Domenica di passi falsi e occasioni perse. Il passo falso è dei Cavs, che dopo aver perso a Toronto bissano la L al Verizon Center di Washington. Si trattava di una serata LeBron-less, abbastanza strana dal momento che immediatamente dopo la gara, James affermava che quest’anno si sente incredibilmente meglio dello scorso anno allo stesso punto della stagione. I Cavs, dopo una buona partenza, rimanevano preda di una certa inefficienza offensiva (40% totale, 31 da 3 e troppi tiri oltre l’arco, 29 sugli 80 totali, a fronte di soli 9 centri), ma erano troppo morbidi in difesa, dove nessuno, nemmeno Matty Dellavedova, riusciva a fare la voce grossa. Nei capitolini, Wall 21-7-13, Otto Porter altri 21, e prova di non grandi numeri, ma di grande autorità e sostanza di Gemello Markieff, che con l’entrata in campo cambiava l’indirizzo della contesa. Ennesima gara fallita da Love in assenza di James: il Californiano è lento e insicuro al tiro ed è stato oscurato sia da Morris che da da Dudley, riuscendo a racimolare qualcosa solo vs Porter o quando nei cambi finiva a marcarlo Gortat. Dopo la gara, su molti siti USA è apparso il rumor, molto rumoroso ma poco consistente, secondo cui Kyrie non sarebbe più felice come un tempo a Cleveland; “un tempo”, secondo tutti i commentatori, dovrebbe esser letto “prima che tornasse LBJ”. Poco dopo i Raptors perdevano l’occasione di ridurre a una sola gara il loro distacco da Cleveland. Sconfitta, Subcomandante-less, a Detroit. Erano traditi soprattutto dai loro numeri 4, se è vero che Scola-Patterson-Johnson e Bennett racimolavano in tutto 12-7-4 in 65 minuti di impiego; a nulla serviva la migliore stagionale di T-Ross (27 con 10/19). Detroit aveva il solito Bimbone da doppia-doppia a 15+18 e tutto il quintetto trovava un ottimo 30/51 al tiro….e la panchina? 11/20, quasi ingiocabili con queste percentuali, i Pistons. All’ultimo giorno utile, la ex Prima Scelta Assoluta (genialata dei Cavs….) Anthony Bennett, deludentissimo, veniva messo in lista waivers dai Raptors. Charlotte perdeva ad Atlanta, restando però, con 7-3 nelle ultime 10, una delle squadre più calde ad Est. Calda anche Portland che batteva in trasferta Indiana: soliti 33 di D-Lill in una serata storta di Paul George (4/15 per The Revenant). Caldissimi, nei Mavs vittoriosi sui T’Wolves, Pachulia e Parsons, che hanno avuto uno scambio di opinioni con deciso anche se non violento contatto fisico. Heat, restando in tema, facile sui Knicks con la prima di Joe Johnson in canotta per la Florida (12-3-3, per lui subito quintetto). Florida felice anche quella di Orlando, dove i Magic (Gordon 27-7-3) segnano 130 punti per battere i Sixers (Okafor 26 ma solo 3 rimbalzi, ancora con 4 compagni a far meglio di lui nella specialità).
Stanotte invece…
QUICKEN LOANS ARENA, CLEVELAND. INDIANA PACERS 96 – CLEVELAND CAVS 100
Tornati a casa dopo un mini-trip portatore di 2 scnfitte, i Cavs si riprendono con una W non facile vs i Pacers. A meno di 90 secondi dalla fine erano sotto di 4. Pareggio di Matty Dellavedova, sorpasso di TTT, e poco prima tripla importante di JR Smith. I tre giocatori appena nominati sono senza ombra di dubbio, per chi abbia visto le ultime gare dei Cavs, i preferiti, gli amichetti di LBJ. Dei tre canestri citati, sempre di James l’assist. A Kevin Love sono riservati passaggi fuori dentro dietro la schiena di lunghezza golosa epr il difensore, che infatti anticipa e fa perdere palla al Californiano; a Kyrie toccano scarichi sull’arco talmente fuori “dai numeri” che il poverino deve piegarsi, ruotare, controcersi per poterli ricevere, e tanti saluti al vantaggio sul difensore. La faccia di LBJ è del genere “ma che ci faccio in mezzo questi qui?”. Non solo buone notizie, insomma, al di là del record che è ancora il primo ad Est. Vedremo. Le stats? LBJ 33-5-4, TTT 11+14 (è di nuovo aprtito dalla panchina, ma Mozgov, riportato in quintetto, ha giocato solo 16′, con 1+8). Per Indiana PG 23-8-6 co 2 rubate.
