Una Domenica davvero folle, con W di Lakers, Phoenix, Denver, tutte contro pronostico, e anche nelle altre gare……
BRADLEY CENTER, MILWAUKEE. OKLAHOMA CITY THUNDER 104 – MILWAUKEE BUCKS 96
I Bucks si sono fieramente opposti ai Thunder in cerca di rivincite dopo un period da 4-6 nelle ultime 10. Di fronte a RW, uno dei re della tripla-doppia, Antetokounmpo ha messo in scena una prestazione mostruosa, in cui il numero minore è, opportunamente, quello delle palle perse: 2. Il resto: 26-12-10, 3rec, 4 stoppate. 26 ha segnato anche Jabari, e 18 li ha offerti Middleton, ma questi sforzi non son bastati, perché OKC proprio era in modalità “refuse to lose”. E, aggiungerei, KD ha sfornato una gara da 32pti con 14 tiri dal campo e 18 viaggi in lunetta. Tripla-doppia anche per RW (15-10-11) e si è fatto vedere anche Kanter con 18+12. Il Dinamico Duo di OKC, però, conferma al tendenza a perdere un po’ troppi palloni: 12 totali; è d’altronde da riconoscere che il gioco di OKC deve epr forza vergere su di loro, sempre, perché il contorno, come detto altre volte non è eccezionale. A proposito: Grandine sulle Vigne Waiters, dal momento che la partita contava, si è espresso ai suoi migliori livelli: 2pti, 1/8 al tiro, 2 perse.
STAPLES CENTER, LA. GS WARRIORS 95 – LA LAKERS 112
La Domenica del Mondo Capovolto inizia allo Staples Center, dentro a cui 7 Lakers vanno in doppia cifra, e tra loro c’è Marcelo Huertas (10-2-9…quasi doppia-doppia, lsciamo eprdere..). Dall’altra parte solo gli Splash Bros ci vanno, ma a che prezzo….per esempio al prezzo di un 1/18 combinato nelle triple. Nella serata in cui Kerr offre un altro turno di riposo al MVP delle Finals, tutto va storto a Golden State, e tutto va bene ai Lakers, compreso il fatto che riescono a vincere nonostante un Kobe da 4/14. Russell (21-3-5 con 4rec) e Clarkson (25), oltre al solito Randle (12+14) dicono che LA ha qualche mattone su cui ricostruire. La sconfitta imprevedibile lascia avanzare qualche dubbio sulla possibilità di GS di battere il record di miglior record di sempre sulle 82 partite: noi continuiamo a pensare ce la faranno.
FEDEX FORUM, MEMPHIS. PHOENIX SUNS 109 – MEMPHIS GRIZZLIES 100
La follia continua in Tennessee, e anzi diventa se possibile ancora più insana con la seconda W in trasferta di fila per i Suns. La versione con la doppia torre vince ancora: Len e Chandler sommano 35+26, e l’Ucraino da Maryland U. ci aggiunge 6 assists. Grandissima anche la prova di Devin Booker: 27-2-9. Quasi annoiati dal dover giocare di Domenica i Grizzlies, che hanno avuto solo Mike Conley a livelli decenti: 22-1-4. Continua il momento decente di Lance il Pazzo (13-5-2), mentre pare essere esaurito il boost ricevuto da PJ Hairston (2pti, 4 tiri, 19 minuti) dal passaggio dal North Carolina al Tennessee.
PEPSI CENTER, DENVER. DALLAS MAVS 114 – DENVER NUGGETS 116 (OT)
Altra gara con esito contro pronostico al Pepsi Center. Deron Williams ha segnato 13 dei suoi 17 nel quarto periodo, e sono stati tutti gli ultimi 13 dei Mavs, per portarli a +4 con meno di 10 secondi alla fine, eppure Dallas, con una difesa letargica su Barton e poi una palla persa da rimessa (colpa di Zaza) ha concesso a Denver il beneficio di un supplementare. Imitando il più quotato collega di ruolo, nell’OT DJ Augustin ha sempre rintuzzato i tentativi di allungo texani, segnando gli ultimi 8 punti per gli orfani di Gallinari. La W di Denver è giusta, perché a fine dei regolamentari, prima dei disastri di Dallas, era stata clamorosamente derubata dall’arbitro Leon Wood (ex giocatore, con apparizioni anche a Varese e Caserta, pg titolare della Nazionale USA vincitrice delle Olimpiadi 1984), che aveva concesso 3 liberi a Wes Matthews su un’azione che avrebbe dovuto essere sanzionata come fallo offensivo, dal momento che, per racimolare il fallo, Wes figlio di Wes era clamorosamente andato, lui, contro Will Barton in salto. Alla fine, insomma, tutto è bene quel che finisce bene. MVP per The Manimal Faried a 25+20, ma Barton si è confermato secondo miglior scorer della NBA nel quarto periodo e si è issato a 20-8-8; inutili i 30 di Dirkone e i 18+12 del neo-arrivato Lee, messo da una decina di giorni in lista waivers dai Boston Celtics, e subito recuperato dall’ex Celtic Rick Carlisle.
