Con le unghie e con i denti domenica scorsa contro Nardò; con il cuore e gli attributi in questa antivigilia di Natale al cospetto di Trieste! La Fortitudo mantiene il primo posto in classifica a braccetto con Forlì ( vittoriosa nel derby romagnolo a Rimini) e “sistema” il doppio confronto con i giuliani che alla vigilia di questa partita era a -2 ma con una gara in meno. Il cuore e gli attributi, quelli che ti vogliono quando a due ore dalla palla a due ti trovi a dover fare a meno del Fante, giocatore che oltre a essere il Capitano è forse colui che sposta di piu’ gli equilibri con la sua versatilità e visione di gioco. E allora quando manca capisci che dovrai fare qualcosa di veramente importante per avere ragione di una squadra che è tutt’altro che arrendevole e che comunque sta vivendo un ottimo momento di forma e che avrebbe una voglia matta di rendere “pan per focaccia” lo sgarbo dell’andata quanto la effe si impose in Friuli di autorità.
Ma è una Fortitudo volitiva e che mette in campo un grande carattere soprattutto quando Trieste, scivolata a -14 a metà del terzo parziale ha la forza per ritornare a -1 a 7 minuti dalla fine con tutta l’inerzia della partita; ed è una Fortitudo di cuore quella che nel momento piu’ difficile e con Trieste che rimane in partita con il tiro da 3 ha la forza di sfidare l’avversario mettendosi a zona fronte pari. La zona alla fine paga ( e chi lo avrebbe detto?) e Trieste si aggroviglia proprio quando si trova a poter prendersi il tiro dalla lunga con continuità e volendo anche con spazio sparando sul ferro le ultime dieci conclusioni del match e spianando la strada a un avversario che invece ringhia sotto canestro con un Freeman tosto e concreto.
E allora merito alla Fortitudo che continua a comandare, quando alla fine della prima fase mancano solo 6 partite ( anche se 4 saranno lontano dalle mura amiche) e con la speranza che dopo Natale in testa si possa magari festeggiare anche Capodanno in testa vincendo a Orzinuovi il prossimo sabato.
La cronaca
La Fortitudo entra meglio di Trieste nel match soprattutto con un Aradori ispirato e un Freeman concreto dopo il passaggio a vuoto della gara della scorsa settimana. 13-5 e Christian costretto al time out. Trieste che pare non avere altre soluzioni se non il tiro dalla lunga distanza, tant’è che già ala fine del primo quarto ne ha già tentati ben 12. Ciò toglie dal gioco i lunghi, leggasi Vildera e Candussi che per trovare spazio devono giocoforza allontanarsi dal canestro. La Fortitudo orfana del Capitano alterna in cabina di regia il rientrante Panni e la conferma Giordano, che nonostante i troppi falli evitabili spesi, gioca 12 minuti di qualità nell’arco del match. I play tascabili rispondono comunque presente e in chiusura di tempo l’asse Bolpin – Freeman confeziona il primo vantaggio in doppia cifra ( 25-14 al 9′). L’inizio del secondo periodo è di marca ospite: Vildera e Brooks per il -1 giuliano, ma la effe c’è , non si scompone e riprende a macinare gioco e guadagna un altro vantaggio in doppia cifra ( 40-30 a 17′) sul punto n.12 di Pietro Aradori. Ricuce Trieste fino al -6 dell’intervallo. Alla pausa lunga lo score ci dice che Trieste ha già tirato 19 volte da 3 ( con il 32%), le percentuali complessive sono sostanzialmente in parità e la differenza dei due possessi pieni la fanno le perse ( Bologna 7, Trieste 12). La gara è comunque in equilibrio, Trieste dà sempre l’impressione di esserci e di non avere intenzione di mollare. E non molla neppure quanto la Effe nei primi 5 minuti del secondo tempo non sbaglia praticamente nulla in attacco, infila 18 punti ( contro 10 di Trieste) , manda Aradori al ventello e si ritrova al +14 ( 61-47). Potrebbe essere il colpo del ko, ma Trieste pesca dalla panchina il jolly Ferrero che dopo lo show di Vildera ( che si autoelimina prendendo un tecnico sacrosanto dopo la quarta lucetta dei falli) la mette sulla provocazione e sul flopping di professione. I mediocri interpreti in grigio ci cascano, il paladozza ribolle, ma Trieste ricuce, chiude il terzo periodo sul -9 e prima su un canestro di Ferrero e successivamente su una tripla di Reyes si ritrova a una sola lunghezza da Bologna ( 76-75 ) quando alla fine mancano poco meno di 4 minuti e i padroni di casa sono orfani dell’Artiglio. Bologna a zona, Trieste si inceppa, sbaglia tutto quello che può sbagliare; dall’altra parte la Frtitudo è presente, qualche buon viaggio in lunetta di Ogden per l’allungo e un paio di carambole di Freeman per il “giro di chiave” che porta definitivamente il match verso l’Emilia.
