Derby del MarNero tra Georgia ed Ucraina, nazioni e popolazioni opposte anche se entrambe affacciate allo stesso specchio d’acqua.La sfida ribalta ogni attesa. La squadra famosa per essere di solenne pigrizia è l’Ucraina, invece a rimanere sotto le coperte è la Georgia. Forse anche per l’assenza di Ninnananna Kravtsov, i gialloblu partono a tutta, dando soddisfazione a coach Murzin che schiera il terzo differente starting-five su tre gare. I Caucasici riescono a riparare al primo strattone ucraino rientrando alla fine del primo quarto (21-20 UKR) grazie alla grande giornata di Shermadini, che nel primo periodo segna 11 andando 7 volte in lunetta. Zaza langue, e anche Shengelia non rende, mentre Manuchar Markoishvili, pur appesantito ed arrugginito dall’annata persa per infortunio, riesce a scrivere qualche post-it per ricordarci che il basket scorre potente in lui (all’intervallo 6+3 con 1/1 in ogni categoria di tiro). Ucraini insolitamente svegli, dunque, e a dare il primo indirizzo alla gara è l’ex bimbo prodigio Lukashov, che segna 10 in 8′, per poi fermarsi nell’imbucare; continua a servire i compagni (5 assists all’intervallo). Il secondo quarto vede estendersi lo show di Shermadini e iniziare nell’Ucraina quello di Lypovyy e di Pustovyi, il lungo che in un paio d’anni, ribadiamo, siamo sicuri di vedere al primo livello Eurolega se non in NBA. Gli inizi di periodo sono fatali alla Georgia: finisce sotto anche nel secondo quarto, ma non riesce a riemergere, al riposo è +13 UKR e la difesa georgiana che lascia 51 pti agli Ucraini (squadra stitichella che fatica a metterne insieme 17 ogni quarto)è davvero da vergogna. Per fortuna nel secondo tempo Zaza decide di giocare: 13-2-1 il suo bottino, tutto nelle metà finale del match. La difesa del coach della Georgia, il greco/ruandese Mouros, prende il soprevvento sull’attacco ucraino, che viene tenuto a 37, 18,5 per quarto, ma la Georgia, arrivata almeno 4 volte a -4 palla in mano, ha sempre buttato ai piccioni i possessi decisivi, in maniera tanto assurde quanto fantasiose. Alla fine mani nei capelli per Zaza & co, mentre gli Ucraini hanno ritrovato speranze di passare il turno e approdare ad Istanbul. Per l’Ucraina grande gara di Lukashov (12-5-8), che ha preso con peronalità i compagni per mano quando l’attacco produceva solo sciagure, del solito Pustovyi (15+5 e il miglior plus/minus della gara, +16), mentre Lypovyy nel secondo tempo ha segnato solo 2 (17 con soli 11 tiri) ma è stato rimpiazzato dal finora quasi negletto Bobrov, all-around vecchio stile che guarda solo all’interno della riga dei 3 pti, ma lo ha fatto per bene (9-3-2 in 22 mins con 4/5 dal campo). Nel secondo tempo i Georgiani si sono un po’ dimenticati di Shermadini (17-4-2 con 9/9 dalla carità), mentre Shengelia ha fatto e disfatto, dal momento che molte delle palle perse nel finale sono arrivate da sue scelte non felicissime (12-4-5 ma 3 perse cruciali, appunto); continua infine l’Europeo negativo della pg naturalizzata georgiana Dixon: 5 falli, 0 pti, peggio plus/minus di tutti con -10.