THE PALACE, AUBURN HILLS. PORTLAND TRAILBLAZERS 103 – DETROIT PISTONS 123
Ditemi che cosa ha Reggie Jackson contro i Blazers! Li ha infilzati con 40 (26 nel quarto periodo) a inizio Novembre in Oregon, e stasera li ha generosamente gratificati di un trentello(con anche 9ass e 11/19). Di contro, Portland sta soffrendo solo sconfitte in questo viaggio ad Est: sono 3 filate, ma sono ancora settimi nella PO picture dell’Ovest. Resistenza oregoniana migliore nel primo tempo che nel secondo, nonostante nei due quarti iniziali D-Lill infili quasi solo padelle e palle perse (5). Nei Pistons iniziano a funzionare bene Gemello Markieff e Harris i due arrivati a Febbraio.
AA ARENA, MIAMI. PHILADELPHIA 76ERS 98 – MIAMI HEAT 103
Guardando lo svolgersi di questa domenica down-under, a un certo punto abbiamo davvero pensato che anche Philly potesse farcela. Ci sono andati davvero vicini, i Sixers, ma son stati respinti al mittente da un trio che sta trovando una chimica reciproca eccezionale: Wade-Dragic-Whiteside. Una stoppata (la quinta di 7) di HW (14+13) ha dato il via al secondo dei due parziali di 10-2 con cui Miami, nel quarto periodo, ha rimesso a posto una situazione che poteva diventare molto difficile. Il lungo ha stoppato la palla con assoluto controllo, indirizzandola volutamente nella mani di Dragic (23-8-5), che ha aperto il passaggio per la schiacciata di D-Wade (23-3-3): Heat a +4 in quel momento, e mai più raggiunti. Segnaliamo anche che JJ si è ambientato bene, e senza strafare: 14 con 6/11 e che Luol Deng sta giocando una seconda parte di stagione efficacissima: 12-14-4 con 2 rec e nessuna persa. Per Phila, sempre senza le sue stelline infortunate, gran prova del vecchiaccio (più per gli infiniti infortuni che per i 33 anni) Carl Landry a 18+7, bene anche Ish (21-4-5 con 8/12).
AIR CANADA CENTER, TORONTO. HOUSTON ROCKETS 113 – TORONTO RAPTORS 107
Questa era la gara più interessante della Domenica, e il Mondo Capovolto si è fatto ovviamente sentire, perché i Rockets hanno vinto in trasferta, e lo han fatto con un contributo corposo dal “resto” (cioè tutto ciò che non è LaBarba) e con un ancora più inaspettato outcoaching di Bickerstaff su Casey. Chiave difensiva? Nel secondo tempo i Rockets (grazie all’applicazione di Ariza) hanno isolato DeRozan, che faticava molto a ricevere il pallone, e, quando lo faceva, veniva raddoppiato e/o spedito sideline. Se la guardia di Toronto, grazie al talento, scappava lo stesso, era pronto l’intervento/sacrificio di Howard, che infatti spendeva i suoi falli 4-5-6 proprio sul 10 dei Raptors. La sfortuna di DH sta anche nel fatto che, pure quando gioca bene come stasera (21+11), si riesce a trovare un elemento comicamente criticabile nella sua gara: uscito per falli a circa 2 minuti dal termine, veniva rimpiazzato da Clint Capela, che assolvendo a identici compiti, non faceva fallo, ma in tre azioni consecutive mollava 2 stoppate (a Lowry e DeRozan), prendeva 1 rimbalzo e si nebulizzava per riapparire magicamente sotto il canestro avversario per chiudere schiacciando il contropiede originato dalla sua stoppata. Toronto ha avuto un grande ma troppo anticipato vantaggio, +19 a 5’ dalla sirena di metà: poi la difesa Rockets, in cui è protagonista non secondario Beverley, ha iniziato a stritolare gli esterni canadesi, ed è stato buio. )/20 combinato di Lowry+DeRozan non sarebbe nemmeno malvagio, se non fosse che tutte o quasi le padelle sono arrivate nel secondo tempo. Grande Scola (21+3) per i Raptors, ma anche lui praticamente zitto nella metà calante. Harden? 40-5-14, con 20 tiri.