VERIZON CENTER, WASHINGTON DC. PHILADELPHIA 76ERS 108 – WASHINGTON WIZARDS 116
Il Derby dell’Indipendenza Americana va ai Wizs. Il peggior difetto dei ragazzi di Wittman quest’anno è stata l’inconsistenza casalinga: con questa W si sono portati almeno al 50%, 16-16 al Verizon Center. Contusione allo stinco per Okafor che non gioca. Bel duello di pg tra Wall (37-4-7) e Ish (27-3-7). Vince ovviamente il più forte John, ma la tripla del -3 di Smith aveva spaventato gli Wizards.
TD GARDEN, BOSTON. UTAH JAZZ 95 – BOSTON CELTICS 100
Partita bellissima tra due dei più forti giovani scacchisti della panchina. Nella frase pre-Miami in cui il coach dei Celtics diceva che contro squadre dal ritmo lento non si doveva cadere precocemente in svantaggio da doppia cifra, Stevens aveva coinvolto a titolo di esempio anche i Jazz. Esattamente come contro Miami, i suoi ragazzi sono andati precocemente sotto in doppia cifra. Stanotte è stato molto più difficile rimontare, e la partita ha iniziato a tornare dalla prte biancoverde solo nel quarto periodo. I Celtics l’hanno vinta principalmente grazie a una grande azione difensiva+stoppata di Bradley su Gordon Hayward. Il go-to-guy dei Jazz ha provato un post medio vs il più piccolo AB, ma non ha calcolato l’atletismo e la concentrazione della guardia di Boston. Ciononostante, Hayward resta uno dei più impressionanti e totali giocatori della NBA: con almeno 3500 punti, 300 triple, 950 rimbalzi e 900 assists nelle 3 stagioni precedenti a questa ci sono solo lui, Harden, Kyrie e Lowry. La tattica dei Jazz è rallentare il ritmo e sfruttare i lunghi Favors (11+16) e Gobert (12+12), la tattica di Boston è stata sfiancare i lunghi avversari facendo tanto contropiede, obbligandoli a correre: 25 a 4 i punti in contropiede per i Celtics, e il dominio di Utah a rimbalzo è durato 3 quarti, poichè nel quarto periodo hanno vinto i Celtics 17-8, compreso un rimbalzo offensivo con 23 secondi da giocare di Amir Johnson, episodio determinante quanto la stoppata di Bradley. A proposito: 13 blocks per Boston, non capitava dal 2006. MVP per i Celtics, pur tributando gli onori a AB, è stato Jae Crowder (22-3-4 con 2 rubate): suo padre, Corey Crowder, prima di costruirsi una solida carriera europea (Coppa del Re 1994 e Titolo 1995 col Barcellona) aveva giocato nei Jazz; sempre in tema di incroci, Shelvin Mack, recentemente acquisito da Utah e hayward sono stati giocatori di Stevens a Butler U. Bel quasi-esordio di Jordan Mickey: minuti di qualità, con 2 belle stoppate, per arginare la potenza degli omoni mormoni.
