La Virtus Roma vive un’altra notte da leoni in Europa, battendo il Cedevita 73-66 e mantenendo il Palatiziano inviolato per la settima volta quest’anno in Eurocup.
Notte da Eurolega per Roma, vista anche la caratura dell’avversario ( ricordiamo che quest’anno i croati sono stati capaci di espugnare il parquet dei campioni d’Europa in carica nella massima competizione continentale), e lo sforzo fisico e mentale da partita vera messo in campo dai ragazzi di un coach Dalmonte, giustamente raggiante a fine partita per il clamoroso risultato ottenuto. Notte clamorosamente targata Jordan Morgan, con il criticatissimo centro ex Michigan capace di sfiorare la tripla/doppia ( 17punti+12 rimbalzi+ 8 falli subiti), e dare un apporto fondamentale alla schiacciante superiorità capitolina sotto le plance ( 35 rimbalzi a 29 con ben diciassette, si leggasi diciassette, offensivi per la Virtus). Per il pari ruolo avversario, Miro Bilan ( malgrado 12 punti e 6 rimbalzi), è stata invece la notte degli incubi e delle sfuriate prese in panchina dall’ indimenticato e super festeggiato coach Repesa, così come per la coppia di esterni Pilepic e Ukic poco efficaci, e quella dei giovani Mazalin e Arapovic, partiti in quintetto ma ben presto accantonati dal coach per far spazio ai più esperti Zubcic ( 15 con 3/7 da 3), e Luka Babic ( 8).
Dopo una partenza sparata di Roma ( +11 al 9′ sul 19-8), Repesa dopo svariate rotazioni dei suoi giocatori sul parquet, riesce finalmente a trovare un minimo di continuità in attacco con il lavoro in regia di un altro ex, Nemanja Gordic al rientro dopo un problema fisico che lo ha tenuto out nelle ultime due gare, ed i canestri del veterano Tomas e di Zubcic.
A 3’40 dalla pausa lunga il Cedevita agguanta il pareggio sul 29-29, prima di restare a secco quasi fino alla sirena, prendendo un parziale di 10-0 provocato da uno stillicidio di palle perse ( 15 all’intervallo per 21 totali), ed interrotto solo dal lay up di Ukic che manda negli spogliatoi Roma avanti 39-31, una Roma capace di tirare in venti minuti ben sedici volt più degli avversari ( 36-20).
Si prosegue sulla falsa riga fino al 50-41 del 26’20, quando Roma subisce un tremendo black out che con un ribaltone da 0-14,protagonisti Zubcic dall’arco e Bilan finalmente meno timido sotto canestro, porta addirittura i croati avanti di cinque sul 50-55 ad inizio del 4/4.
La Virtus ha qui il grande merito di non disunirsi, mettendo ancora una volta cuore e polmoni davanti all’ostacolo per recuperare lo svantaggio, e siglando con il capitano Lorenzo D’ercole il nuovo sorpasso sul 66-64 a tre minuti dalla fine. Roma difende duro, non concede tiri aperti nè penetrazioni agli avversari, si costruisce un doppio possesso di vantaggio con i i viaggi in lunetta di Morgan e Jones, per poi chiuderla definitivamente nella maniera più clamorosa ed inaspettata possibile.
Due triple croate sbattono ripetutamente sui ferri dell’impianto olimpico romano, sulla transizione successiva a 23 secondi dalla fine Kyle Gibson, tornato finalmente ai livelli di inizio stagione con 19 punti e 5/7 dai 6.75, decide di chiudere il contropiede alzandosi da oltre l’arco per la più folle ed incredibile tripla vista a Roma negli ultimi tempi.
Tripla sparata con la rabbia per dimenticare il folle fallo fatto dall’ex Pistoia a Saragozza una settimana fa, tripla che lo stesso Kyle vorrebbe decisiva se Roma riuscirà a raggiungere le Top 16 di Eurocup. Ci sarà tempo per scoprirlo, dopo essersi goduti una grande notte da “squadra vera”.
Dopo una partenza sparata di Roma ( +11 al 9′ sul 19-8), Repesa dopo svariate rotazioni dei suoi giocatori sul parquet, riesce finalmente a trovare un minimo di continuità in attacco con il lavoro in regia di un altro ex, Nemanja Gordic al rientro dopo un problema fisico che lo ha tenuto out nelle ultime due gare, ed i canestri del veterano Tomas e di Zubcic.
A 3’40 dalla pausa lunga il Cedevita agguanta il pareggio sul 29-29, prima di restare a secco quasi fino alla sirena, prendendo un parziale di 10-0 provocato da uno stillicidio di palle perse ( 15 all’intervallo per 21 totali), ed interrotto solo dal lay up di Ukic che manda negli spogliatoi Roma avanti 39-31, una Roma capace di tirare in venti minuti ben sedici volt più degli avversari ( 36-20).
Si prosegue sulla falsa riga fino al 50-41 del 26’20, quando Roma subisce un tremendo black out che con un ribaltone da 0-14,protagonisti Zubcic dall’arco e Bilan finalmente meno timido sotto canestro, porta addirittura i croati avanti di cinque sul 50-55 ad inizio del 4/4.
La Virtus ha qui il grande merito di non disunirsi, mettendo ancora una volta cuore e polmoni davanti all’ostacolo per recuperare lo svantaggio, e siglando con il capitano Lorenzo D’ercole il nuovo sorpasso sul 66-64 a tre minuti dalla fine. Roma difende duro, non concede tiri aperti nè penetrazioni agli avversari, si costruisce un doppio possesso di vantaggio con i i viaggi in lunetta di Morgan e Jones, per poi chiuderla definitivamente nella maniera più clamorosa ed inaspettata possibile.
Due triple croate sbattono ripetutamente sui ferri dell’impianto olimpico romano, sulla transizione successiva a 23 secondi dalla fine Kyle Gibson, tornato finalmente ai livelli di inizio stagione con 19 punti e 5/7 dai 6.75, decide di chiudere il contropiede alzandosi da oltre l’arco per la più folle ed incredibile tripla vista a Roma negli ultimi tempi.
Tripla sparata con la rabbia per dimenticare il folle fallo fatto dall’ex Pistoia a Saragozza una settimana fa, tripla che lo stesso Kyle vorrebbe decisiva se Roma riuscirà a raggiungere le Top 16 di Eurocup. Ci sarà tempo per scoprirlo, dopo essersi goduti una grande notte da “squadra vera”.