Nato nel 1970, anno del più famoso e originario Italia-Germania, il vostro cronista ha visto decine di ripetizioni. E sinceramente ne ho le tasche piene. Quindi retorica zero, e attenzione mille per questa gara che può consegnare ad Azzurra il pass definitivo per l’Istanbul Round degli Europei. La notizia bella: Melli c’è davvero. E parte in quintetto replicando il classico Hackett-Beli-Datome-Melli-Cusin. Germania con Schroeder-Tadda-Benzing-Barthel-Voigtmann.
3+3: sono Tadda (l’Impiegato Fastidioso, ricordate?) e Belinelli a mettere le prime triple sui primi possessi, e Beli sfugge di nuovo a Schroeder per infilare, però, solo un libero.La difesa sembra funzionare: Datome arriva in breve a 3 rebdef, Belinelli schiaccia in contropiede dopo persa di DennisDeutscheland. Chi ci punisce, un po’ sulle orme dell’insolito killer Juskevicius vs Lietuva, è l’Impiegato, che mette 2/2 da 3 in 4 mins. Il cambio Filloy per Hackett regala garra necessaria per la prima incursione di una guardia nel pitturato tedesco: Ariel scrive 2. Per il 10-8 Italia. Belinelli perde Tadda e lo ferma con un fallo: è la terza volta, e Messina panchina Marco per rimettere DanyBoy. Fleming, coach tedesco, risponde ai tre piccoli di Messina (Hackett-Filly-Aradori) togliendo Benzing e inserendo Steiger, che si unisce a Tadda e Lo, energetico cambio di Schroeder. Il neoentrato tedesco è bruciato due volte da Aradori con la stessa azione di trasferimento palla dopo blocco orizzontale di Melli: sono 5 pti cui però rispondono 4 pti tedeschi, perché Melli arriva sempre un po’ in ritardo sulle penetrazioni centrali ti Cermania. 17-16 Italia nel primo quarto. Schroeder amputa una mano al Beli ma viene lasciato volare in contropiede: vantaggio Germania e dei loro 18, 12 sono dalla posizione di pg. Dopo 3 mins di secondo quarto Azzurra ancora non ha segnato: a far canestro in realtà è stato solo Schroeder, col paniere dell’amputazione del Beli e 2 liberi. Messina torna allo starting 5, e arrivano (dopo 4 mins) i primi pti italiani, nella forma di 2 liberi di Melli. Una cusinata concede un And-1 da 4 pti a Theis, e il futuro Boston Celtics converte. La siccità dal campo si allunga a 5 mins, poi Datome imbuca la tripla del -2 (22-24). Quando mancano 3 mins alla fine del primo half, Messina decide di giocarsi un quintetto di pura battaglia in difesa:piccolo ma soprattutto con 5 uomini intercambiabili, Datome da 4 e Melli da 5 con Hackett-Belinelli-Aradori, e lo fa mentre la Germania ha in campoHackmann-Bartel-Voigtmann, che fanno 617 cm in 3. Il rsultato non è eccellente, perché Schroeder lucra liberi e serve Barthel, mentre Melli spara un piccione che non sa viaggiare. Immediato TO, e al rientro c’è Biligha per il Beli. Sciocchezza di Aradori che sfonda in contropiede, torna Beli: Messina non ha paura di ruotare e tendenzialmente ai giocatori di maggior talento non concede perdòno, quando sbagliano. Diverso è quando sbagliano FBR o Cusin. Biligha intercetta volando all’indietro con un perfetto Fosbury, Datome porta Schroeder in post basso e lo batte, ma Dennis risponde sulla sirena in penetrazione. La pg degli Atlanta Hawks ha un atteggiamento perfettibile, ma è un giocatore di altro pianeta, e si vede ogni volta che soltanto ondeggia in palleggio. At the Half siamo 29 pari: difesadifesadifesa con l’Italia che tira 10/30 e la Germania 10/28, e il nostro 6/17 da 2 è davvero orrendo. Siamo sotto anche 20-16 a rimbalzo, e salvati dalla nostra disciplina: 2 perse contro le 7 germaniche, in media per sforare la media-Peterson sul numero di palloni massimo da buttar via se si vuole vincere (12). L’unico italiano a tirare sopra al 50% è Aradori (2/3 per 5 pti tutti in faccia a Steiger). Schroeder ha 9-1-4 con 3/5 al tiro, ma anche 4 perse. Primo minuto del terzo quarto: nessuno segna e il Beli (4/11 ) divora un lay-up, in difesa Melli prende lo scalpo di Schroeder stoppandolo. Beli prova il post-basso vs Dennis, cosa da non fare nei confronti 1 europeo vs 1 americano, di solito: infatti finisce malissimo, ma soprattutto viene data buona ai tedeschi una tripla di Voigtmann chiaramente oltre l’orologio dei 24”. 