Finora nulla da dire, entrambe le W italiane sono state convincenti.Il ragazzone ucraino che la sorte mi ha dato come compagno  di banco a destra nelle postazioni dei media, dopo la partita di ieri mi ha salutato dicendo: sono contento per la Lituania, perché non potrete continuare a tirare da 3 con % così alte. Ringraziamolo tutti per la molla che ha tirato, ma analizziamo anche le stats italiane per vedere che non è solo tiro da 3 quel che luccica.

DANIEL HACKETT. Non è più il giocatore dei tempi di Siena. Complici due pesanti infortuni e anche qualche lezione imparata con qualche dolore tra dentro e fuori il campo. Però un paio d’anni in un ambiente vincente e tenace come quello del Pireo, e anche il master di cui ha goduto giocando tutti i giorni insieme a Spanoulis, sono serviti. Se Belinelli non fosse così scintillante ed insieme concreto, sarei tentato di dare al figlio di Rudy la palma di MVP italiano finora. Daniel è quinto di tutta la manifestazione negli assists, con 6 a partita; è il secondo miglior rimbalzista della squadra con 6 a partita, e tira al 50% da 2 accumulando 6,5 ppg. E’  insomma autore di un Europeo di solidità impressionante, aggiungendo a quanto detto la difesa “ovunque-chiunque” che ha saputo buttare sulle tavole. Davanti, tra gli assistmen, ha il serbo Jovic, giocatore che gli somiglia molto per la totalità dell’impatto, e poi El Chacho Rodríguez, il Lettone Strelnieks, e Petteri Koponen, ovvero rappresentanti di squadre che finora o hanno dominato o giocano un basket mirato ad un altissimo numero di possessi offensivi: nel panorama del gioco italiano, i 6 apg di Hackett valgono più degli 8.5 del leader di categoria Koponen.

MARCO BELINELLI. Il Beli con 22 ppg è il settimo marcatore della rassegna, ed è di gran lunga, senza competizione possibile, il miglior triplista: 12/20 dicono 60% da 3, ed ha un numero di tiri quasi doppio rispetto ad altri che la stanno imbucanto parecchio, come Mahmatoglu il Turco (7/13) o Dennis Schroeder (7/12); gente che ha tirato quasi il numero di tiri di Marco, ha % infinitamente peggiori: Shved 8/19 (una per il game-winner vs la Turchia), Bogdan Bogdanovic 7/18, Robbie Benzing, nostro avversario con la Germania il 5 Settembre, 6/17. Quel che non si direbbe dello sforzo prodotto da Belinelli è: quarto posto assoluto nei recuperi, con 2,5 a gara. E’ frutto e simbolo della disciplina difensiva ottenuta da Messina, finora spalmata su tutti o quasi gli 80′ di gioco e su tuti o quasi i 24” di ogni possesso; è frutto anche della rotazione perfetta giocata dell’Italia sul primo ribaltamento dopo il p’n’roll, che, avvenendo di norma su sg o sf, rientra nel campo di azione dei giocatori più probabilmente marcati dal Beli.

AGGRESSIVITA’. Grandi %, ma meritate. Non parliamo della pregevole circolazione offensiva che, magari con pause, Azzurra ha saputo mettere in opera, circolazione che, agli aficionados NBA, ha ricordato qualcosa che avviene dalle parti di Alamo. Parliamo di altro. Tra i giocatori con un numero significativo di minuti in campo, 9 Israele e 10 vs Ucraina, solo un giocatore a gara (Burns nella prima e Filloy nella seconda) non hanno saputo guadagnarsi un fallo dalla difesa avversaria. Tutti gli altri sì, segno di una aggressività ANCHE offensiva che la nostra Nazionale non aveva da tempo, e che, per esempio, non aveva avuto all’ormai celebre e deludente Preolimpico di Torino. Biligha che, contro i lunghi ucraini in pieno dominio, si prende 2 volte un 1 vs 1 che non prendeva nemmeno in Legadue…BaldiRossi che, dopo aver mandato in lunetta e/o essersi preso schiacciate in faccia sia da Kravtsov che da Pustovyi, spara e imbuca la tripla….Filloy che, dopo aver rinunciato alla prima tripla aperta capitatagli vs Israele ed esser stato redarguito da Messina, non ha più passato un tiro che sia uno: sono segnali positivi, di assunzione di responsabilità diffusa, senza far gravare tutta la offense su Beli o Datome.

 

Il ragazzone ucraino ha ragione, stiamo tirando da Dèi, ma non è solo questo che ha portato avanti l’Italia finora.

In chiusura, la situazione del girone. Italia e Germania 4 pti, Georgia e Lituania 2, Israele e Ucraina 0. Già, Israele ha perso anche il secondo match contro la Lituania, ancora nettamente: 88-73, qualificazione all’Istanbul Round lontanissima per loro.