Parlando del mercato europeo della NBA, bisogna pria di tutto menzionare il “fatto storico” di coach David Blatt. Arrivato diversi anni fa in Israele come un giocatore americano non di eccelsa fama di tanta testa , torna negli Stati Uniti come Coach of The Year di Euroleague passando da Treviso con un titolo avendo portato anche i russi al titolo europeo per finire col capolavoro Maccabi di Tel Aviv, che nessuno pronosticava.
Non entra nella NBA dalla porta di servizio, ma da quella principale avendo firmato per 4 anni a 5milioni di dollari con Cleveland. E siccome una delle sue virtù è la fortuna, ecco da parte del proprietario Dan Gilbert il regalo di poter contare su un campione come LeBron James. Un altro protagonista delle ultime Final Four di Euroleague, Ettore Messina, sarà invece nello staff di Gregg Popovich il guru di San Antonio.
La squadre che più hanno guardato agli europei in questo mercato sono stati i Bulls e i Nets. Da Wind City sono transitati negli ultimi anni Asik, Belinelli e l’anglosudanese Lou Deng. Al confermato centro francese Joaquim Noah affiancano lo spagnolo Pau Gasol , uno dei giocatori dell’ultima versione show-time dei Lakers che secondo Phil Jackson entrerà di sicuro nella Hall of Fame, e il montenegrino naturalizzato spagnolo Nikola Mirotic il quale per liberarsi dal Real Madrid potrà pagare una penale di 2,5 milioni che servirà per l’ingaggio degli argentini Andres Nocioni e il giovane Facundo Campazzo, MVP della Liga nazionale.
Per quanto riguarda i Nets, raccontano che Ettore Messina fosse vicino alla firma col milionario russo Prokhorov poi il gm di Brooklyn Billy King ha preferito Lionel Hollins (Memphis). Andrej Kirilenko si è tirato fuori ma ada Cleveland arriva un altro russo, Sergey Karashev, mentre novità dell’ultima ora la firma di una delle migliori small forward europee, il croato Bojan Bogdanovic, 2,00, 25, p.14,8 e 2,7 rimbalzi col Fenerbahce.
Preso a 15 anni dal Real giocò un paio d’anni nelle giovanili e ceduto successivamente a Murcia (1 gara in prima squadra), quindi un altro breve soggiorno a Madrid, quindi il ritorno in Croazia per giocare nel Cibona e nelle ultime tre stagioni nel Fenerbahce che l’avevano già messo nel roster 2014-2015. I Nets l’avevano scelto al 2° giro del draft 2011, perdita importante per Obradovic che in quel ruolo lancerà Dario Saric, la miglior scelta europea nell’ultimo draft preso da Orlando e subito passato (in cambio di Payton) ai Sixers che vedono nell’all-around la star del futuro.
Per fare posto a un big i Rockets hanno mandato a New Orleans il centro turco Omer Asik e da Cleveland arriva per i Pelikans anche l’israeliano Omar Casspi. A Houston stanno per firmare il 20enne centro-ala (svizzero di origini africane) Clint Capela, la loro prima scelta, mentre l’altro moro svizzero Thabo Sefolosha, nativo di Vevey, ha lasciato i Thunder per gli Hawks.
Il terzo spagnolo a muoversi è stato Josè Calderon, terzo trasferimento suo nel giro di un anno: dai Raptors ai Pistons e ai Dallas e quindi a New York , preferito a Felton e all’argentino Pablo Prigioni.
Chris Kaman, americano con passaporto tedesco e giocatore della nazionale germanica, è stato ceduto dai Lakers a Portland, un bel colpo in piena regola di Miami con l’inglese Luol Deng, per rimediare alla partenza di LeBron . Il contratto del tiratore che sbaglisa raramente una partita è biennale.
Denver ha ceduto la guardia francese Evan Fournier a Orlando, a sorpresa Phoenix ha firmato Damian Rudez, giocatore croato del campionato spagnolo, mentre potrebbe cedere a Indiana lo sloveno Goran Dragic che ha trovato una dimensione da play titolare sia ai Rockets facendo entrate in crisi Lowry e poi ai Suns.
Per quanto riguarda gli italiani, giusto per ricapitolare Gallinari è al terzo dei quattro anni di contratto con Denver, Bargnani è sotto contratto con New York che si accollato l’onere della quotazione di un “prima scelta”assoluta. Si sono spente , ma non del tutto, le voci di un possibile trasferimento perché non c’è in questo momento un club disposto a mettere 9,5 milioni di dollari all’anno. Il neo-anellato Belinelli ha un biennale in scadenza il prossimo anno, Gigi Datome è stato confermato dal nuovo coach di Detroit Van Gundy mentre Alessandro Gentile, seconda scelta al draft, resta a Milano, e vedrà semmai a fine stagione se esercitare l’opzione per i Rockets che non gli potevano dare un garantito.
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