La pallacanestro italiana non ha pace e la nuova stagione fatica ad accendere i motori. Le vicende della Virtus Roma e la delibera in deroga ai regolamenti hanno visto, per una volta, la ragione trionfare sulla burocrazia, consentendo alla Capitale di non trovarsi in mezzo al guado. Qualora il buon senso non avesse prevalso, infatti, c’erano solo due possibilità: la scomparsa di Roma dalla geografia del basket di serie A e A2 oppure la partecipazione della Virtus alla Legabasket ma, con ogni probabilità, con un roster di giovani che avrebbe rischiato di fare la fine della Desio della stagione 1989/90 che concluse il campionato con la casella delle vittorie immacolata. Quanto mai ragionevole, pertanto, la decisione di derogare alle regole e, sebbene i termini fossero scaduti, ammettere la società di Claudio Toti alla A2.

Ora che sembrava si potesse guardare finalmente alla nuova stagione, ecco arrivare “l’urlo di dolore” del presidente della Juvecaserta Raffaele Iavazzi che, ricevuto un primo diniego, ha deciso di alzare i toni e chiedere nuovamente a gran voce, informando pure gli organi di stampa, una deroga ai 5 giorni concessi per l’iscrizione al campionato di A dopo il ripescaggio. In effetti Caserta sottolinea che non è possibile in appena 120 ore formalizzare tutti gli atti nonché far fronte agli oneri economici per essere in regola con la Legabasket.

Dal punto di vista di Iavazzi è quasi fisiologico dilazionare i tempi per una società che, essendo retrocessa, ha dovuto trasformarsi da club professionistico in dilettantistico ed ora deve fare il percorso inverso. Inoltre una fidejussione di 350mila euro richiede diversi giorni ed il rischio di non poterla depositare in tempo è concreto. Infine c’è la questione della convocazione dell’assemblea straordinaria dei soci, insomma le motivazioni addotte e le conseguenti considerazioni avrebbero preteso ben altro riscontro da parte della Fip, alla quale ora la Juvecaserta ha reiterato la richiesta (leggi – Iavazzi rinnova la richiesta di proroga per l’iscrizione in A della Juvecaserta).

Nella seconda missiva inviata in data odierna il club di Pezza delle noci ha anche paventato “ritorsioni” come la non partecipazione alla A2 e la richiesta di danni di immagine e non solo. E nella città della Reggia cresce l’ansia e la tensione di vivere un altro 1998! Insomma ce n’è per farsi del male…

E’ evidente che il comportamento della Fip sia piuttosto controverso perché da una parte ha fatto una forzatura in piena regola con una deroga ai regolamenti, dall’altra non è disposta a concedere una proroga dei termini per presentare la documentazione necessaria ad una società che, per bocca del suo socio di riferimento, ha detto a chiare lettere di accettare il ripescaggio. Nelle prossime ore assisteremo alla nuova puntata dell’ennesima telenovela di un’estate torrida non solo climaticamente…