Togli Vin-Sane e Matrix, aggiungi Tyson Chander e Chandler Parsons: non è detto che i conti tornino perfettamente, ma Dallas è una squadra allenata benissimo, e ben diretta da Marc Cuban, specializzato nel vestire con sapiente equilibrio il proprio pugno a volte di velluto a volte di ferro.Nell’iper-competitivo Ovest penso sia giusto dare loro la palma di ottavi, con licenza di confermare i PO bellissimi dello scorso anno. Il roster è equilibrato: El Flaco Brandan Wright copre bene i minuti di riposo sia di Nowitzky che di Chandler sia nello spot di 4 che di 5; hanno tre pg equivalenti come valore globale e reputazione nella Lega, ma dalle caratteristiche profondamente diverse, dando a coach Carlisle la chance di avere in faretra tre diversi ritmi di gioco senza forzare alcuna natura. Anche nei quintetti schierabili i Mavs sono assai duttili, e in particolare ne hanno uno che potremmo soprannominare “Piovono Triple”, con un trio come Spencer Harris Ellis nel back court, l’attesissimo (e follemente pagato…il doppio di Monta, eddai….) Parsons da 4 e Dirk da 5. Se restano sani possono fare bene, è una squadra che potrà iniziare ad accompagnare con onore e soddisfazioni il Grande Tedesco alla fine della sua meravigliosa carriera. Certo è impressionante, al confronto della media NBA, la scarsità di talento giovane/giovanissimo che hanno in roster. Infine: riuscirà il 5 piedi e 7 pollici Giapponese, Togashi, a fare la squadra? Ad onor di magliette da vendere, probabile che la risposta sia sì.