Primo PowRk di Eurolega per la stagione 24/25. Le squadre sono divise in 3 sezioni: Davanti – In Mezzo – In Fondo. Cominciamo con le prime, e ottime news per l’Italia.
PANA. Un solo arrivo, ma determinante. Zo Brown rende il reparto guardie del Pana il migliore in EL da almeno un decennio a questa parte: si unisce a Sloukas, Nunn, Grant. Significa che il più forte dei quattro, Sloukas, il quale poteva già beneficiare di riposo e protezione, arriverà alla fase finale di stagione in condizioni perfette. Per il resto, i Campioni hanno confermato tutti, anche Juancho (…), e messo un contratto fino al 2028 sopra la firma di un 16enne già catalogabile come: predestinato. Samodurov giocherà da ala, è un 209 con mobilità davvero fuori dal comune. Il vero pericolo per le ambizioni del Pana è interno: la (in)stabilità psicologica del proprietario Giannakopoulos.
PIREO. Hanno ripreso Vezenkov, ufficialmente grazie a 18,1 MM per 5 anni, ma già è stato notato che potrebbero diventare 20,3 quindi chissà: Greci e Turchi non sono profeti della trasparenza finanziaria e sarebbero invece discepoli diletti della finanza creativa che anni addietro aveva contraddistinto un nostro ministro che amava ripetere, tra le altre: La cultura non mette prosciutti in tavola. Cultura (non solo cestistica) il Pireo ha in abbondanza: per questo non vanno bocciati tre acquisti di rango, ognuno dei quali, però, ha un angolo oscuro. Evans: acquistato prima dell’infortunio (ennesimo) e quindi incognita enorme su reale recupero, tempi di esso eccecc; Vildoza ha appena fallito al Pana e non è esattamente uno zuccherino nel locker: operazione rischiosa in cui c’è anche un “te lo faccio vedere io” rivolto ai biancoverdi sia da parte del giocatore che dell’Oly… il locker biancorosso dopotutto ha gestito Canaan; Dorsey: il talento non si discute, l’ego però spesso è maggiore della resa. I 4 nuovi saranno le scintille, quelli che restano dovranno essere la base, sperando che Milutinov faccia una stagione intera e che lo spostamento in via definitiva di McKissic in sf (dato il ruolo dei nuovi arrivi, se vuole vedere campo) non annulli la superiorità fisica che il giocatore aveva sulle sg avversarie.
REAL. Due domande. 1 – Quanto ancora può andare avanti Llull? Vista la situazione generale di pg e sg spagnole (deficit evidenziato anche ai Giochi), paiono importantissimi gli arrivi di Xavier Rathan-Mayes e (passato più in sordina) di Andres Feliz. In realtà il Dominicano conosce l’ambiente (viene da Badalona) e ha giocato una EC brillante: più di 5 ass e più di 2 rec di media per non parlare di quasi 5 rebs dall’altezza di 185 cm. 2 – Conterà il contraccolpo per NON avere vinto una EL di cui erano stati fino ad Aprile i vincitori designati? In casi del genere mollare qualcuno per strada è salutare: Poirier e Causeur hanno cambiato casa, il Chacho ha detto Stop. Sono tornati sia Musa che Hezonia: più consapevoli, probabilmente, e quindi più pericolosi. In sintesi: meno Chacho / Causeur e più XRM / Feliz; meno Poirier e più Ibaka; rimasti sia Tavares che Marione. Il Real è migliorato.
