Ecco la prima vera Fortitudo targata Boniciolli. L’intensità difensiva dei ragazzi in biancoblù è la chiave della vittoria dei bolognesi contro Desio. Una intensità che non cala neppure quando la gara diventa un lunghissimo “garbage time” dove ricordiamo un paio di time out del coach felsineo in ogni momento nel quale nella squadra si intravedeva un calo nell’atteggiamento difensivo. Desio racimola appena due canestri dal campo nei primi venti minuti chiudendo il secondo quarto con la miseria di 11 punti. Prendiamo ad esempio le cifre del bomber lombardo Motta che, all’intervallo lungo, rientra negli spogliatoi con 2 miseri punti e 0/8 dal campo. Lo stesso Politi, 14 di media a gara, arriva a the con 3 punti e 1/5 dal campo. Ulteriore dato statistico rilevante, il dato finale della valutazione: 98-3 (!)
La partita dura, di fatto, 5 minuti. Si gira infatti alla boa del primo quarto sul punteggio di 4-2 con una Fortitudo attentissima in difesa, ma altrettanto fallosa in attacco. Poi la squadra di casa si sblocca nella metà campo offensiva continuando a lavorare decisamente bene in fase difensiva. Il risultato è un parziale di 12-1 che chiude il quarto e, di fatto, la partita, dopo 10 minuti. Il resto è un esercizio di attenzione difensiva che coach Boniciolli richiede ai suoi ragazzi lungo tutto l’arco dei 40 minuti. Il che non è sempre semplice perché di fronte c’è una squadra che in attacco sbaglia di tutto, non trova soluzioni alternative, si disunisce un po’ troppo in difesa e fabbrica 22 punti in 30 minuti con percentuali al tiro inquietanti (17% alla fine del terzo periodo).
Solo nell’ultimo quarto Desio mette insieme il suo massimo in una frazione, 12 punti, che servono solo per mantenere il divario al di sotto del 40 punti.
Detto dell’ottimo atteggiamento difensivo della Fortitudo (se il lavoro di Boniciolli troverà costanza di risultati, saranno dolori per tanti) bisogna rimarcare l’ottima serata di Valentini che ha collegato anche una sostanziosa partita di attacco, insieme a quel Matteo Montano che rappresenta sempre più una certezza.
Chi soffre invece palesemente il nuovo corso è Giuliano Samoggia. L’ala Fortitudo, sempre tra i migliori nella gestione Vandoni anche in questa partita stecca clamorosamente l’appuntamento denotando un atteggiamento non in linea con il resto della squadra. Boniciolli, sollecitato nel dopogara risponde stizzito che di Samoggia non parla, ma molte volte quello che fa vedere il campo vale molto di più di mille parole. Ora una settimana di sosta (per le finali di Coppa Italia a Rimini) per riprendere con la insidiosissima trasferta di Pordenone. Dopo oggi per le due squadre tutto è più vicino. La Fortitudo vede ridursi il gap dalla prima della classe (da oggi Cento e Udine a braccetto) a 4 punti, Desio vede ridursi il vantaggio dalle zone pericolosissime da 6 a 4 punti… distacchi diversi per obiettivi diversi ma dallo stesso sapore.