Capo d’Orlando porta a casa una partita dai due volti trascinata dalla vena
di un Brandon Triche strepitoso, leader di una squadra che nella ripresa ha trovato la forza di ribaltare completamente una gara che nel primo tempo aveva visto i siciliani subire Legnano sotto tutti i punti di vista. Per i padroni di casa, quello contro i biancoazzurri era un incontro importante soprattutto sotto il punto di vista emotivo avendo perso, causa esonero, coach Sacco in settimana e venendo da due trasferte consecutive conclusesi con due prestazioni piuttosto deludenti e, caratterialmente parlando, discretamente piatte. Ebbene, la reazione in casa biancorossa c’è stata e ha prodotto venti minuti di buonissima pallacanestro portando Ferri e compagni a dover amministrare un largo vantaggio che purtroppo, per un pizzico di inesperienza e per la fisicità e determinazione messa in campo dagli ospiti nei secondi venti minuti, è stato dilapidato senza trovare contromosse in grado di fermare l’inerzia sicula.
La gara
L’inizio della gara è decisamente di marca legnanese: i biancorossi riescono a contenere con efficacia la l’attacco siculo e la transizione avversaria mentre dall’altra parte le mani calde di London e Bortolani portano ben presto i Knights sul 10-4. Capo d’Orlando, partita evidentemente a marce basse, pare sorpresa, poco fluida ed incappa in parecchi turnovers trovando punti solo da Parks il quale tuttavia ben presto, commettendo il secondo fallo personale, è costretto a lasciare il campo. Con il miglior giocatore biancoazzurro in panchina, i padroni di casa controllano il ritmo in attacco e muovono molto bene piedi e mani in difesa, trovando sempre in Bortolani e London le proprie bocche di fuoco per allungare fino alla doppia cifra di vantaggio (16-6). L’Orlandina ottiene allora un buon apporto dalla panchina grazie a Mei e Donda e, complice qualche tiro affrettato e forzato di Legnano, ricuce parzialmente con Triche prima che Ferri dalla lunetta fissi il punteggio sul 18-12 alla prima sirena.
In avvio di secondo quarto Mazzetti esplora la propria panchina schierando il trio Bianchi, Ferri e Corti assieme. La scelta paga dividendi notevoli con un immediato 6-0 che costringe coach Sodini ad un prematuro time-out per fermare il tentativo di fuga legnanese e reinserire Parks. La mossa dei siciliani paga in attacco dove l’americano segna e crea, meno in difesa: nella propria metà campo infatti gli ospiti non riescono a far fronte alla precisione del capitano Ferri dall’arco che con tre conclusioni filate spinge i suoi fino al +15. L’Orlandina prova a cambiare interpreti e quintetti chiedendo a Triche di salire in cattedra ma tutti i tentativi vanno a vuoto a causa dell’intensità agonistica dei biancorossi: questi, con cinismo, trovano preziosi punti da Bianchi, Serpilli e Berra (esordio stagionale in casa) gestendo così la situazione e arrivando addirittura a dilatare il vantaggio sul 47-29 alla sirena lunga.
Alla ripresa delle operazioni ad usufruire dell’effetto benefico dell’intervallo è decisamente Capo d’Orlando che avvia immediatamente la rimonta. Sono loro infatti che, scossi dal brutto primo tempo, aggrediscono per primi i padroni di casa producendo nei primi cinque minuti del quarto un 15-1 che li riporta sorprendentemente a contatto, costringendo la panchina legnanese a chiamare ben due minuti di sospensione. Legnano infatti all’improvviso pare come annichilita e, molle e con mani fredde, ritrova all’improvviso anche il demone delle palle perse. È una tripla di Triche a dare la parità agli ospiti a poco più di 3 minuti dal termine di un periodo in cui l’inerzia è passata chiaramente tutta dalla parte siciliana. Ferri e Bozzetto trovano a metterci una pezza e svegliare la truppa biancorossa ma sono sempre Triche e un trasformato Laganà a chiudere il periodo sul 55-54 per i siculi.
Gli ultimi dieci minuti sono quindi decisivi per portare a casa i due punti in palio e Capo, ormai con la bava alla bocca, li approccia sulla falsariga di quelli precedenti, ovvero sia guidata dalla linfa di Triche, imitato a ruota da Laganà, Mei e Lucarelli, tutti autore di triple importanti che scavano in breve un profondo solco in favore degli ospiti (+11 a 6’45” dal termine). I Knights, improvvisamente passati da lepre a cacciatori, tentano di ritrovare il bandolo della matassa insistendo dentro l’area con Bozzetto, provando a sfruttare il bonus esaurito dai siciliani e anche un tecnico per flopping fischiato a Mei. Sodini però fiuta il pericolo e chiama time-out rimettendo parallelamente in campo Triche il quale, con un 5-0 personale, porta i suoi ad avere un ampio margine di sicurezza consegnando così di fatto la vittoria all’Orlandina con qualche minuto di anticipo.
Magic Moment
L’intero terzo quarto è quello che ha deciso le sorti della gara con Legnano che non ha saputo dare continuità alla bella prestazione fornita nel primo tempo fallendo nel compito di arginare l’inevitabile rimonta che Capo d’Orlando avrebbe provato a produrre nella ripresa. I numeri del parziale hanno una portata impressionante: in 10 minuti i biancoazzurri hanno prodotto uno score complessivo di 26-7 tirando col 50% dal campo e tenendo gli avversari a un misero 16% (dalla distanza addirittura Legnano, dopo il 9/18 all’intervallo, non ha segnato nemmeno una conclusione sulle dieci tentate nella ripresa), risultato peraltro di 3 liberi e due soli canestri dal campo senza assist.
Man of the match
Brandon Triche. È lui che, uscito dagli spogliatoi, ha letteralmente trascinato i suoi ribaltando completamente la partita in due quarti. Oltre ai punti (29 con il 45% dal campo), il numero 20 siciliano ha messo presenza a rimbalzo (6), ha dato nuovo vigore alla propria difesa (5 recuperi) e ispirato i compagni (5 assist) che dalle sue giocate hanno tratto quell’energia e coraggio necessari per completare la rimonta, muovere i piedi in difesa e mettere canestri importanti in attacco.
Numbers
Gara strana quella del PalaBorsani dove le squadre si sono divise equamente il dominio dei due periodo: il primo è stato chiaramente griffato dai Knights, il secondo (decisivo) dall’Orlandina. Pesa tanto nel computo finale lo 0/10 da tre punti di Legnano nella ripresa (curiosamente lo stesso score degli ospiti dalla distanza nel primo tempo). I ragazzi di coach Sodini poi nei secondi venti minuti hanno ribaltato tutte le voci statistiche in cui Legnano ha dominato all’inizio. Impietoso, tra i tanti dati, la frequenza con cui Capo d’Orlando ha trovato punti in area (40 a 12 alla fine) e i 16 punti realizzati nella ripresa da palle perse legnanesi (6 all’intervallo, 17 alla fine).
Tabellini
-Axpo Legnano: Raffa 7, Bianchi 7, Ferri 15, London 10, Bortolani 11, Coraini 0, Bozzetto 6, Berra 6, Corti 0, Serpilli 5.
-Orlandina Basket: Bruttini 11, Laganà 5, Parks 19, Murabito 0, Mei 3, Triche 29, Bellan 3, Neri 0, Donda 4, Lucarelli 3.