BRADLEY CENTER, MILWAUKEE. HOUSTON ROCKETS 121 – MILWAUKEE BUCKS 128
I Rockets restano nella PO Picture per la contemporanea sconfitta dei Jazz. Fine delle buone notizie per Houston. Harden è un filo demotivato, molto arrabbiato e moltissimo stanco: sul 126-121, ha sparato la tripla per continuare a lottare, ma nemmeno è arrivato al ferro. Stava terminando il minuto 39 dei suoi 40 in campo. Tutta la stagione così, difficile tenere il ritmo, tanto più che LaBarba è sempre il miglior scorer, spesso il miglior assist-man e a volte anche il primo o secondo rimbalzista dei suoi, oltre ad essere l’uomo che, di gran lunga, segna di più nella NBA nel 4′ periodo (il secondo, molto staccato e con un po’ di sorpresa, è Will Barton di Denver). Parlando del motivo per cui JH sia arrabbiato, non si può non parlare di Dwight Howard. 30+13 sono fantastiche cifre, ottenute però contro Miles Plumlee e Greg Monroe, ovvero un gregarione e uno che non difende nemmeno sotto scorta. Inoltre, riguardo alla capacità di incidere e alla concentrazione offerte dal giocatore ogni allacciata di scarpe, si può citare ad esempio la sua nottata ai tiri liberi: canonico orrendo 6/14, e pensate che aveva iniziato 3/3…quando meno contava. Abbiamo scritto molto più sugli sconfitti, ci scuserete. Per i Bucks si registra il career-high di Jabari Parker (36-4-5), che fa coppia con la rinnovata tripla-doppia di Antetokounmpo (18-17-11): lo Pterodattilo nell’ultimo mese agisce spesso in pg, anche, rendendo davvero totali le sue abilità sulle tavole.
PEPSI ARENA, DENVER. MEMPHIS GRIZZLIES 103 – DENVER NUGGETS 96
I Nuggets si stanno lasciando lentamente andare, e in effetti non hanno granchè per cui lottare. Stanotte erano privi di Gallinari. Infatti, stabilito dalle lastre che non era rotta, esami più accutrati hanno individuato che la caviglia destra del Gallo presenta due legamenti lesionati. A noi, che possiamo anche dimenticarci di Denver, suona tutto molto sinistro a proposito del Torneo di eliminazione per accedere alle Olimpiadi. La Injured List dei Nuggets recita, a proposito dei tempi, “out indefinitley”. Il Gallo ha dichiarato che di certo è un infotunio più serio di quello che lo tenne fuori alcune gare a Novembre. La gara? MVP Randolph (22-4-6), continuano a comportarsi bene sia Hairston (14+4 e 50% al tiro) che Lance il Pazzo (14-3-2 col 67% al tiro)…stai a vedere che Joerger raddrizza anche questi due..
SLEEPTRAIN ARENA, SACRAMENTO. OKC THUNDER 131 – SACRAMENTO KINGS 116.
Boogie Cousins è davvero una miccia innescata in questa seconda parte di stagione. Parliamo dei suoi nervi, più che del suo gioco (35+12). Anche stanotte ha avuto il suo momento embolico, quasi rispondendo con un pugno a una specie di sgambetto ricevuto da Adams, il Neozelandese dei Thunder. E ad inizio gara aveva teso le storie con KD. La gara ha visto un altro momento in cui uno dei caratterini particolari dei Kings, RR, ha avuto modo di dispiegare le proprie potenzialità, facendosi appioppare due consecutivi tecnici per delay of game: Rajon non voleva rimettere la palla in campo, perchè voleva finire di protestare col ref. Questo la prima volta, la seconda volta aveva ovviamente un argomento in più di cui parlare…giusto? OKC ha avuto una gara semplice con la quale riprendersi dal KO contro Golden State: KD 27-10-6 e RW ennesima tripla doppia 20-13-15. In una gara semplice, Grandine sulle Vigne Waiters ovviamente fa il vuoto: 22 con 8/11. Se volete, ridete pure.
STAPLES CENTER, LA. BROOKLYN NETS 95 – LA CLIPPERS 105
Dove siamo se il più che cinquantenne proprietario della squadra (ricchssimo e divinizzato santone hi-tech) fa il pagliaccio durante l’intervallo schiacciando col trampolino? YESSSSS. Benvenuti a Clippertown! Dove la squadra cerca di perderla contro i Nets, prima di accorgersi che la vergogna sarebbe troppa e rimettere a posto le cose. CP£ 23-6-12, DAJ 10+10, Gemello Brook per i Nets 25-10-4.