33-34 Germania con 6′ da giocare. Salto: ora mancano 3 mins e il punteggio è ancora 38-37, che significa 9-8 Germania nel quarto…buono per aumentare le stats dei giocatori al capitolo rimalzi, ma il basket soffre, soffre tremendamente in questa fase di match. E’ ancora Voigtmann (tutti suoi gli ultimi 8 pti tedeschi) a fare canestro da 3 nel deserto, creando un divario di 4 pti che in simile situazione è quasi un break. Ultimo minuto del terzo periodo: Belinelli (5/13) sbaglia un libero dei due offertigli da Barthel, e la Germania trova altri 2 pti da Lo perso da Hackett; DanyBoy nella nostra ultima zaione cerca un assurdo post basso per Cusin, che non ne ha mai giocato uno in vita sua, e perdiamo il pallone. Messina punisce: gli ultimi 14 secs del quarto li gioca Cinciarini per Hackett. L’ultimo periodo inzia coi Tedeschi in vantaggio di 5: 43-38…abbiamo scritto 9 in 10 mins. Il Cincia è in campo anche nell’apertura dell’ultimo quarto. Primo possesso Italia: è un assedio che tra reboff e falli dura un minuto, ma ne usciamo scoreless. Aradori è il primo a far gol, depistando il povero Steiger di nuovo: sono i liberi del 40-43. A 8 mins dalla fine rientra per i Tedeschi, dopo tanta panca, Benzing: uno che tira quando conta e quando conta spesso la mette. Rispondiamo con l’ingresso di BaldiRossi per Datome che aveva concesso 2 liberi a Barthe (lo Hipster, ricordate?). Filloy ci porta a -2. Lo Hipster scappa anche a Melli, e a me viene da pensare a coach Obradovic e al lavoro che dovrà fare nel Fenehr con la difesa di Niccolò. Stessa scena, colo che stavolta Barthel segna la tripla: è a quota 9. Tedeschi di nuovo a +5, un vero capitale in gare come questa, tanto più che hanno dalla loro Schroeder, che sa come addormentare i secondi per poi lucrare liberi. Cosa che puntualmente si verifica poco dopo, 2/2 dalla carità quando mancano 4:44 alla fine..+7 Germania e riposino per la pg degli Hawks. Ci tiene a galla Filloy, che ha il pregio di cercare anche il pitturato. Melli però perde Theis, liberi e distacco immutato. Anzi no: sono 9 quando Dennis imbuca un jumper. Quando mancano 3:17 alla fine il principale scopo di Azzurra è svoltare quota 50: 47-56 Germania, e l’orgia di ferri che scheggiamo continua. E’ forse di Melli il primo lift alla bandiera bianca quando commette And-1 su Theis, per il -12. Messina ordina il pressing: Benzing, libero, si suicida commettendo passi, ma il canestro non si apre per noi, e qualsiasi difesa risulta inutile se non convertita. Vale anche per il successivo orologio forzato ai tedeschi? Sì. E per l’infrazione di passi cui successivamente obblighiamo Schroeder? No, Filloy tripleggia, ma restano solo 63 secs da giocare. Beli perde palla, ma difendiamo ancora. Filloy tripla, sufficiente a far prendere paura a coach Fleming, che sul 55-61 chiama un TO irriso da molti, ma non da chi ha visto tante gare quante ne abbiamo viste noi: mancano 15 secs e si sono visti disastri peggiori in minor tempo. Nulla di fatto. Italia 55 – Germania 61, UGLY basketball, neanche bad, proprio: orrendo. Di Schroeder si sapeva, ma, come vi avevamo scritto il primo giorno, a ucciderci, nella formazione tedesca sono statl’Impiegato e lo Hipster. Ora, con Lituania e Germania qualificate ed Ucraina ormai fuori, la situazione delle altre 3, noi compresi, è che ognuna può passare ed ognuna essere eliminata.