In una recente apparizione di Kobe a NBAtv, con Shaq in studio, The Diesel disse a Bryant di avere una cosa da chiedere: che alla sua ultima partita segnasse un 50.
Kobe si mise a ridere e rispose NO WAY MAN. Ma quello espresso da Shaq non era un innocente desiderio, era l’ennesima sfida. “No way man” era una specie di “Vai a quel paese dannatissimo disgraziato”. Perché la mente di Kobe aveva già registrato la sfida e l’appuntamento. Stanotte, la sua ultima gara. Stanotte, 60. Questo è come è competitivo quell’uomo. E c’è stata difesa. Si è preso pure una stoppata da Jeff Whitey, come dire che la gloria si guadagna anche attraverso le umiliazioni. Il punto 51 è stato in entrata, con tanto contatto, e un appoggio da campione di biliardo al vetro. Il Kobe-Kobe che ne è seguito è stato emozionante. Poi, liberato dal peso della missione da compiere, Bryant è entrato nella Zona. Ha segnato ancora, canestro-tripla-canestro-liberolibero. 17 degli ultimi 19 sono suoi, suo l’assist del canestro non segnato da lui. 60, e la W. Quando a 4 secondi dal termine Byron Scott lo ha chiamato fuori per la standing ovation, i suoi compagni gli si sono stretti attorno come bimbi stretti attorno a Babbo Natale, davvero con una gioia e una incredulità purissime. E un abbraccio è stato con Shaq. Chissà se Kobe gli ha sussurrato “contento, bastardino?”. Nel suo discorso finale, ha detto: “E’ buffo, per tutta la mia carriera mi han sempre detto che avrei dovuto passare di più la palla…stanotte tutti mi dicevano…NON passarla NON passarla!!!”…poi i ringraziamenti, con tanti dei suoi passati compagni schierati alle sue spalle, e le ultime parole: “what else to say?—Mamba Out”. E’ un addio gioioso, e grandioso, ammettiamolo tutti, anche gli haters. Nella introduzione alla gara, Magic Johnson ha parlato, e ha detto una cosa verissima: he never cheated the game.
Troverete tutto sull’ultima sessione di Regular Season, sul RECORD DI GOLDEN STATE, sui Playoffs, su tutto quel che la NBA ha offerto in chiusura e offrirà nella Post-season. Ma questo andava scritto subito. Kobe Bryant: 42 minuti, 60-4-4 con 1 rec e 1 stoppata, e 22/50 al tiro, comprensivo di un 6/21 da 3.
Questo è come è competitivo. Questo è quel che succede a sfidarlo. Amiatelo o no. Sfidatelo, e vedrete.
Ehi Kobe…scommetto che fra due giorni non sei capace di essere qui e pagarmi la colazione.