Ancora una vittoria per il cuore Napoli basket che si conferma capolista del campionato. Nove vittorie su 10 gare disputate ed un’imbattibilità casalinga immutata. Catanzaro ha resistito il primo tempo, approfittando di qualche sbavatura azzurra di troppo per poi subire la sfuriata napoletana di inizio ripresa che ha dato il via alla vittoria dei padroni di casa (qui la cronaca). Nel day after, baskettiamo.com prova – come sempre- a dare i voti.
CUORE NAPOLI BASKET
Barsanti 8. Nel primo tempo parte un pò in sordina commettendo qualche errore di troppo e lasciandosi andare a qualche nervosismo eccessivo. Poi, però, esce onfire dagli spogliatoi e sigla il parziale che indirizza la squadra verso la vittoria. 25 punti in totale, stavolta il suo peso è decisivo.
Nikolic 7,5 Finalmente una prova da Stefan. Tonico e preciso, è tornato ai livelli di inizio stagione. Centra l’amen di fine terzo periodo che sigilla una frazione da incorniciare. 17 punti e tanta ma tanta qualità sul parquet.
Visnjic 7.5 Sembra che si limiti solo a mettere punti facili, ma il lavoro che compie il leone azzurro non è poco: combatte alla pari contro chi è più “grosso” di lui portando a casa tutto ciò che riesce. Lui non è un vero pivot ma non diteglielo. Tanto non cambierebbe nulla.
Maggio 7. Barsanti gli ruba lo scettro di migliore in campo ma non che il play azzurro sia da meno. Solo 11 punti messi a referto ma anche 6 assist e soprattutto tante le palle conquistate in mischia stile rugby. La grinta che trasmette, da capitano, vale 10 ad ogni match.
Mastroianni 6,5. Conferma la buona prova di Patti. Tanto sacrificio specie contro chi ha una stazza che è il doppio della sua. Va in doppia cifra ed all’occorrenza sa fare anche l’assistman.
Ronconi 6,5. Tanta grinta quando è chiamato in causa. Mette a segno 5 punti tra cui una tripla che vale l’aggancio del secondo quarto e un tiro sotto canestro che si costruisce da solo, nel solito fazzoletto di parquet.
Murolo 6. Non proprio una prestazione felice per il play che chiude con 0 punti. Ma i 4 assist proposti evidenziano la buona visione di gioco del giovane partenopeo.
Erra 6. In 6 minuti di gara dimostra che il coraggio di prendersi il tiro non gli manca. Dalla distanza ci prova 3 volte ed al terzo tentativo centra la retina. Buona prospettiva.
Rappoccio 6. Meno preciso delle scorse apparizioni. In 12 minuti non va a segno, però l’impegno che ci mette in campo è tangibile ed evidente.
Perrella s.v. Solo pochi minuti di apparizione.
Ponticiello 7. La squadra parte un pò “tirata” commettendo qualche errore di troppo. Poi, però, la solita (immaginiamo) strigliata negli spogliatoi rimette le cose in ordine. 30 punti in 10 minuti fanno invidia a qualsiasi squadra. I suoi ragazzi si confermano i veri bombardieri del campionato: altri 90 punti a referto, tanto per cambiare…
PLANET BASKET CATANZARO
Carpanzano 7 Migliore indiscusso tra i suoi. Detta bene i tempi di gioco e realizza 21 punti che quantomeno evitano una debacle per i calabresi.
Artioli 6,5 . Anche se i punti li mette a giochi già conclusi, non sfigura. Sfiora la doppia doppia ed è l’ultimo a mollare tra i suoi.
Gaudagnola 6. Nel primo tempo è tra i migliori, spesso regna incontrastato sotto canestro. Poi cala come la squadra. Chiude in doppia cifra e con 2 triple all’attivo.
Latella 6 Nei pochi minuti in campo, è tra i più incisivi. Ogni qualvolta ci provi, va a segno.
Medizza 6. Inizia la gara con nervosismo commettendo subito 2 falli. Dall’area, però, va quasi sempre a segno poichè trova spesso la strada spianata.
Naso 5. Entra per dare centimetri sotto canestro e contro una squadra che non ha un pivot vero è cosa facile. Ma è solo questo.
Di Dio 5 Parte nello starting five ma conclude poco e niente. 1/6 dall’area e 5 palle perse. Male.
Morici s.v.
Calabretta s.v.
Pullano 5. Catanzaro è durata solo un tempo. Per la partenza lenta degli azzurri o per un piano partita studiato bene non riusciamo a definirlo. Fatto sta che subisce il knock-out di Barsanti da cui non si riprende più. A suo favore – possiamo tranquillamente dire – che contro questo Napoli ci riuscirebbero in pochi.
foto by massimo solimene