Gravi e meno gravi, gli infortuni sono una notizia costante e sempre aggiornata: ad ogni notte NBA ci sono giocatori che entrano nella Injured List ed altri che ne escono.

Vi presentiamo una lista degli infortuni dalle conseguenze più importanti sulla stagione delle rispettive squadre, tra quelli che riguardano giocatori tuttora in bacino di carenaggio.
Uno dei più gravi, e di conseguenza un vero punto di svolta (negativo) della stagione riguarda Eric Bledsoe, infortunatosi al ginocchio la notte di S.Stefano vs i 76ers: operato, la pg dei Suns è fuori per la stagione, Da allora i Suns sono 0-5 e il loro non brillante record è precipitato fino al 33%, rendendoli la penultima franchigia della Western Conference e la quart’ultima della NBA, con una striscia negativa aperta di 8 GrandiElle. Al contrario di Bledsoe, Mike Dunleavy jr è fuori dall’inizio della stagione per i Chicago Bulls e dovrebbe tornare in campo per la fine di Gennaio. La curiosità sta nel valutare l’impatto sul rendimento dei Bulls del reintegro del giocatore, curiosità aumentata dal fatto che MDjr era uno dei pretoriani del vecchio coach Thibodeau e che in sua assenza il nuovo coach Hoiberg ha fatto giocare moltissimo Mirotic e molto il secondo anno McDermott, con risultati non eccellenti ma certo buoni; considerando che gli altri due pupilli del vecchio allenatore, Noah e Hinrich, han visto diminuire drasticamente i loro minuti, il ritorno di Dunleavy potrebbe essere avaro di tempo in campo. Alla fine di Gennaio è previsto il rientro di Emmanuel Mudiay, pg rookie dei Nuggets: non potrà mai essere in corsa per il ROY, ma senza ombra di dubbio questo ragazzo, entrato immediatamente in quintetto, è stato l’esordiente con maggiore capacità di entrare nella Associazione apparendo tutto meno che uno al primo anno; senza di lui i Nuggets, già non eccezionali, sono 1-7, e, per loro maggior sfortuna, alle assenza di Mudiay si sono aggiunte quelle del Gallo, rientrato proprio il 2 di gennaio. Un’assenza con “reprise” è quella che terrà fuori fino a fine Febbraio BigAl Jefferson: ginocchio ko il 29/11 vs i Bucks, convalescenza+altre 5 giornate per scontare la sospensione inflittagli dalla NBA per esser stato beccato bello pieno di THC, il giocatore ha avuto due timide apparizioni il 26 e il 28 dicembre per poi decidere di operarsi. Agli Hornets manca dall’inizio e mancherà fino alla fine la solida sf, principalmente difensiva. Michael Kidd-Gilchrist. Nelle categorie star e superstar, ancora assenti sono Harrison Barnes dei Golden State Warriors, punito alla caviglia dagli Dèi del Basket il 27 Novembre perché stava giocando troppo bene; Blake Griffin, più o meno per gli stessi motivi destinato a rimaner fuori fino a fine Gennaio per un ginocchio infortunato nella notte di S.Stefano; Damian Lillard, fuori dal 20 dicembre per problemi al tallone, alla pianta e al tendine d’Achille dello stesso piede, il destro: il suo ritorno potrebbe essere imminente. Una franchigia parecchio vessata dalla malasorte sono gli Utah Jazz: perso per la stagione già ad Agosto Dante Exum, il secondo anno australiano che si è disfatto il ginocchio in nazionale Aussie, hanno visto cedere il 2 Dicembre il ginocchio del prodigioso Rudy Gobert (fine Gennaio il rientro), e da poco hanno perso Alec Burks: il giocatore era rimasto fuori anche per una bella fetta della passata stagione e si è ri-infortunato, pure lui nella ormai maledetta notte di S.Stefano, dopo due partite in cui aveva piazzato un paio di schiacciate che sfidavano le leggi della fisica: un altro caso di palese invidia divina. Si è fermato, indovinate…il 26 Dicembre, anche il pilastro dei Jazz, Derrick Favors, ma la sua schiena dovrebbe permettergli di ritrovare il campo a breve. Non ha ancora messo piede in campo Nikola Pekovic, nè lui nè la sua caviglia..ho scritto caviglia, ma potrei considerare qualunque altra parte “basketball-sensitive” del suo corpo: in 6 stagione nell’Associazione, compresa questa, il Montenegrino, tra schiena, ginocchia, caviglie ecceteraecceteraeccetera, ha giocato in sole 135 partite, almeno il 20% delle quali disptatate da convalescente o da mezzo acciaccato. Per chiudere questa rassegna non possiamo che ricordare l’ormai epocale infortunio al piede di Joel Embiid, centro camerunense scelto al Draft 2014 dai Sixers, e mai sceso in campo: le grandi attese che circondavano questo ragazzo potenzialmente dominante uscito da Kansas U. sono sul punto di diventare lontane speranze di vederlo semplicemente in campo.