Tra le più grandi sorprese del massimo campionato di Basket troviamo il giovanissimo capitano di Cantù Awudu Abass.
Awudu il cui nome gli è stato trasmetto dal nonno mentre il cognome è di origine musulmana è nato a Como 23 anni fa da madre togolese e padre ghanese.
Il basket e’entrato nella sua vita molto presto seguendo i consigli del padre che prevedeva la notevole statura che il ragazzo avrebbe raggiunto ed incoraggiato da un vicino di casa di professione allenatore.
Nascere negli anni 90 dominati a livello cestitistico dalla figura di Michael Jordan ha rivestito un peso notevole nel promettente futuro di Abass che già a 5 anni aveva sempre la palla a spicchi in mano e a 13 entra a far parte del vivaio della Pallacanestro Cantù, poco distante da Como sua città natale.
Il giovane brucia le tappe e debutta in Serie A nella stagione 2010-2011 a soli 18.
L’inizio del campionato 2014 rappresenta un traguardo importante per Abass in quanto viene premiato dal club di appartenenza che gli affida la fascia di capitano.
La squadra brianzola con questa decisione invia un segnale importante al movimento cestistico nazionale e dimostra di essere una società proiettata verso il futuro, in grado di responsabilizzare immediatamente i giovani talenti e intenzionata con questa filosofia a costruire solide basi orientate a ritrovare i lustri di un passato glorioso ricco di trionfi continentali.
Cantù viene immediatamente ripagata dal suo capitano che motivato da questo prestigioso incarico produce prestazioni di altissimo livello nei playoff; da segnalare in particolare gara 4 contro la Reyer Venezia durante la quale il ragazzo realizza 19 punti senza sbagliare un solo tiro dal campo e porta la sua squadra alla bella di gara 5.
Uno dei traguardi più importanti nel palmares di Abass è l’europeo under 20 conquistato da protagonista nel 2013; alla fine della manifestazione viene inserito nel miglior quintetto insieme all’altro giovane prodigio della Pallacanestro Reggiana Amedeo della Valle suo compagno di squadra in maglia azzurra.
Il campionato attuale rappresenta per il lungo canturino una tappa molto importante nel processo di maturazione. In questo senso l’arrivo di Corbani, sembra poterlo aiutare notevolmente in quanto il nuovo coach predilige un gioco che prevede una notevole circolazione di palla mediante la quale tutti i giocatori vengono coinvolti ed hanno un ruolo importante all’interno delle dinamiche di gioco.
“Devo ancora migliorare molto, soprattutto nel palleggio, passaggio ed essere più continuo durante la stagione partita dopo partita” ha dichiarato recentemente il numero 5 canturino.
“Il mio giocatore preferito è Kawhi Leonard dei San Antonio Spurs in quanto è un atleta molto concreto che prende sempre la decisione giusta e sa fare tutto. Stoppa, difende ed è capace di sfornare canestri in penetrazione come dalla distanza”.
Gli scout NBA hanno già notato il ragazzo e chissà che in un futuro imminente non possiamo vedere un altro italiano protagonista sul palcoscenico americano seguendo le orme dei vari Belinelli, Bargnani e Gallinari.
Di sicuro nelle vittorie dei bianco-blu ha sempre messo la sua firma sulla partita come testimonia la recente gara contro Avellino nella quale ha chiuso l’incontro con le seguenti statistiche: 29 punti, 50% da tre, 4 rimbalzi, 4 palle recuperate e 34 di valutazione.