Round 6 con Madrid dominante.

1 – TJ SHORTS. Shaq Harrison non è una pg, ma in misura meno invalicabile di altri nomi circolati per il dopo-Pangos. 180 gare NBA, due terzi coi Bulls, dopo il periodo a CHI (2018-21) solo 41 gare e ben 4 diverse franchigie. Nel suo anno migliore secondo il rendimento “su 100 possessi” aveva 20-8-5 e per quello su 36 mins 15-6-4, sempre più recuperi che perse, sempre stentando ad arrivare al 30% da 3. Solo 11 gare hanno avuto minuti oltre i 30: è sempre stato un rincalzo e 6 anni in quelle condizioni non sono un caso, anche facendo la tara al diverso livello della EL. Buon difensore, ma organizzazione e leadership sono le qualità che servono all’Olimpia. In ogni caso, lui è il più chiacchierato come nuovo compagno di Melli e Shields. Quello che piacerebbe a me, invece, è TJ Shorts. Attualmente a Paris Basketball (next affiliata Eurolega), ha già assaggiato nella presente Eurocup i pavimenti ECA, dopo aver vinto la scorsa Champions League. Piccolo (175 cm), ma esperto di Europa e una macchina da assists (in questa EC sono 7.5); mai nella NBA, in ogni tappa della carriera (NCAA, Germania) è stato nominato MVP di qualcosa o ha vinto qualche titolo. MVP della scorsa CL, vi cito gli ultimi 3 vincitori: Keith Langford, Bonzie Colson, Chima Moneke. Ha una pg ratio superiore a 5 in carriera (7 quest’anno) ed è un giocatore elettrico. Triplista ondivago: lo scorso anno 37%, finora in EC ha 2/18.
2 – EFFETTO PADRE. Messina che dice “su su su “ / “dai dai dai” dopo quasi ogni azione. L’atteggiamento da buon padre di famiglia è necessario a una squadra che, per colpa del coach, ha smarrito ogni certezza, e alla prima cosa giusta è talmente sollevata di non ricevere gestacci insulti cazziate da dimenticarsi di giocare l’azione dopo. Da cui sususu daidaidai. W imprecindibile, quella vs Valencia, e portata in classifica. Stop. Partita ingiudicabile, per il resto, in particolare per la prova orrenda degli Spagnoli (un 29% da 2 non è mai frutto della difesa, ma sempre un fifty-fifty tra la difesa e la propria notte-no). La continuità di mettere più di un’azione buona in fila è dato positivo, ma resta in mente che le due W milanesi sono giunte vs una squadra senza la propria pg per metà partita (Canaan espulso verso la fine del 2’Q sopra di 5, gara persa con parziale -17) e una senza la propria pg per tutta la partita.
3 – EDY & FACU. V-BO da tutto in una notte. Ogni difetto del roster è venuto a galla nella visita ai capi. Un reparto lunghi di consistenza non mostruosa + un reparto guardie genericamente compassato + Cordinier (soprattutto) e Shengelia (in parte) che si sono trovati per la prima volta quest’anno vs avversari talmente grossi e veloci da non potere sfruttare la superiorità che di solito hanno, appunto, in velocità o stazza. Il punto peggiore è quello dei lunghi: non garantiscono tenuta stagna, i migliori del Real (18 e 17) sono stati Campazzo (impossibile da contenere dopo che era scappato alle guardie) e Tavares (che ha ricevuto il 70% degli 11 ass dell’Argentino). Poi le guardie, incapaci appunto di assorbire il dinamismo di Campazzo, ma anche di dare scintille offensive; questo è un difetto strutturale, che deriva dal tipo di giocatore che è Jaleen Smith (compassato) e obbliga la V a chiedere la scintilla al 38enne Beli (se ce ne sono state in una gara anche a -30, sono state sue). Le misure e doti atletiche di Musa – Hezonja – Yabusele –Deck: due per uno, hanno messo in difficoltà Cordinier e Toko, obbligando entrambi alla peggiore finora. Infine, da ammiratore e banalmente: che giocatore è Llull, ancora???
4 – OLY. Per me l’azione-simbolo del round 7 è la rubata e schiacciata con urlo di Chima Moneke in casa del Pireo. Urlo sentito benissimo perché la Pace&Amicizia era muta come poche volte. Forse anche i tifosi sentono che non è uno degli anni migliori. Il 3-4 arriva anche dagli ultimi due KO per 3 pti totali, ma non si può dire che Canaan sia come Sloukas, che Walkup stia ripetendo la stagione scorsa, o l’inserimento di Iggy sia al momento riuscito.
5 – COACH O. Stava ancora tirando pugni di gioia in aria mentre andava a stringere la mano a Itoudis. La W del Partizan vs il Fener non era solo per la classifica ma anche per mettere a posto il “traditore” Madar (gara orrida 27 mins, 1/5 dal campo, 2 perse). Era assente Punter, due lunghi del Partizan in doppia cifra: sono dati che Obradovic farà notare alla guardia del Bronx.
6 – DA 2. Turno di grandi % da 2 pti: 6 formazioni tra 50 e 55%; 5 tra 56 e 60 (tra cui Milano); 2 over 60; 2 over 70. Solo Alba, ASM e Valencia sotto al 50%, ma Montercarlo ha vinto lo stesso perché l’avversario era l’ASVEL.
7 – BERLINESI. Leggero stop per Spagnolo; molto bene Procida: 13-3-3 con 5/10 dal campo e 3 rec.
8 – VUKCEVIC JR. Tristan, figlio di Dusan, è essenzialmente un esterno di 213 cm classe 2003. Ha giocato solo le ultime due di EL, ma a 10.5 + 3 in 13’ di media, 3/3 da 2, 3/4 da 3, 6/6 ai liberi.
9 – STATS. I primi due per valutazione giocano in Italia: Mirotic e Shengelia. Nella Classifica dei primi 20 in assists, compaiono 14 squadre ma nessuno di Milano e solo uno della V-BO (Toko); in quella dei realizzatori, però, 4 dei primi 20 sono di Olimpia e Virtus. Un pochino viene da riflettere come giochino le Italiane, considerando che il Maccabi senza casa ha 2 giocatori nei primi 5 assist-men (Zo e Blatt, 8.5 e 6). Procida è leader dei rec, come a lungo era stato Pajola l’anno scorso. Spagnolo “leader” per coefficiente palle perse su minuti.
10 – JERIAN GRANT. Posto 15 negli assists, gioca 29 mins nel Pana che risale la classifica e ruba quasi 2 palloni/gara.