Che il Sanfilippo fosse un palazzetto “caldo” lo si sapeva da tempo, lo sanno i bresciani che nelle gare della Leonessa sono presenti, lo sanno le squadre avversarie, lo sanno le tifoserie ospiti, insomma il “Sanfi.” caldo è una costante, ma stasera davvero era un caldo torrido e lo si è sentito fin dalla contesa iniziale.

Pur essendo a metà dicembre la temperatura a Brescia non è particolarmente rigida e gli ospiti arrivavano da Agrigento dove alle ore 12 di ieri erano stati rilevati circa 18 gradi centigradi, ma il caldo del palazzetto ha spiazzato anche loro, che dopo aver provato ad impossessarsi della gara, si sono sciolti davanti ad una Leonessa indomabile e affamata di vittoria.

Anche coach Ciani di Agrigento ha sottolineato che un campo (caldo) così è davvero uno dei più difficili da espugnare, malgrado un’ottima prestazione della sua squadra per i primi 28/30 minuti.

Un primo quarto velocissimo con Agrigento che imposta il proprio ritmo e la Leonessa che non riesce a fare il proprio gioco.

Secondo quarto decisamente in sofferenza per Brescia che non riesce a gestirsi come ha dimostrato di saper fare nelle precedenti gare.

Brescia arriva all’intervallo lungo con la certezza di potersela giocare ma con qualche fatica di troppo anche a causa dell’assenza di Brownlee influenzato e Giammò ancora in stop cautelativo.

Dopo le parole di Andrea Diana nello spogliatoio il terzo quarto si apre con ottima reazione della Centrale che finalmente gioca come sa fare; a tratti c’è in campo pure coach Diana che per far sentire meglio le indicazioni ai suoi leoni, si fa, più volte, fisicamente spingere fuori dall’arbitro.

Agrigento non demorde e forte del vantaggio acquisito nella prima parte della gara riesce a mantenersi in avanti. Seguono alcuni minuti di confusione totale dove forse gli stessi arbitri si perdono e rischiano di perdere pure credibilità, il palazzo si scatena, il caldo è atroce e la Leonessa è tornata ad essere quella che tutti conosciamo.

Nell’ultimo quarto continua la partita infuocata del periodo precedente, Brescia perde qualche palla di troppo e rischia nuovamente di compromettere tutto, a 2 minuti tondi dal termine le squadre sono pari (70-70). Di nuovo in parità (72-72) quando mancano 65 secondi al termine. Ennesima parità a 68 decimi di secondo, situazione che porterà all’overtime.

I supplementari non iniziano nel migliore dei modi per Brescia ma il cuore di questa squadra è infinito e davanti al proprio pubblico non vuole mollare e si ritrova nuovamente in parità a 7 secondi dalla fine del tempo. Fernandez brucia la retina e regala una caldissima vittoria ad una grande squadra, segue un’invasione di campo, da parte di tantissimi tifosi per festeggiare una squadra che gioca con il cuore.

Entrambi i coach si dichiarano soddisfatti perché le rispettive squadre hanno saputo giocare un’ottima prestazione, un po’ di inesperienza, sottolinea coach Ciani ha, alla lunga, penalizzato i suoi giocatori.

Diana conosceva, e per questo temeva la fisicità di Agrigento che , ad inizio gara, i suoi hanno subito. Ma dal terzo periodo la reazione di brescia e la voglia di vittoria hanno “raggelato” gli avversari.

Basket forever

BRESCIA – AGRIGENTO    –       (19-25; 14-17 (33-42); 22-16; 21-18 (76-76); 7-5 (83.81)

Brescia: Fernandez 20, Cittadini  8, Bollis n.e., Alibegovic 7, Bonvicini ne, Benevelli 17 (+12 rimbalzi), Loschi 19, Passera 4, Tomasello 2, Nelson 6, Giammò ne.

Agrigento: Vai ne, Evangelisti 16, Williams 13, Chiarastella 16, De Laurentis 4, Saccaggi 9, Piazza 11, Udom 1, Portannese ne, Dudzinski 11.

 

Arbitri:   Materdomini, Galasso, Gagno