Dolorosa uscita di tre squadre dall’Euroeague 2014-15, per problemi economici il Cibona di Zagabria nell’Albo d’oro della Coppa dei Campioni come vincitrice grazie a Drazen Petrovic, la Mens Sana Basket (Licenza A, 3 terzi posti, mai una finale) per il fallimento della società (e gli sviluppi dell’inchiesta giudiziaria per la gestione e la responsabilità degli amministratori, un danno patrimoniale per il club e anche una pessima figura per il nostro movimento) e la rinuncia del Budivelnik Kiev (Qualifyng Round) per l’incerta situazione politica del paese.

Per l’Italia confermata l’Armani, entra la Dinamo Sassari per la revoca della licenza a Siena, Roma non ha chiesto il Q-Round nonostante il presidente Toti avesse lasciato uno spiraglio.

Per quanto riguarda la Spagna farà ancora la parte del leone con cinque squadre: il Barcellona che se stasera (19. 15) vince gara 4 sul proprio terreno è il nuovo campione avendo vinto la prima a Madrid 93-98, il Real Madrid, e le semifinaliste Unicaja e Valencia e il Laboral Xuxta Vitoria (licenza A)

Le wild card per il tabellone principale (23 squadre, più una che uscirà dal Q-Round a 8) sono Alba Berlino (Germania), Stella Rossa Belgrado (Serbia), Dinamo Sassari (Italia) e nel tabellone di qualificazione (Q-Round) Asvel Villeurbanne, Hapoel Gerusalemme, Unics Kazan. Le altre 5 squadre della pre-season sono Cez Nymburk (Rep. Ceka), Zielona Gora (Polonia), Strasburgo (Francia), Ostenda (Belgio, Levski Sofia (Bulgaria).

Sparisce oltre Zagabria e Siena anche il Partizan Belgrado un altro club campione d’Europa, fra le grandi città europee mancano Roma, Parigi, Londra, Varsavia, Vienna, Lisbona, Ginevra, i paesi nordici, Lubiana, anche se sono stati annunciati profitti oltre le previsioni in termini di ricavi e rating televisivi la manifestazione deve prendere nuovi indirizzi e tornare ad essere la Coppa dei Campioni garantendo l’accesso a tutte le squadre campioni nazionali, anche dei paesi cestisticamente “minori”. La vicenda di Siena e Zagabria deve essere un monito, in tempi di economie malate è utile promuovere il gioco, è tempo di cambiare anche nella stanza dei bottoni del canestri e nel parlare di profitti del 13% (ma senza tradurre in euro o dollari quali sono, perché se eri sotto zero e hai un 13% sei sempre sotto zero, vogliamo parlare di quanto costa un Cska e quale è il suo appeal anche in Russia, o il rapporto costi-ricavi dei club spagnoli, mentre vediamo che fine ha fatto la rana senese che pretendeva di diventare bue?), ne prendono atto lo senores de Barcelona: the steps include reforming the licensing system of access to competitions, vedremo quale sarà questa riforma. Intanto occorre un commissioner vero, brillante, internazionale, capace di dialogare coi Governi, un’autorità e non un supersegretario e un board dove ci siano i grandi club, e i raiders “nuvole di passaggio” stiano fuori.

Sarebbe anche utile riunificare le varie realtà, oggi l’Euroleague è un gatto che ha la testa da una parte e le zampe da un’altra parte: la sede off-shore è in Lussemburgo, il building e il management in Spagna, il giudice in Svizzera, perché non portare la sede a Bruxelles, la capitale della comunità europea, o ancor meglio a Londra che potrebbe essere il vero salto di qualità per una penetrazioni in quell’area mancante. Avere cinque club spagnoli e tre turchi offre l’immagine di un consorzio privato. Raggiunta inoltre la solidità economica perché l’organizzazione dell’Euroleague non pensa di gestire direttamente con un pool di imprenditori e sponsor lo sviluppo della competizione? Questo investendo “todo-modo” nelle franchigie metropolitane, non più di due squadre (massimo tre se ci sono le garanzie, pubblico, tv, impianti) per i paesi in prima fascia, ad esempio Milano e Roma per l’Italia, Parigi e Lione, Atene e Salonicco, Berlino e Monaco, Mosca e San Pietroburgo, Varsavia e Wroclaw, Londra e Liverpool. Come è possibile che a Roma ci sia una Fip ricca che si fa la sua Tv sfidando Rai e Sky e non abbia una squadra di Euroleague, per la maggior gloria sua, del basket italiano e dell’Europa, perché signori l’Europa moderna è cominciata con le Olimpiadi romane “andreottiane” del ’60.

Oggi nella NBA non c’è più un profondo estimatore dell’Europa come il supercommissioner Stern, ma un discorso del genere può essere portato avanti anche con Adam Silver e il board dei proprietari che potrebbero investire in Europa e anche con le federazioni nazionali se queste non vogliono essere tagliate fuori.

Come si dice, tentar non nuoce, ma occorre il salto di qualità come rappresentatività, l’Euroleague vivacchia e i migliori giovani europei saltano direttamente nella NBA, salvo eccezioni (caso Saric, coperto di euro dagli ottomani) fino a quanto ad alcune nazioni sarà permesso di stampare moneta e ad altre di rimanere schiacciati sotto il peso del fisco, oltre che di mali endemici (corruzione, bassa classe politica, litigiosità, scarso sviluppo tecnologico, etc).

Questo il quadro della competizione:

*Alba Berlino (Germania, finalista), Anadolu Efes Istanbul (Turchia, quarti di finale), Cedevita Zagabria (Croazia, finalista Lega Adriatica), *Stella Rossa Telekom Belgrado (Serbia, sf Lega Adriatica), Cska Mosca (Russia, campione), *Dinamo Sassari (Italia, semifinalista), EA7 Emporio Armani Milano (campione/finalista), Fenerbahce Istanbul (Turchia, campione), FC Barcellona (Spagna, campione/finalista), FC Bayern Monaco (Germania, campione), Galatasaray Istanbul (Turchia, finalista), Laboral Kutxa Vitoria (Spagna, quarti di finale), Limoges (Francia, campione), Maccabi Tel Aviv (Israele, campione), Nizhny Novgorod (Russia, finalista), Neptunas Klaipeda (Lituania, finalista), Olympiacos Atene (Grecia, finalista), Panathinaikos Atene (Grecia, campione), Pga Turow Zgorzelec (Polonia, campione), Real Madrid (Spagna, campione/finalista), Unicaja Malaga (Spagna, semifinalista), Valencia (Spagna, semifinalista), Zalgiris Kaunas (Lituania), Qualificata.

Qualifyng Round (8 formaziuoni): *Asvel Lyon Metropole (Francia, quarti di finale), Cez Nymburk (Rep. Ceka, campione), *Hapoel Gerusalemme (Israele, semifinalista), Levski Sofia (Bulgaria, campione), Stelmet Zielona Gora (Polonia, finalista), Strasburgo (Francia, finalista), Telenet Ostenda (Belgio, campione), *Unics Kazan (Russia, semifinalista)

*Nota: wild-card stagionale

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