La decisione del board di EL di annullare la stagione è stata sofferta, come ha detto il commissioner Jordi Bertomeu e han rilevato tutti coloro cui è stato chiesto.
Però non è stata certo sorprendente, e nemmeno troppo libera. A forzare per la chiusura, infatti, al di là delle lacrimucce ufficiali, è stata la stragrande maggioranza dei giocatori. Non ne volevano sapere, punto. Uno dei meno diplomatici è stato Michael Roll, che ha dichiarato di essere stato sempre contrario alla ripresa, per motivi economici e di salute. L’accordo raggiunto tra i giocatori e Milano sul decurtamento dello stipendio è stato giudicato soddisfacente; si aggiungano le insidie di un richiamo di preparazione atletica dopo due mesi di stop quasi totale, e infine le preoccupazioni umanissime riguardo il contagio e la diffusione del Covid19. Quel che impazza ora è il mercato, notizie continua e a volte fuori controllo: Olimpia in ogni caso molto attiva. Ecco 6 punti di mercato che potrebbero pesare notevolmente sulla prossima EL dei milanesi.
1 – Kyle Hines a Milano. E’ ancora una bestia, ma una bestia in invecchiamento evidente. Altrimenti starebbe ancora al CSKA, dove invece ora c’è il miglior centro di EL, ovvero Milutinov. In ogni caso lui e Messina si conoscono benissimo; con Biligha, se restasse e fosse parte importante del roster per l’Europa, formerebbero la coppia di centri più bassa della storia della manifestazione.
2 – Gudaitis se ne va, Tarczewsky resta. Non è l’arrivo di Hines a spingere il Lituano via da Milano, al contrario: l’ex CSKA arriva per parare il colpo della sua partenza. Tra i due, avrei tenuto lui e non Tarczewsky.
3 – Malcolm Delaney a Milano. Una delle migliori pg di EL. Giocatore pass first, buon difensore, ottimo per le teorie di coach Messina. Se si dovesse concretizzare sarebbe una splendida presa, e MI avrebbe la pg che non ha dai tempi di Omar Cook (la maledizione per non averlo saputo sfruttare ancora bersaglia i biancorossi). In ogni caso la ricerca di una pg è segno che il minutaggio di Rodriguez tornerà quel che deve essere: una ventina di mins al massimo.
4 – Datome: il parco italiani necessita di qualità, ma l’arrivo di Gigi dipende soprattutto dai denari che effettivamente il Fenerbahce può spendere e dalla conseguente conferma o meno di coach Obradovic. A ben guardare, metà del futuro della EL dipende dalla prossima destinazione del coach serbo.
5 – Derrick Williams a Milano. Lo dico e mi sbilancio: se arriva all’Olimpia, dimenticate qualsiasi sogno di playoffs. E’ un giocatore del tutto antitetico a Messina.
6 – Shevon Shields. Ancora leggerino per primeggiare in EL il nuovo acquisto di Milano. Non un brutto giocatore, ma attenzione: 25 mins, e 9.5 + 3.4 in una squadra peggiore di Milano nella EL interrotta. E assists + recuperi superano a malapena le palle perse.