Un pezzo per tutte le stagioni e per tutti gli argomenti: che sia sport o politica, che sia basket o l’ultima elezione, cambia qualcosa? Perché tra delle sessioni grandelettorali alla camera per il Presidente della Repubblica e delle riunioni tra Fip e Lega tra i relativi capi, mi sembra che il risultato sia simile: decisioni/elezioni morbide e poco invasive. Da una parte un galantuomo che sembra perfettamente inserito nello status quo che per ruolo e per attitudine e che dà l’impressione (spero di sbagliarmi) di incarnare il tipico Presidente Italiano. Dall’altra due responsabili di importanti aree di potere sportivo che (anche qui spero di sbagliare) dopo una riunione in cui dovevano ribaltare ogni cosa, escono con l’ennesimo rinvio di decisioni…
Nel frattempo comincia la webtv della Lega e… sorpresa, non è così malvagia! Certo di sistemate e aggiustature ce ne vogliono, per esempio nella “diretta basket” i passaggi tra un campo e l’altro sono poco chiari e comprensibili, sia per il video che per l’audio ma le riprese sono spesso migliori di quelle viste da Trento su Raisport questa domenica, dove i formati di ripresa sembravano lasciati al caso e all’iniziativa degli operatori anziché guidati dal regista oltre ai soliti replay, sparati mentre la palla era già in gioco.
Partito anche il canale basket su Sky: anche lì valgono considerazioni simili anche se salta agli occhi la differente qualità delle immagini, nettamente migliori e di una regia più abituata a questo sport: Treviso contro Chieti, nonostante la configurazione telecamere minima per il basket, si è vista, capita ed apprezzata, anche grazie all’andamento serrato della partita ed il finale punto a punto. Certo, potranno capitare anche delle partitacce da tanti a pochi o di quelle in cui sembra che si giochi (lombardismo) a “ciapanó”, cioè quel gioco a carte dove bisogna “non prendere” le carte per vincere. Però il primo approccio e le prime impressioni sono queste.
Nel frattempo l’Eurolega continua con ottimo sfoggio di mezzi e d’immagini, nonostante qualche collega estero e non, che preso dall’entusiasmo inciampa su sbavature nella scelta e nella scansione tra immagini e replay, ma questo si è visto anche in qualche feed Nba.
“… Ma non capisci proprio niente, Osgood, sono un uomo… Bé. Nessuno è perfetto…” (cit. A qualcuno piace caldo, scena finale).