Partita dominata per 25 minuti da Israele, che però rischia di buttarla via. La tripla allo scadere del primo tempo di Naor Sharon consegna ad Israele un vantaggio di 16 punti del tutto meritato. La squadra ellenica spreme non più di 10 punti al minuto nel primo tempo, e non sono le percentuali di tiro a far difetto ma la capacità di prendere un qualsiasi tiro. Il duo di guardie titolari israeliane, Sharon e Segal, mette pressione e recupera palloni, impicca gli esterni greci e li obbliga a penetrazioni senza esito o a scarichi complicatissimi. A dar consistenza al vantaggio di Israele pensano anche due lunghi molto diversi per tipologia: il 2.04 molto mobile e atletico Segev, che pianta 4 schiacciate nei primi otto minuti di gioco, e a lui si aggiunge il più classico centrone Zalmanson, molto abile a prendersi falli e andare in lunetta. Negli ultimi 15 minuti cambia tutto, anche per una certa stanchezza dei ragazzi israeliani che giocano quasi senza cambi. I greci recuperano palloni e rimbalzi offensivi, mentre la paura entra nelle menti degli Israeliani. a meno di due minuti alla fine il tiratore greco Spyridonidis imbuca la tripla che porta la Grecia avanti di uno. Purtroppo per la loro bella rimonta, però, gli ellenici pedono 4 palloni consecutivi in attacco, che sono tutti capitalizzati dal solito e solido duo israeliano Sharon-Segal, che non fanno rimpiangere l’uscita per 5 falli di Segev.