Pagelline:
Fortitudo: Giordano 7: come i suoi punti in 12 minuti di campo. Una lieta sorpresa. Sergio 6: Alterna un paio di buone cose con altrettante sciocchezze. Aradori 8: In questa categoria è ancora un lusso, checchè se ne dica. Un fattore. Conti s.v.: poco piu’ di due minuti. Troppo poco, ma quel poco era davvero “poco”. Bolpin 7: al servizio della squadra. Magari non eccelle alla voce punti (8), ma fa 9 assist e rimane 39’40” in campo. Panni 6,5: Va un po’ a corrente alternata, ma piazza due triple “da casa sua” e tiene botta all’assenza del Fante. Freeman 7,5: Vorremmo sempre vedere questo Freeman e fa rabbia quando fa il contrario delle tante cose buone di stasera. Ogden 6+: E’ in un momento di involuzione generale dopo alcune partite da protagonista indiscusso. Bene però ai liberi (7/8). Morgillo 5: Nota stonata. Ormai i suoi falli li vedono anche da Porta Lame. Troppo plateale. Caja 6,5: Non sbaglia a finire a zona. Forse sbaglia a finire la partita lungo le scalette degli spogliatoi. Calma Artiglio!
Trieste: Bossi s.v. Filloy 5: Involuto, nervoso e sostanzialmente sempre un giro indietro. Reyes 7: il suo lo fa, tira discretamente (6/10), va a rimbalzo (10). Forse un paio di perse di troppo. Deangeli 4: Inutile e condisce i suoi 11 minuti con un plus/minus di -12. Ruzzier 6,5: un play vecchio stampo che tira poco e cerca di far giocare tanto. Fa 6 tiri di cui 3 verso la fine, mette i liberi, prende falli (8) e dà assist (7). Campogrande 5: e il voto forse è largo. Si ostina a padellare da 3 come se non ci fosse un domani (1/7) anziché provare qualche soluzione diversa ( anche lui plus/minus -12). Candussi 5: Nervoso, inutilmente nervoso. Ma avere Candussi e farlo giocare 9 minuti è mortale. Vildera 4: Irritante. Si autoelimina quando i suoi avevano bisogno di lui. Controproducente. Ferrero 6: L’anima di Trieste. Di mestiere rimette i suoi in carreggiata, poi si sente Lebron e vuole vincerla. E’ Ferrero e la perde. Brooks 5,5: Sparacchia come un forsennato. Se sa fare solo quello è un po’ poco. Christian 4: Gioco di una pochezza disarmante. 0 tiri “dalla media”, 46 tiri da 3 punti e ricerca spasmodica della soluzione dall’arco. Quando hai Candussi potresti provare a avvicinarti anche a canestro, ma niente. Il basket è anche questo, non solo questo.
Arbitri: Miniati, Chersicia, De Biase, voto 4: Hanno rischiato di rovinare la partita con un metro variabile a volte senza senso e tecnici a go-go senza una logica. Bene ma non benissimo.
FORTITUDO BOLOGNA – PALL. TRIESTE 89-75 (25-17) (43-37) (71-62)
Fortitudo: Giordano 7 (1/1, 1/1), Bonfiglioli n.e., Sergio 3 (1/2, 0/2), Aradori 27 (4/8, 6/13), Conti (0/1 da 3), Bolpin 8 (1/3, 2/6), Panni 9 (3/4 da 3), Kuznetsov NE, Freeman 19 (8/11, 0/1), Ogden 14 (2/6, 1/3), Morgillo 2, Taflaj NE. All. Caja
Trieste: Bossi, Filloy 6 (2/7 da 3), Rolli ne, Reyes 18 (2/2, 4/8), Deangeli , Ruzzier 11 (1/3, 1/3), Campogrande 7 (1/1, 1/7), Candussi 7 (7 (2/3, 1/3), Vildera 5 (2/3), Ferrero 5 (1/1, 1/5), Brooks 16 (1/2, 4/13). All. Christian.
Statistiche di squadra: Tiri da 2: Bo 17/31 – Ts 10/15; Tiri da 3: Bo 13/31; Ts 14/46. Liberi Bo 16/20; Ts 13/16. Rimbalzi: Bologna 37 (25+12, Freeman 12); Trieste 35 (22+13, Reyes 10). Assist: Bologna 26 ( Bolpin 9), Trieste 18 ( Ruzzier 7).
Arbitri: Miniati, Chersicia, De Biase.
Spettatori: 5.490