Latita nel gioco, poi a un tratto si risveglia, inizia a giocare la sua pallacanestro e prende controllo della gara e alla fine la porta a casa:ecco la Pasta Reggia Caserta che nel Sabato Santo si regala la vittoria con una Mens Sana che pur senza Carter ha venduto cara la pelle. Una sfida dominata dall’aggressività delle difese, con Caserta fin da subito con la 2-3 a provare a togliere ritmo all’attacco biancoverde mentre i Ragazzi di Crespi prima partono con una uomo a cambi sistematici, poi passano a una zona ‘aiuto e recupero’ che se nel primo tempo si rivela efficace, nella ripresa servirà a esaltare i soliti bianconeri.
Siena domina il primo tempo quando riesce ad alzare i ritmi. se Caserta non trova Brooks (8/8) c’è poco altro, l’attacco è farraginoso e si affida al coraggio di Michelori e all’esperienza di Mordente. I toscani volano con le triple di Janning ed Haynes, Ress è da enciclopedia in difesa sul lungo casertano ex Cantù e il vantaggio ospite arriva fino al +8 dopo un 2/2 di un attivo Green. Ress con la schiacciata poco dopo scriverà anche il +9 ma è il cuore di capitan Mordente con un jump con finta fenomenale a produrre il 32-38 alla pausa lunga che è anche abbastanza generoso. La ripresa ha un altro volto. Molin capisce che deve andare col quintetto più atletico e la mossa funziona. La cabina di regia è affidata a un Moore che inizia a colpire da fuori e in zingarata. Si scalda poi anche Roberts che vola sopra il ferro ed in un amen la gara è riaperta. Siena nel momento del bisogno si affida al talento dei suoi playmaker, Haynes, che quando non fa disastri di lettura riesce a trovare il canestro, ma soprattutto Green bravo a segnare e prendersi il fallo, permettono ai ragazzi di Crespi di restare avanti, ma il gioco dentro fuori della Juve diventa insostenibile, con Moore e Roberts da fuori e Brooks in vernice che fanno il bello e il cattivo tempo. Solo Green ha abbastanza continuità per dare a Siena il 54-58 all’ultimo stop and go. La Mens Sana resta nell’huddle, Broks e Scott impattano, e il positivissimo Vitali entrato dalla panchina firma il sorpasso. Roberts e Moore fanno il resto. La Juve torna a giocare ad alti ritmi, conquista tanti secondi possessi e Brooks e Scott capitalizzano dalla distanza ravvicinata per il +6. Green è l’ultimo a mollare e quando Janning manda a bersaglio la tripla siamo di nuovo a contatto sul 70-69. Vitali si butta dentro e segna il +3, Green non risponde dalla lunga distanza ed inizia il fallo sistematico. Moore è freddo dalla lunetta e la festa può partire. Janning segna la tripla che può solo diminuire lo scarto, finisce 78-76 e la corsa ai playoff dei bianconeri può continuare.