FENER. Ha risistemato i centri: Melli + Samanic meglio di Motley + Papa-G. Ha deciso di avere una pg in meno (via Calathes e Madar, ritorna dal prestito Zagars), ha scelto di puntare su giocatori nel loro prime o poco oltre esso: nessun giovane nel roster del Fener, ma tonnellate di esperienza e QI. Guduric si troverà (ancora) più spesso a dirigere il gioco, i Turchi saranno probabilmente una squadra dalle realizzazioni molto distribuite e molto temibile nei finali di gara. Sui primi 12 del roster, 10 sono in grado comodamente di andare in doppia cifra di media in stagione: quanti centreranno la missione dipenderà un po’ da loro e un po’ dai minutaggi. Jasi in sostanza non ha giocato la sua prima chance di F4, e se ricordo bene come rimbalzava e si rialzava dalle occasioni perse quando era giocatore…
MILANO. Forse il miglior mercato della intera EL e di certo il migliore della Messina-era, combinando i tre fattori decisivi: necessità dei rinforzi, qualità e numero degli stessi. L’arrivo di McCormack è mossa preziosa perché innesta un giocatore che passava fuori dalla maggior parte dei radar. Giocava in Turchia ma, soprattutto, viene da Kansas U. dove ha vinto un Titolo NCAA nel 2022 da protagonista; finora nel basket di vertice ha fatto registrare 14+7 ovunque abbia giocato: ripetesse la cosa, sarebbe oro per l’Olimpia. Inoltre è allenabile ma con personalità, non una vittima designata delle sfuriate e delle improvvise antipatie di Messina. Dimitrijevic è quasi una certezza, Causeur e Bolmaro possono coprire due e tre ruoli rispettivamente, Armoni Brooks è silenzioso ma sarà molto utile, Nebo è il centro-stella che fornirà, col suo talento e fama, una buona coperta ai compagni di ruolo, DMC (appunto) e Diop. Il ritorno di LeDay non replica il dualismo Mirotic-Melli: i due si sostituiranno a vicenda, con ogni probabilità, e nel Partizan ZLD giocava spesso insieme a Caboclo e Smailagic/Kaminsky, quindi, in pratica, anche da 3.
ASM. Nel piccolo di questo PowerRanking, i monegaschi hanno raggiunto già un obiettivo: superare il Barca. Sì, e soprattutto la differenza è grande dove si decidono le gare: tra le guardie. In Costa Azzurra hanno tenuto James e Okobo, hanno lasciato che Kemba ci commuovesse con l’addio al basket, hanno inserito Calathes. Il quale è anche l’uomo che, imbucando il game-winner e soprattutto difendendo magistralmente su Mike James in 3 delle 5 sfide playoffs 2024, ha regalato le F4 al Fener proprio sopra allo ASM. Hanno decisamente e ulteriormente puntato sulla trazione da centrocampo: lasciati andare Donta Hall e Jaiteh, è arrivato come centro Papa-G, più adatto al gioco di coach Obradovic. Juhann Begarin (sg, draft&stash di Boston 3 anni fa) è una guardia enorme di enorme atletismo da segnalare come una delle possibili rising stars dell’anno e probabilmente ce ne innamoreremo. Sono poco profondi tra i centri, scelta opposta a quella compiuta dal Barcellona: la storia della EL dice che paga più giocare piccoli che ammassare centri sulla panca, altro motivo per cui preferisco, al momento, lo ASM.
BARCA. Escluso Punter, per ora sposta di più il mercato in uscita che quello in entrata. Uno tra Satoransky e Jokubaitis doveva andare via, dopo due anni di delusione: è andato il Lituano (più giovane, con più mercato). Il roster ha ricevuto una decisa spinta “big”. Rimasti Vesely e Willy, sono arrivati Youssupha Fall + Osetkowsky + Metu (che vive spesso oltre la linea delle triple), e un altro innesto, Justin Anderson (già in ACB), di ruolo sf, anche nella NBA era di quei giocatori che paiono culturisti prestati al basket. I Catalani in questo PowerRanking pagano i recenti, ripetuti, fallimenti; inoltre la panchina è stata dotata di maggiore esperienza rispetto a Grimau, senza però avere da coach Penarroya grandi certezze ai massimi livelli. Infine, la squadra non è necessariamente “vecchia”, ma è composta di tanti giocatori dai plurimi infortuni: quando, a fine stagione, si gioca a pollice-su-pollice-giù, spesso si è trovata senza gran fisico e anche in difetto di corpi da buttare nell’arena; è accaduto negli ultimi 5 anni, da cui forse anche la decisione di puntare sugli omoni.