Prestazione disastrosa dell’Olimpia al Pireo, ma andiamo con ordine.

1 – OROLOGIO. Mio nonno: Anche un orologio rotto ha lancette giuste due volte al giorno. E’ un 2/24 che non differisce molto dal 1/9 di Mike James. Sì, ho controllato: la W procurata da James vs Kazan era stata preceduta da 8 occasioni in cui, in situazione simile, il nostro l’aveva mandata in L. Quindi al carrozzone rituale di Osanna a James non mi unisco.

2 – 47. Mio nonno: 47, morto che parla. In questo caso: Real che perde, malissimo, contro l’ultima in classifica. Mancavano Alocen (out for the season), Rudy, Heurtel, Laprovittola, Causeur: conseguenze della Final8 ACB per cui le guardie vere a disposizione di coach Laso erano il vecchio Llull e il cinno Nunez (2004). Del cervello dei Blancos erano salvi solo 3 neuroni su 8, mettendoci anche Hanga. Si aggiungano il non facile reinserimento di Thompkins e Randolph in una formazione che pareva ormai costruita senza loro, per quanto bene erano state riempite le loro assenze, e la contemporanea minicrisi che sta attraversando Yabusele (ne riparleremo). Insomma il 47 del Real (che dal terzo periodo l’ha mandata a mucchio, come si suol dire) non è peggio del 58 di Milano, anzi.

3 – CARMAGNOLA. S’ode a dx uno squillo di tromba: Abbiamo tenuto il Pireo a 67!! A sx risponde uno squillo: Accipicchia, ben 11 sotto la loro media/partita!! E’ così che funziona (male) l’epica della difesa. Quanto accaduto vs OLY è esattamente ciò che da questa pagina predico e scongiuro dall’inizio della stagione, e che è destinato a ripetersi. Una squadra che si regge sulle sole % di tiro come Milano (non ha un saldo recuperi positivo e perde regolarmente a rimbalzo) DEVE accorpare alla difesa un gioco offensivo degno. Mille palleggi e poi un passaggio, per quanto aperto possa essere il ricevitore, funziona poco.

4 – SUBENDO. Togliamo il 19-7 dei primi 11 mins: nei rimanenti 31 di gioco, il punteggio suona 60-39 per i Greci. Non si è trattato, come trovate scritto ovunque, di un tracollo del quarto periodo o di un malfunzionamento del secondo quintetto: l’Olimpia, tolto l’inizio, ha subito sempre e con tutti gli uomini. Eccetto Melli (11) gli altri 5 lunghi di Milano hanno preso 7 rimbalzi (Pipporicci e Bentil 0); la coppia Rodriguez+Delaney ha 11 ass, ma 6 palle perse con una ratio deficitaria e i quasi 8 mins giocati insieme sono stati, come spesso accade, tra i peggiori dell’attacco Olimpia. Meno 4 a rimbalzo e meno 4 sul Pireo anche nel saldo perse/rec: sono una specie di costante per la AX, quasi una condanna se non si è capaci di scavallare i 75 pti con regolarità.

5 – YABUSELE. Il Real ha un reparto guardie non eccezionale, ho già sottolineato come l’idea di unire vecchi ancora in piedi e giovani da svezzare sia buona quando funzionano quelli in mezzo, ovvero Williams-Goss, Heurtel e Laprovittola. Se mancano o non incidono l’equazione traballa. Inoltre, la vera opzione di qualità/quantità realizzativa è quest’anno Yabusele, che sta attraversando un calo. Nelle ultime due gare, entrambe perse e curiosamente erano la prima e l’ultima in classifica, 3.5 pti/gara con 1/10 dal campo rispetto ai 12.5 col 48% delle gare prima.

6 – EFES. Raramente ho visto tirare come i Turchi vs il Maccabi. Ovviamente si parla del record di triple (22), ma togliendo il peggiore in ognuna delle due categorie, si trova che da 2 hanno imbucato con il 70.3%, da 3 con il 71%.

7 – ITALIANI. Datome 6.5: utile in attacco nel momento in cui Milano si stava rendendo conto di essere in grande difficoltà, poi si è spento ma ha preso più rimbalzi di Bentil, Pipporicci e Tarczewsky insieme, cioè 2. Melli 6: ok la quasi doppia-doppia, ma appunto: quasi; grandi colpe difensive sul p’n’roll nel momento in cui il Pireo l’ha raddrizzata. Pipporicci 4: nullo. Polonara 5: male (0/5 da 3) nel KO del Fener a Montecarlo. Hackett, Fontecchio, Spissu non hanno giocato.

8 – Infine. Campo neutro da ora in poi per CSKA, Zenit, Kazan. La follia di Putin fa quasi dire grazie al Covid, che ha obbligato a creare la clausola regolamentare: se non si può là, si gioca lì recuperando quando si riesce e se non si riesce perde chi ha causato il campo neutro. Trovo del tutto sensata questa soluzione, il ban delle Russe non avrebbe avuto senso. Davvero pensate che escluderle potesse smuovere qualsivoglia meccanismo? Lo sport è politica, ma si è sempre dimostrato stupido quando ha seguito “la” politica, sempre intelligente e, nel suo piccolo, decisivo quando ha seguito i propri sentieri. Preferite Mosca ’80 e Montreal ’76, oppure Carl Ludwig (Lutz) Hermann Long e Peter George Norman?