Si avvicina la metà della fase a gironi del Torneo Olimpico di basket: quali spunti finora?
TEAM USA. Tecnicamente, per adesso, questa versione della Nazionale USA ha offerto meno novità rispetto a quella dei Mondiali 2014. Sono però stati svantaggiati dal calendario, che li ha opposti alle due peggiori squadre del Girone A, Cina e Venezuela. Vedremo il prossimo futuro cosa riserverà, al momento ad aver impressionato maggiormente sono stati DeAndre Jordan e Melo. Il centro dei Clippers stimola gli spettatori nel bene e nel male. Prende rimbalzi a grappoli, piazza schiacciate tonanti, e poi diverte con la sua umiliante inefficacia ai liberi. Come ai Mondiali spagnoli il più impressionante, nei primi turni, era stato il meno tecnico ma fisicamente più straripante di tutti, Kenneth “the Manimal” Faried, così sta facendo anche il colossale, atletico ma per tanti aspetti grezzo DAJ. Anthony, dal canto suo, aiutato anche dall’età, ha assunto il ruolo di BigDaddy della formazione. Non ride nei video che i suoi più giovani compagni postano sui vari social, non canta nè balla e se ne sta compunto anche sul campo, dove è stato sempre di essenzialità assoluta. E, incredibile a vedersi, difende anche. La netta impressione è che nel procedere dei turni KD, George, Irving e Fratello Klay prenderanno maggiormente la scena, ma che il ruolo di grande ala protettrice sia stato decisamente assegnato da Coach K al caro vecchio Melo. Dopo aver rifilato in amichevole prima 40, poi 50 e infine, ai Giochi, quasi 60 punti alla Cina, e dopo una W facilefacile con il Venezuela (nonostante i soliti ipercritici si siano affannati a trovare difetti nel primo quarto concluso in parità) non è facile far emergere dati particolarmente probanti, ma la principale differenza tra questo T-USA e il suo più recente predecessore sembra essere nella difesa: grazie anche alla presenza di DAJ che agisce da ombrello atomico, la squadra di Rio rischia infinitamente di più sugli anticipi e sulle linee di passaggio, mentre quella “spagnola” stritolava la palla.
IL DEBITO. Ammettiamo che a volte sia obbligatorio pagare il proprio debito nei confronti di un campione che ti ha fatto vincere tante partite e tanti trofei. Dovremmo anche riconoscere, però, che non si può pagare per sempre, e, soprattutto, che non si può pagare a scapito della squadra e dei risultati. L’allenatore e la squadra che stanno pagando sono Sergio Scariolo e la sua Spagna. Il giocatore è Navarro. Già Pasqual nel Barcellona è passato allo sportello con l’apposito modulo, quest’anno, per pagare il proprio obolo di riconoscenza al vecchio campione. Il CT italiano della Roja sta facendo lo stesso, ma sta pagando davvero troppo. La Spagna è 0-2, e di certo Navarro non è il solo colpevole, ma ormai, ad alti livelli (e sia Croazia che Brasile sono alto livello) non riesce più ad uscire in vantaggio da nessun blocco. Non mi soffermo sulla difesa, chè Navarro non ha mai difeso in vita sua, ma il suo rendimento in attacco è nullo, perchè in pratica non riesce a prendere un tiro vero. La formazione di Scariolo si è presentata alle Olimpiadi in forma pessima, piena di giocatori mezzi rotti (Rudy, Reyes), vecchi (Navarro, Gasol, Reyes, Calderon), da troppo tempo non agonisticamente impegnati (Gasol e Mirotic, Calderon e Rubio non hanno fatto i PO nella NBA e sono fermi, raduni con la Nazionale a parte, dai primi di Maggio). Unite a questo una propensione difensiva nulla (con Pau, Mirotic, Rudy, Navarro più di tutti dietro la lavagna). Contano anche le assenze, sia quelle reali che quelle non tanto spiegabili. Reali sono le assenze di Marc Gasol in rieducazione dall’infortunio al piede e di Ibaka che ha preso un giro di riposo. Inspiegabili sono quelle di alcuni convocati che non giocano mai o quasi. Parliamo di Calderon, Abrines, Hernangomez. Il primo (sballottato da NY a Chicago, e ora ai Lakers) difficilmente potrebbe fare peggior figura di Navarro o tirare peggio di Rubio; sul secondo possono valere le stesse considerazioni ma rispetto a Claver e Rudy; il terzo, pur giovane e grezzo, potrebbe dare qualche minuto di cose che a questa Spagna mancano drammaticamente: atletismo e freschezza. La situazione degli Spagnoli ora non è rosea, nel girone: sono ultimi insieme alla Nigeria e, oltre agli Africani (gara da vincere assolutamente), dovranno vedersela contro Lituania e Argentina, le due migliori. I dolori del sempre giovane Sergio possono acuirsi.
CHI? Siamo abituati a parlare in anticipo, e le parole dette molto tempo fa, facilissime da pronunciare e per nulla eroiche, sono state: nessuno può battere TEAM USA. Ma in un romanzo di Ray Bradbury, chi lo potrebbe sconfiggere o almeno impensierire? Anche su questo punto parliamo in anticipo. Non crediamo all’Australia in funzione anti-USA. Gli Aussies stanno impressionando per facilità di gioco e per organizzazione, hanno punti nelle mani delle guardie, triple nelle mani di almeno 4 giocatori (oltre a Mills e Dellavedova, Andersen e Ingles), e hanno fisico sottocanestro. Sono però una formazione troppo classica per poter avere speranze vs Coach K. Scegliendo ora punteremmo su Lituania e Francia. I Lituani hanno un quintetto che è a tutti i livelli competitivo contro gli Americani. Kalnietis-Seibutis-Maciulis-Sabonis/Jankunas-Valanciunas sono grandi grossi tecnici e la mettono. Il problema per i Baltici viene dal pino, da cui si alzano con speranze di portar costrutto solo Kuzminskas e quello tra Sabonis e Jankunas che non parte in quintetto: sono solo due, e concentrati nel reparto ali e lunghi. Le guardie di ricambio non sono competitive, e su 40 minuti è assai probabile che i Lituani possano venir spezzati dalla stanchezza in un ipotetico confronto contro T-USA. La Francia ha le stesse qualità della Lituania, con meno fisico nelle guardie ma con due preziose aggiunte: la profondità del roster e la sagacia del loro coach, Collet, lui sì uno capace di sorprendere anche una volpe come Coach K. Per ora hanno giocato in maniera lievemente deludente, facendosi soprendere dall’Australia, ma sono nel giorne facile, in cui, per non qualificarsi alla fase successiva, dovrebbero suicidarsi con il Venezuela, avendo maltrattato stanotte la Cina. Passando il turno potrebbero recuperare brillantezza e motivazioni e diventare la più seria alternativa a T-USA.