontrastabile, tutti si aspettano che il meglio arrivi in seguito, magari sempre in Texas, e Steph e compagni non vorranno mancare all’appuntamento. Senza una guida in panchina, senza un leader in campo che possa esserlo fino in fondo, contro chi ti impallina se sei minimamente disattento, non possiamo che dare i Rockets per spacciati.

No.2 SAN ANTONIO SPURS – No.7 MEMPHIS GRIZZLIES. Spurs in 4 gare.

Sembrerebbe superfluo ripetere che gli Speroni sono abituati a cambiare marcia, ammesso che serva però contro questi Grizzlies. È veramente un peccato che a Joerger abbiano mangiato le pedine più importanti prima di cominciare, perché una partita a scacchi al meglio delle 7 tra due menti come Pop e Dave sarebbe stata interessante. Il pronostico sarebbe rimasto assolutamente dalla parte degli Spurs, ma nonostante quella di Kawhi sia un’armata, certamente non avremmo previsto un cappotto se Marc Gasol e Mike figlio di Mike Coney fossero stati arruolabili per la battaglia. Non c’è niente di più imprevedibile dei playoff NBA, ma l’appuntamento è fissato anche sull’agenda dei texani, potrebbero anche non presentarsi, ma non sarà un primo turno contro Memphis a far sì che ciò accada.

No.3 OKLAHOMA CITY THUNDER – No.6 DALLAS MAVERICKS. Thunder in 5 gare.

Rick Carlisle non è uno a cui la si fa, uno dei migliori architetti offensivi della lega, che potrà contare su uno degli ultimi colpi di Wunder Dirk e purtroppo non sul cecchino Parsons, contro una squadra dalla difesa a volte incerta e spesso incapace di chiudere davvero le partite. Tutti gli indizi fanno pensare che questi playoffs rappresentino l’ultimo tentativo di un progetto potenzialmente vincente di OKC, per questo e per ovvi motivi tecnici diamo i Thunder per favoriti in questa serie. Il pronostico potrebbe apparire ingeneroso con i Mavs, a cui concediamo tranquillamente una gara o forse più, ma che non sembrano avere una solidità difensiva adatta a contrastare un dinamico duo RW+KD in modalità conquista su una serie intera. I Thunder potrebbero essere una delle mine vaganti nei turni successivi, stiamo parlando di una squadra che se dovesse trovare la giusta motivazione e cattiveria potrebbe diventare veramente difficile affrontare. In Oklahoma si vive di emozioni, che per gran parte della stagione sono state negative (citofonare Monty Williams per chiarimenti) ma che raggiunto un risultato importante nei playoff potrebbero tramutarsi in una spinta diversa. Popovich li preferirebbe ai Clippers, e forse ha ragione, ma non ci sentiamo di escluderli totalmente dalla corsa a qualcosa di importante.

No.4 LOS ANGELES CLIPPERS – No.5 PORTLAND TRAIL BLAZERS. Clippers in 7 gare.

Sulla carta sbarazzarsi dei Blazers dovrebbe essere molto più facile per i clippertoniani, ma Stotts e Lillard, per come si sono guadagnati quest’occasione, e per DNA non lasceranno niente di intentato. Come ad Est, la serie che incrocia quarta e quinta forza del seeding è ovviamente la più equilibrata. Concediamo il favore dei pronostici ai californiani, senza tuttavia dimenticare di chi stiamo parlando, ormai sembra un clichè, ma a Clippertown può sempre succedere la qualsiasi. Nonostante questi siano i più “vincenti” Clippers della storia, interpreti ed interpretazioni continuano ad incarnare perfettamente ogni valore di quello che è sempre stato il copione tragicomico dei velieri. Fatte queste premesse, un risultato favorevole a RipCity ed agli attributi sagomati del loro uomo-franchigia non ci stupirebbe. Interessantissimo anche lo scontro tra i due allenatori, nel quale Doc ha sicuramente qualche carta in più da giocare, mentre Terry dispone di un mazzo più povero ma fornito di qualche asso importante. Preparatevi a partite lunghe, costellate di interminabili viaggi in lunetta di DeAndre e di, ci auguriamo, veri uno contro uno tra Dame e CP3. Per quello che riguarda la Western Conference, questa potrebbe essere la serie più divertente del primo turno.