Supponenza e presunzione. Queste le parole usate da Bonicolli per descrivere i primi 30 minuti di gara 3. “Abbiamo un solo modo di giocare e quando lo dimentichiamo, perché crediamo di essere belli, simpatici “con le faccine” ecco cosa succede”. Questo in sintesi il Boniciolli pensiero e se è vero che in campo si è vista a tratti una svagata Fortitudo, forse convinta di poter vincere la partita in qualsiasi momento, dobbiamo dare assolutamente l’onore delle armi ad una Agrigento che, scesa sulle tavole del palaDozza sullo 0-2 ha comunque, per almeno 20-25 minuti giocato una ottima pallacanestro e soprattutto fabbricato e tenuto una splendida difesa. 11 punti concessi nel primo quarto, 26 all’intervallo lungo, 47 in 30 minuti sono numeri che si commentano da soli. Una partita dura però 40 minuti e il serbatoio della benzina dei siciliani ha segnato rosso in tutto l’ultimo quarto, mentre le piu’ ampie rotazioni di Bologna hanno permesso qualche forza fresca in piu’ ( leggasi alla voce Montano) per affrontare l’ultimo periodo con maggiore freschezza e tonicità.
La Fortitudo fa sua gara e serie alla maniera Fortitudo: soffrendo, cadendo, rialzandosi, tornando a cadere, tornando al alzarsi. E alla fine, accompagnata dal suo popolo ( questa sera 5350 spettatori) che non ha mai smesso, neppure sul -15 del 15’ di sostenere la propria squadra, ha messo quei 4 punti con grandissima sofferenza che Agrigento non è riuscita a colmare. E allora bene, rullino i tamburi in attesa di una semifinale che soltanto qualche mese fa pareva utopia e oggi è splendida realtà, raggiunta, e non appare superfluo ricordarlo, da neopromossa.
LA CRONACA: Avvio contratto di entrambe le squadre. Fortitudo sul 9-5 al 5’ su una tripla siderale di Italiano, poi il vuoto, pià assoluto. Dieci minuti di panico generale nalla quale i bolognesi subiscono un parziale di 24-5. Martellato ( pescato dalla panca causa falli di Eatherton) Saccaggi ma soprattutto un sontuoso Evangelisti regalano 15 punti di vantaggio ali ospiti. Di fronte una Fortitudo che non ci capisce nulla, Boniciolli in pieno marasma alterna quintetti su quintetti ( all’8’ ha già messo in campo gli 11 effettivi) trovando una preoccupante sterilità in attacco e una difesa poco reattiva sulle uscite di Evangelisti ( che nei primi 12 minuti ne mette 14, che diventano 16 all’intervallo). Agrigento con una difesa sempre al limite del fallo ( molte volte anche concesso) riduce al lumicino le scelte semplici dell’attacco avversario, spende probabilmente tantissimo, ma prova il piu’ possibile l’allungo. Un paio di schiacciate di Daniel e qualche persa di troppo dagli ospiti tengono la Fortitudo in linea di galleggiamento all’intervallo (26-36).
Al rientro la Fortitudo ci prova, tenta il rientro prima a -7 (29-36) poi a -6 (33-39) con Daniel protagonista, ma Agrigento risponde colpo su colpo con Evangelisti e un finalmente utile Martin mantenendo quasi costantemente il vantaggio a cavallo della doppia cifra. Sul 43-55 Agrigento entra in riserva e la Fortitudo si accorge di poter mordere la preda. Il parziale è devastante (19-3), Montano ( a sedere tutto il terzo periodo) ne fa ( pur sbagliando qualche libero di troppo) 11 nell’ultimo periodo. Raucci si incolla ad Evangelisti che prova a trovare spazi ma Toble è realmente versione mastino. La gara gira, il Paladozza diventa una bolgia degna di un play off di eurolega, la situazione per Agrigento si fa complessa. La Fortitudo ci mette tanto di suo per non chiudere la gara, ma alla fine Amoroso (tornato “legale”) e Montano allungano due volte sul +4 che sarà definitivo. 3-0 dunque. Paladozza ancora tana inviolata nei play off biancoblu ( venire a giocar bene e vincere qui, chiosa Ciani, è realmente una impresa. L’ambiente non ha bisogno di essere definito…) che potrà ancora rivestire quell’arma in piu’ per il prosieguo.
Fortitudo in semifinale dunque, godendosi il tempo per preparare al meglio la serie contro un avversaria che ancora deve uscire da una serie ( quella tra Treviso e Ferentino) che potrebbe rivelarsi lunga. Fortitudo nelle migliori quattro della Lega 2… La promozione unica alla luce di tutto ciò sta ancora piu’ stretta a questo bellissimo campionato.
FORTITUDO ETERNEDILE BOLOGNA – FORTITUDO MONCADA AGRIGENTO 68-64 (11-14) (26-36) (47-55)
Quarti di finale, gara 3: SERIE 3-0
Fortitudo Bologna: Daniel 15 (6/12), Rovatti ne, Quaglia 2 (1/1), Candi 6 (1/3; 1/3), Campogrande, Montano 16 (3/5;1/3), Sorrentino 2 ( 1/2; 1/3), Raucci 5 (2/3), Carraretto 9 (1/2, 2/5), Amoroso 9 (4/7; 0/5), Italiano 4 ( 0/1; 1/2). All. Boniciolli
Fortitudo Agrigento: Martin 11 (4/6; 1/4); Mortellaro 6 (2/2); Mascolo 2 (1/1); Vai, Evangelisti 27 (4/9; 5/6); De Laurtentis 2 ( 1/2;0/1), Saccaggi 9 ( 0/4; 3/5); Morciano, Visentin n.e., Piazza 5 ( 2/4; 0/5), Eatherton 2 (1/5). All. Ciani.
Statistiche di squadra: Tiri da 2 punti: Bo 19/36 (53%), Agr. 15/33 (45%); Tiri da 3 punti: Bo 5/21 (24%), Agr. 9/21 (43%), Liberi: Bo: 15/26 (58%), Agr. 7/13 (54%). Rimb.: BO 33 (22+11, Daniel 9), Agr. 30 (22+8, Mortellaro 8); Saldo perse / rec. : Bo -2 (15/13), Agr. -14 (21/7). Assist: Bo 18 (Amoroso 5); Agr. 11 ( Piazza 5). Val. 76-51.
Arbitri: Noce, Perciavalle e Rudelat.
Spettatori: 5.350