Ci siamo. Dopo una settimana di parole, attese, supposizioni e schermaglie tipiche di questa fase della stagione, domani prendono il via i Playoff 2016, con la Centrale del Latte-Amica Natura Brescia impegnata in gara 1 al Pala San Filippo contro la Lighthouse Conad Trapani (palla a due alle 18, prevendita oggi dalle 15 alle 17 in Via Bazoli). Queste le sensazioni di coach Andrea Diana e capitan Alessandro Cittadini, raccolte ieri sera nella conferenza stampa pre-gara.
“Sì, ormai ci siamo davvero – le parole di Diana -, stanno per cominciare quelli che probabilmente verranno ricordati come i playoff più lunghi e difficili della storia della pallacanestro italiana, essendo per la prima volta a 16 e non a 8. Noi ci arriviamo in fiducia, dopo quattro vittorie consecutive e soprattutto dopo aver aumentato la qualità del nostro gioco: la differenza l’ha fatta l’umiltà che abbiamo messo in campo e da quella vogliamo ripartire. Quindi massima umiltà, massimo rispetto per gli avversari, ma nessuna paura: vogliamo giocare con grande energia, grande voglia di far bene, per dare risposte con una partenza solida e decisa a quelli che sono i nostri obiettivi. Trapani è una squadra importante, che non vale assolutamente il settimo posto in classifica, perché è stata costruita per fare cose importanti e che ha perso posizioni in classifica durante l’anno a causa di parecchi infortuni. Ha giocatori di talento, come Mays e Chessa, ma anche di esperienza come Filloy e Ganeto: una squadra quindi da affrontare con la faccia giusta, partendo da una difesa aggressiva, che può risultare decisiva se affronti il miglior attacco del girone Ovest. In attacco sappiamo di essere una squadra pericolosa, con tanti giocatori in grado di andare a canestro, ma la chiave sarà il passarsi la palla nel modo giusto per trovare il compagno nelle condizioni migliori di segnare. Situazioni infortuni? Siamo al completo. Cosa mi aspetto dal San Filippo? Mi aspetto una bolgia: so che il Palazzetto sarà pieno, ma dovrà essere anche rumoroso. Vogliamo sentire dall’inizio alla fine il calore dei tifosi, che come noi in campo, dovranno alzare il proprio livello di tifo, con un grido in più, un applauso in più: incendiamo il Palazzetto e facciamolo diventare un fattore importante, anche e soprattutto nei momenti difficili della gara o della serie”.
“Come sottolineava il coach, conosciamo il valore di Trapani – il commento di Cittadini -, che può contare anche su giocatori importanti sotto canestro come Renzi e Okoye. Ma per fermare i siciliani non serviranno duelli individuali, quanto piuttosto una difesa aggressiva e attenta di squadra. Saranno fin da subito playoff equilibrati, in cui credo ogni squadra possa battere l’altra e arrivare magari fino in fondo, come ha dimostrato anche l’anno scorso Agrigento. Quindi la pressione sarà molto simile per tutti, anche perché né da una parte né dall’altra c’è stata una squadra che ha ammazzato il campionato. Noi? Possiamo contare sul fattore campo e non è poco, perché sappiamo che i nostri tifosi risponderanno alla grande e ci daranno una grande mano. La squadra è pronta, determinata e non vede l’ora di scendere in campo, perché queste sono le partite per cui vive un giocatore di basket”.