Terminato il girone d’andata, è tempo di primi bilanci stagionali. A farli, l’amministratore delegato biancorosso Alessandro Dalla Salda, che affronta a 360° tutti gli argomenti inerenti alla Grissin Bon in questi primi mesi, con una finestra sul futuro.

«Complessivamente non possiamo che essere molto soddisfatti – ammette Dalla Salda – abbiamo intrapreso un trend di crescita sia societaria che tecnica. Questa prima parte di stagione va divisa in due sottoinsiemi: l’esperienza in Eurocup, dove siamo usciti di scena e senza dubbio ci è dispiaciuto molto, mentre dall’altra parte la cavalcata in Serie A che ci ha portato a 22 punti in un girone, un record per la nostra società. A tutti gli effetti, è stato il girone d’andata migliore della nostra storia. Considerando che è dal 30 di Agosto che viviamo una situazione di emergenza, che tuttora ci sta privando di due perni della squadra come Lavrinovic e Kaukenas, penso sia un grande risultato, anche per il modo in cui abbiamo gestito queste difficoltà. Ne siamo usciti migliorati senza nasconderci dietro gli infortuni o accampare alibi».

Ora, state perseguendo una scelta coraggiosa, cioè quella di non tornare sul mercato.

«Dopo l’addio di Ksystof Lavrinovic, a cui avevamo proposto un rinnovo di altri due mesi, abbiamo fatto una riunione con i vertici societari: Stefano Landi, Ivan Paterlini e Licia Ferrarini. Non mento se dico che in cinque minuti siamo arrivati a questa decisione: l’Eurocup era già terminata, le Final Eight matematicamente raggiunte e il ranking in campionato ottimale: c’erano le condizioni ideali per valorizzare i giovani del nostro vivaio e non aveva senso inserire un altro tassello».

Qualcuno lo ha letto come una mossa di avvertimento per un ridimensionamento futuro, nel caso in cui non si dovesse sbloccare il progetto di restyling del PalaBigi.

«Il problema dell’impianto è tale ed ormai abbiamo imparato a conviverci, ma di sicuro non ci tarpiamo le ali per fare un dispetto a qualcuno. Fosse stato necessario saremmo intervenuti. Penso invece che in generale ci si sia forse abituati troppo bene: non possiamo sostituire un giocatore ogni volta che qualcuno si fa male. Di certo non possiamo essere criticati per immobilismo: ogni volta in cui c’è un’operazione con un suo perché, anche in ottica futura, non ci siamo mai tirati indietro. L’ultimo esempio è Della Valle».

A tal proposito, state già lavorando in ottica futura?

«Si, ma soprattutto sul settore giovanile, dove la nostra politica da qualche tempo è quella di puntare sulla qualità rispetto alla quantità. Stiamo espandendo la nostra rete di ricerca anche all’estero: abbiamo contatti in Africa (nel settore giovanile c’è già un senegalese, il classe 1999 Saliou Ndour ndr.) e nei paesi baltici, Lituania e Lettonia. Nelle prossime settimane alcuni atleti verranno a provare qua».

Tra una settimana ci sarà la sfida contro Trento, che poi verrà replicata anche in Coppa Italia. Le fa piacere sentire i dirigenti della Dolomiti Energia dichiarare espressamente che si ispirano al modello reggiano?

«E’ un grande onore e ci fa molto piacere. Siamo davvero in ottimi rapporti con Trento, il general manager Trainotti e parte dello staff vengono a trovarci tutti gli anni per capire meglio i meccanismi della nostra organizzazione. Li ringrazio per le belle parole, sperando ovviamente di riuscire a batterli sul campo».

E’ vero che la vittoria della Coppa Italia è un obiettivo che considerate tangibile?

«Sarebbe fantastico aggiungere un altro trofeo in bacheca, ma molto dipende da come ci arriveremo. In Coppa Italia ci siamo sempre comportati bene, ma questa è la prima volta che al primo turno abbiamo i favori del pronostico: è un salto di mentalità che dobbiamo riuscire ad assimilare».

Parlando di obiettivi invece a fine stagione, qual è il vostro sogno?

«Mantengo i piedi per terra e penso prima di tutto che mancano 4/5 vittorie per mettere in saldo i playoff. Poi, se devo essere sincero, il nostro sogno è quello di partecipare all’Eurolega prima o poi. Per farlo però, bisogna conquistare la finale scudetto. Lavoriamo quotidianamente sul nostro progetto, incentrato sugli italiani e diverso dagli altri, per raggiungere questo sogno e farlo diventare realtà».

Davide Draghi
Sito Uff. Pall. Reggiana