Dopo una vita sul parquet a tirare e segnare bombe da 3, il BOMBA torna ad andare a bersaglio per Baskettiamo.com: non più con il pallone bensì con le parole-bomba! Le bombe di Claudio “Bomba” Bonaccorsi con gli assist di Salvatore Cavallo
Il come back in Italia di Amedeo Della Valle è una scelta condivisibile?
«Sono sempre favorevole al rientro in patria dei talenti, può essere uno spot sul ritrovato entusiasmo da parte dei giovani di confrontarsi in un campionato competitivo come il nostro».
L’infortunio di Langford può responsabilizzare e far esplodere definitivamente Alessandro Gentile?
«Stesso discorso fatto per Della Valle. Anche se magari Banchi e i tifosi milanesi non la penseranno (giustamente) così, a volte ben vengano questo tipo di ‘disgrazie’ se poi a beneficiarne sono i nostri giovani».
Che significato dare allo sfogo su facebook di Sardara alla luce della stagione sin qui d’oro di Sassari (https://18.159.111.189.xip.io/archives/1904/lo-sfogo-del-presidente-stefano-sardara)?
«Lo trovo ironico e simpatico. Effettivamente dover creare un caso su una squadra che lo scorso anno è arrivata alla semifinale e quest’anno ha vinto la coppa Italia, lo trovo eccessivo. Ma del resto fa parte del gioco, la Juventus vince 15 partite di fila poi magari domenica manco perde, pareggia, e qualcuno mette in dubbio panchina e qualità dei bianconeri… ho detto tutto…».
L’iniziativa della Virtus Bologna di celebrare i grandi ex andrebbe seguita anche da altre società?
«Sono dei tuffi nel passato che fanno sempre piacere. Riportano alla memoria momenti indimenticabili quando la pallacanestro aveva un seguito molto più regolare e massiccio. Operazioni nostalgia che magari fanno venire la voglia di rivivere questi momenti con nuove figure, prospettive e ovviamente nuove energie. Sì, io sono per i momenti amarcord legati però ad un progetto per il nuovo».
Come giudicare, superando il campanilismo toscano e quindi non da livornese, la stagione di Pistoia?
«La Livorno cestistica non ha mai avuto troppo campanilismo con Pistoia, tra l’altro una canotta che ho indossato per cui posso parlarne volentieri e con lucidità. Reputo il percorso della compagine pistoiese come uno dei più riusciti in assoluto, la società di Maltinti (è ancora lui il presidente? ) non ha mai fatto passi più lunghi della gamba investendo oculatamente più sulle persone che su budget fuori controllo e i risultati si vedono».
La Lnp può diventare il vero trampolino di lancio degli italiani?
«Dipende dai presidenti e dai procuratori… e dai media. Chi mi conosce sa bene che non sono ‘razzista’ ma bisognerebbe dare più spazio e risalto al fatto che il ‘vero’ campionato Italiano, non me ne vogliano europeisti o amanti degli stranger, è quello giocato da atleti di provenienza dai nostri settori giovanili per cui ben vengano leghe che ne prevedono l’utilizzo totale possibilmente».