Milano mette la sesta in fila, ma la distanza dai PO è misurata dal fatto che, a 7 gare dalla fine, è 3 partite dietro.
1 – PUNTI. Facciamo come negli assegni, prima numero: 81.33, poi lettere: ottantuno // 33. I punti/gara Olimpia dall’arrivo di Napier nelle 6 W filate. Nelle precedenti 5 L filate, invece, i pti realizzati erano stati 10 meno. Ora si sente già gridare al “doppio play” perché Napier e Pangos sono stati utilizzati spesso insieme, ma è falso. La pg è sempre una sola, e non è Pangos (cfr 2). La scelta dell’ex Gonzaga U. è il perno della stagione deludente e spesso umiliante dell’Armani, più quando presente che quando infortunato. I 20 presi dall’Alba (cfr. 5), i 51 – 59 – 56 messi insieme vs Efes, V-BO, Barca sono difficilmente dimenticabili per gioco e utilizzo delle risorse. Tuttavia, continuando a vincere sempre o quasi, il miracolo è possibile. Una delle due squadre con 13 KO (MI ne ha 15) al momento sarebbe fuori dai PO: il fossato è di 3 gare, 3 sulle sole 7 rimaste; la ipotetica gioia milanese riposa consistentemente in mani altrui.
2 – PAROLE. Il solo telecronista decente è andato all’Olimpia ultimamente. Cito le sue parole dalla gara vs Valencia per definire la differenza tra essere una pg e no. Tra vincere le gare e no. Napier per Pipporicci: “…penetrazione, pallone mi ra co lo so per l’appoggio di Ricci”. Pangos per Pipporicci “…Pangos…Pangos…Pangos…(la ripetizione del nome traduce il palleggiare stolido classico del giocatore, ndr) penetrazione, palla per Ricci che però è circondato da quattro…”. Enuff.
3 – TONUT. Il ritorno di Shields gli ha tolto di nuovo minuti, ma il ragazzo non si è demoralizzato. Ha messo una tripla a metà quarto periodo, molto importante, vs Valencia e vs il Partizan ha continuato nella mirabile stagione al tiro da 2: 2/3 vs i Serbi e 12/17 dall’arrivo di Napier. Ci voleva che trequarti della squadra facesse puzza o fosse infortunata per dare minuti a Tonut, ora bisogna che il rodaggio di Shields sia gestito da Messina senza commettere lo stesso errore, senza tarpare di nuovo il talento della guardia italiana.
4 – BARCA. Settimana nera, due gare di vertice (OLY e FEN) due KO maturati nello stesso modo: partenza felice/issima, carestia, addio; 20-11 nel 1’ periodo vs i Greci, 50-66 nel resto mettendo solo 7 pti nel 2’quarto; 30-18 vs i Turchi, 43-63 nel resto con solo 10 nel 2’quarto. Inoltre, in entrambe le gare, il migliore avversario non è stato “il solito”, ma quello di immediata seconda linea: McKissick per l’OLY (16 pti 4 ass 1 rec con 3/4 da 3), Hayes-Davis per il Fener (10-4-1 con 1 rec e 2 stoppate). Sta sparendo la regia: Jokubaitis fatica a superare i 10 mins, Satoransky non riesce a rendere come saprebbe, Laprovittola non è una pg anche se è quello che si smazza sempre 30 mins e oltre. Sommiamo: le difficoltà avute con Calathes, l’involuzione di Joku, gli stenti di Sato, e Mirotic è un gran giocatore ma non un leader né una fonte: forse il punto è che il capobranco non è in campo dove dovrebbe essere, ma in panchina; probabilmente, la personalità dominante del coach dovrebbe essere calibrata diversamente.
