Il basket è un gioco ruvido, con tanti contatti sotto canestro e lontano dall’anello dei 3,05.

Ma si tratta pur sempre di scontri che rientrano nel gioco del basket e quindi, seppur fallosi, sono prevalentemente corretti. Alle volte, tuttavia, il rischio è che dal contatto di gioco si passi a quello personale, non certamente lecito e che, considerando anche la fisicità degli atleti sul parquet, può debordare e provocare conseguenze difficilmente arginabili. La rissa di giovedì scorso a Madrid non è stata certamente la prima e, con ogni probabilità, non sarà l’ultima avvenuta in occasione di una partita di pallacanestro. Nella storia cestistica, infatti, più di una volta il parquet si è trasformato in un ring sul quale sono volate botte da orbi. Così la pallacanestro ha ceduto il passo al pugilato o, ancora meglio, al wrestling, con mosse degne dei famosi e famigerati wrestler Hulk Hogan, Tiger Mask o Roman Reigns.

Ma facciamo un passo indietro e torniamo allo scorso 27 aprile, Real Madrid e Partizan Belgrado stanno disputando gara 2 dei quarti di finale di Euroleague e, quando manca 1’40” alla sirena finale sul punteggio di 80-95 per gli ospiti ormai avviati a conquistare il 2-0 nella serie, il madrileno Llull accende la miccia con un fallaccio su Punter, dando il via a una mega rissa mai vista sui campi del Vecchio Continente. La reazione di Punter, infatti, è violenta e in un attimo sembra di essere sul ring con pugni e calci. Il francese del Real Yabusele con una “cravatta”, tipica mossa da wrestling, prende per il collo Dante Exum del Partizan e lo manda al tappeto. continua a pag. 3 di Basket Story #26  

Ascolta il Podcast BS#26 – StoryBoard – Basket&Boxe

 

 

Visita la pagina di Basket Story

Shelf Wood

Shelf Wood

Shelf Wood

Shelf Wood

Shelf Wood

Shelf Wood