Caserta – Brasile, un feeling lungo oltre trentanni. Oscar (serie A2/A 1982-1990), l’idolo incontrastato della Juvecaserta è stato il pioniere ma soprattutto O Rey nella città della Reggia. Poi è arrivato Marcel de Souza (serie A 1983/84) e ancora Marco Dos Santos meglio noto come Chui (serie A2 1996/97). A distanza di quasi 5 lustri un brasiliano torna ad indossare la canotta bianconera per tornare a far sognare un’intera città.
Sulle colonne del Mattino le prime dichiarazioni di Dimitri Sousa dopo l’ufficializzazione del suo accordo con la Juvecaserta.
«Lotterò per riportare la Juvecaserta in serie A2». Con queste parole il neo bianconero Dimitri Sousa si presenta ai suoi nuovi tifosi. Dal Brasile dove si trova per trascorrere l’estate e riabbracciare parenti ed amici, l’ala brasiliana non nasconde l’emozione per le parole spese sul suo conto da Oscar su queste colonne. «Per me è un grande onore leggere certe dichiarazioni. Oltre ad essere il giocatore di basket brasiliano più forte di sempre, Oscar è il mio idolo nello sport. Sin da piccolo – prosegue Sousa – mio padre mi raccontava di Oscar e della sua mentalità da realizzatore e specialmente la sua assurda voglia di lavorare e migliorarsi. L’ho sentito al telefono appena ho firmato e mi ha detto di fare quello che so fare bene e che mi troverò benissimo a Caserta». Non è da tutti ricevere la benedizione di «O Rey».
Poi se approdi nella città dove, a distanza di quasi tre decenni, tutti ancora amano Oscar, tutto diventa più semplice. «La prima volta che ho sentito parlare di Caserta è stato grazie al Re Oscar. Si parla ancora tanto in Brasile dei tempi in cui lui ha dominato con la maglia della Juvecaserta in tutta Europa» sottolinea l’ala ingaggiata da Nevola che aggiunge: «Sono arrivato in Italia nel 2008, quindi ho visto la Juvecaserta giocare in Serie A per molti anni. In particolare, ricordo la squadra del 2009/2010 con Bowers, Jones ed Ebi Ere. Mi piacevano molto questi giocatori e come giocava la squadra». In quella stagione, tra l’altro, i bianconeri arrivarono fino alla semifinale playoff, arrendendosi solo in gara 5 contro Milano.
Dimitri Sousa passa poi a presentare le sue caratteristiche. «Sono un giocatore che ama il basket e quando gioco metto tutto in campo per aiutare la mia squadra. Da me i tifosi casertani possono aspettarsi un giocatore con molta grinta ed intensità su tutti e due lati del campo. La mia migliore qualità è la versatilità offensiva, posso segnare sia da dentro che da fuori, a seconda se mi marca un giocatore più alto oppure più basso. Posso anche essere utile in difesa in più ruoli, aiutando a rimbalzo».
Nella scorsa stagione ha giocato ad Agrigento in A2 mentre nel prossimo campionato scenderà di categoria, accettando di disputare la serie B con la canotta di Caserta. «Prima di guardare la serie in cui una squadra si trova – riprende – cerco di valutare il progetto della società. Potevo rimanere in A2, però la chiamata della Juvecaserta è stata difficile da rifiutare. La società ha dimostrato tantissimo interesse ed il progetto è molto ambizioso». Queste parole suoneranno come musica per le orecchie dei tifosi casertani, sempre desiderosi di avere in squadra giocatori fortemente motivati.
«Un’altra ragione che mi ha spinto a scegliere Caserta – conclude Dimitri Sounsa – è stata l’opportunità di poter lavorare con coach Gentile, un idolo della pallacanestro italiana che sicuramente mi aiuterà a crescere come giocatore».