5 – BOLOGNA. Meno male che Alba c’è. La formazione gialla e blu berlinese di basket che inspiegabilmente continua a essere ammessa alla EL anche se non finisce mai oltre la terzultima. Una specie di “facciamo un viaggio solo tu e io, amore” per coppie in crisi, tradotto in euroleghese. Ha consentito alla V-BO di rifarsi di due brutte L in fila: il KO vs il Partizan in settimana era stato pesante non per la prestazione, ma per la classifica e le botte prese. Un match da cui la formazione di Scariolo, rookie in EL, potrebbe avere imparato tanto sul tipo di cattiveria, concentrazione, canini necessari per uscire dal loop bene/malissimo/benino-ma-sconfitti avuto finora e che ha portato al record di 13-15. Stessa situazione (al netto dei recuperi) di Milano, ma con molti rimpianti in più, perché i farfalloni bianconeri dovrebbero avere minimo 2 W in più, se non 4. Altra storia, sarebbe: storia tra Fener e ASM.
6 – ASM. Non giudico ma riporto: Mike James si fa male al polso vs PANA, non ci sono fratture, 2 gg dopo Mike James non gioca la gara vs il Baskonia. Gara fondamentale, prima gara che negli ultimi 3 mesi Montecarlo riesce a vincere vs un avversario da PO Picture. Shootout ci si aspettava, tra queste due formazioni: shootout è stato, con solo 1 quarto su 8 sotto ai 20 punti (il 2’ dei Baschi). Mostruosa esplosione (14-13-2 con 1 rec e 1 stoppata) di Moneke, arrivato allo ASM da meno di 2 mesi; finora aveva 5-4-1. Sempre riportando senza giudicare, altra chiave del successo sono state le palle perse: 17 i Baschi, solo 9 lo ASM senza Mike James.
7 – EFES. Comincia a farsi grigia per i Campioni. Ne hanno presi 19 (privi di Larkin) dalla Stella Rossa e 22 dal Maccabi (nonostante il 53% da 3). A parte l’idea un po’ troppo alla Ataman di dare 33 mins a Tuncer per rimpiazzare Larkin, quello che ha rovinato l’Efes sono state le perse: 15+14 (11+7 gli avversari). Le 7 sole perse degli Israeliani, di solito pasticcioni, sono indice di scarsa applicazione difensiva. Se osservate i minutaggi di gara in gara, trovate di nuovo qualche Atamanata di troppo, con gente che passa da 30+ a meno di 10 nell’arco di una settimana o anche di due gg, se c’è il doppio turno. I giocatori europei, e gli USA che giocano in Europa, non sono mediamente bisognosi di load management: evidentemente il coach sta cercando (disperatamente) una quadratura che non arriva.
8 – PER/REC. Uno sguardo alla classifica dei recuperi, la sola in cui eccelle un Italiano, Pajola. Gran stagione, la sua. E’ 7’ in classifica, tra i primi 15 è quello col minor minutaggio e l’unico che non parte / non è mai partito in quintetto. Esaminando i primi 10, che poi sono 14, cioè quelli con almeno 1.2 rec, troviamo che Pajola sta insieme ad altri 5 soltanto: sono coloro che hanno più rec che perse ed è compagnia di gran livello. John Brown, Hayes-Davis, Beaubois, Colson, Diallo. Il primo in classifica, Walkup, fa pari a 1.8, mentre il 14’ dei 14, Punter, fa pari a 1.2 e da qui direttamente al punto seguente.
9 – PUNTER. Lasciato partire dalla V-BO e da Milano col timbro: separazione dolorosa ma giocatore tranquillamente rimpiazzabile. Contro-affrancatura dell’interessato (e mia): col c… The Punt è giocatore di prima classe EL, ha saputo progredire fino a diventare un totale coi fiocchi. Morale: mai mai MAI dubitare di una combo-guard da NY (Bronx). La sua stagione parla anche di: 15.5 con il 53% da 2 e il 40 da 3, 2 rebs, 2 ass e quasi 15 di valutazione. E’ nei primi 20 di EL per numero di triple imbucate.
10 – VEZENKOV. Avendo superato di un decimale Lessort, ora è primo di EL per punti, rimbalzi, valutazione. Nella categoria della valutazione globale è quello che gioca meno minuti tra i primi 5. E fa quasi pari tra per/rec: 1 a 0.9 (Mirotic 1.4/0.9 o Clyburn 1.7/1, per esempio). Inchino.